primus ha scritto
vabbè ma vuggì di solito fa menu degustazione lunghi e devastanti. non credo che se vai una sera qualunque abbia il coraggio di presentarti un piatto simile. no?
dici che ha coraggio??
silbusin ha scrittoGuarda che il tutto rientra nella nuova e tipica "Milano da bere". Sai però come è finita l'altra.
q
in certi ambienti non manca il coraggio, è la norma... l'ho anche raccontato in una mia recensione dello stellato di Cavalese.
ai tempi di Bonvesin de la Riva il Maestro ti serviva microporzioni: ha segnato però un'epoca. Allora.
Oggi è come dice fulvia o Parry: ti si sgrattuggiano gli zebedei. E non è che sei obbligato ad andarci; è un commento ad una recensione fotografica. E per i ristoratori come voi che vi impegnate a fornire quantità/qualità è una presa in giro. Se poi ci aggiungi come dice Visintin che il piano di appoggio diventa una palude...
Guarda che il tutto rientra nella nuova e tipica "Milano da bere". Sai però come è finita l'altra.
fulvia ha scritto ....l'ostentazione del lusso, del superfluo, della fuffa in quanto tale, mi irrita, perchè fa parte di quel bagaglio di stupido e arrogante egoismo del coltivare il proprio "stare bene" mentre c'è chi ha difficoltà a mettere insieme un pasto.....
santippe28 ha scrittoZia Primina sulla qualità degli abiti firmati permettimi di dissentire, la qualità è spesso al ribasso anche in questo settore, vedi cuciture a macchina con fili scadenti etc etc. E io me ne intendo un pochino.
.
santippe28 ha scrittoLibero di non credermi, però se mi parli di taglio dell abito o del tessuto impiegato , sono in linea di massima d accordo con te , ma se parliamo di finiture , no. Se vuoi un abito di eccellenza devi rivolgerti ad un sarto di livello.
fulvia ha scritto l'ostentazione del lusso, del superfluo, della fuffa in quanto tale, mi irrita, perchè fa parte di quel bagaglio di stupido e arrogante egoismo del coltivare il proprio "stare bene" mentre c'è chi ha difficoltà a mettere insieme un pasto.....
Parakarro ha scrittoa me i ricchi piacciono un sacco
e mi piacciono pure quelli che possono ostentare la loro ricchezza.
è un problema tutto loro.
e meno male che ci sono.
anc he perchè con questi discorsi si rischia di degenerare...in fondo chi può stabilire cosa è superfluo o cosa non va acquistitato?
a me fa sorridere che nella ristorazione ci sia ancora qualcuno che ostenta il fatto che abbia in carta uno sciampagn costoso o che faccia le foto con il panettone 3 marie edizione limitata...
bravo ma... e sti cazzi?
basta avere i soldi ed il numero di telefono del rappresentante ed il giochino è fatto... sai che fatica... sai che novità... sai che pietra miliare...
da un ristoratore con la capacità e le potenzialità economiche come quelle che tanto si ostentano in quel locale mi sarei aspettato che la foto la facesse con il SUO panettone fatto utilizzando il SUO fantastico forno da 30k e non con uno, seppur sciccosissimo, panettone comperato
idem per i vini... mi sarei aspettato lo sciampa super ricercato, importato in esclusiva o del raccoglitore sconosciuto ma dal gusto prelibato...
o una carta vini fatta si, di qualche nome noto e richiesto dai clienti ma sopratutto fatta di produttori difficili da trovare o di annate superbe... ed invece si sono limitati a chiamare Antinori e Meregalli....
questo non vuol dire che non siano ottimi prodotti e non è mio volere mettere in dubbio la qualità della cucina o del servizio però permettetemi: che due palle.
primus ha scrittofulvia ha scritto ....l'ostentazione del lusso, del superfluo, della fuffa in quanto tale, mi irrita, perchè fa parte di quel bagaglio di stupido e arrogante egoismo del coltivare il proprio "stare bene" mentre c'è chi ha difficoltà a mettere insieme un pasto.....
scusa esimia collega , così è purparlè non innervosirti subito come farebbe Bob , ma a me irritano un sacco questi discorsi...cosa dovremmo fare? rinunciare a tutto e condividere il ns. benessere con chi non può permettersi una cena al ristorante? tu definisci "arrogante ed egoista" chi coltiva e ostenta il proprio benessere alla faccia di chi invece non può permettersi nemmeno una merenda da mcdonald e poi vendi il tartufo nel tuo ristorante e fai una politica di qualità scegliendo carni e salumi pregiati per il tuo locale? cosa c'e' che non mi torna? uno che viene da te e si ingozza di tartufo d'alba e fassona non ostenta il suo "star bene" senza preoccuparsi di chi non ha nulla da mettere in tavola?
eh no fulviotta è, questi discorsi non mi garbano io sono felice come una pasqua quando vedo, come l'altra sera, clienti che si bevono 60 euro di buon vino e 100 euro di ottimo tartufo e sono felice come una pasqua quando io, di conseguenza, esco e mi compro abiti firmati e mi concedo ottime cene e non è vero che Si assiste non ad una evoluzione della qualità su tutti i fronti, ma l'innalzamento, classista, di chi può permettersi di mangiare da Cracco, Berton & Co perchè in quel tipo di locali la qualità è al top come la qualità è al top negli abiti firmati.
silbusin ha scrittozio primus, guarda che fulviotta sta dicendo semplicemente alcune cose che in toni differenti avevano detto Enrico Berlinguer (una tra le menti più lucide del XX secolo), Paul Krugman (uno tra i più famosi economisti americani) e Papa Francesco. "L'etica del guadagno"
Ognuno poi la pensi come gli pare. Guadagnare molto fa benissimo e io lo auguro a tutti, specie agli amici ristoratori. Ma non si può dimenticare quanto sopra.
Così semplicemente, in punta di piedi, in un mondo sguaiato e autoreferenziale, che urla invece di parlare, insulta invece di discutere, sentenzia invece di insegnare.
Come dice Guccini: non la sopporto la gente che non sogna...tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
fulvia ha scritto la vera sfida è proporre il tartufo bianco ad un prezzo che anche il mio idraulico o il ragazzo di 20 anni lo possa mangiare, anche più volte, al costo di un pacchetto di sigarette perchè quest'anno ho comprato bene....
primus ha scrittofulvia ha scritto la vera sfida è proporre il tartufo bianco ad un prezzo che anche il mio idraulico o il ragazzo di 20 anni lo possa mangiare, anche più volte, al costo di un pacchetto di sigarette perchè quest'anno ho comprato bene....
cara fulvia tutti abbiamo comprato bene il tartufo quest'anno ma non perchè siamo dei fighi ma perchè, rispetto agli anni passati, costava meno...detto questo per un risotto al tartufo non si possono spendere meno di 20/25 euro e il ragazzo di 20 anni se lo può permettere se ha i genitori col grano, mentre l'idraulico...beh...sappiamo i costi degli idraulici...loro se lo possono permettere sempre
per farti un esempio ieri sera ero da Sadler..tartufo bianco 5 euro al grammo...regalato se consideri i prezzi dei bistellati
zimmerman ha scritto
Però !! Nei 5 o 6 ristoranti del' Albese dove li ho mangiati il prezzo variava da 30 a 60 al grammo.