silbusin ha scrittoAspettiamo la recensione.Chiusa lì.
Ultima modifica di silbusin il Lun Ott 29, 2007 4:12 pm, modificato 1 volta in totale
Nessuna recensione, giusto qualche consiglio sparso…
1. non serve a nulla agghindarsi col vestito della festa:
gl’unici ospiti tirati a lucido erano lo scrivente e i signori con Rolex a fiaco,
e siam stati i due tavoli meno graditi (o meglio, io di sicuro);
ho tanto l’impressione che, fossi entrato in ciabatte e telo mare,
nessuno avrebbe fatto una piega….
2. Tre persone a curarsi di ventuno ospiti,
ruoli di servizio intercambiabili: consigli sui vini a parte,
tutti fan tutto, a ciò supportati da tempi di cucina magistrali, direi quasi sinfonici.
È servizio silenzioso, siatelo pure voi;
avrò proferito sì e no duecento parole in tre ore, frasi brevi con un 80% di “
grazie”.
Parrebbero aver apprezzato; particolare curioso-divertente,
ritirando le stoviglie nessuno ha mai chiesto “
è stato di suo gradimento…?”,
anche perché li ho indistintamente restituiti spazzolati a dovere.
3. Che vi frega se Pierangelini non vi calcola?
Passa ogni tanto tra i tavoli
e scambia giusto due chiacchiere veloci con chi gli garba;
nulla più di questo e certo nulla che valga l’invidia tra clienti:
come già scritto, un rapido sguardo d’intesa
e avete tre persone a disposizione… quindi, che vi frega se non vi calcola?
4. L’ambiente non è - probabilmente mai sarà - da bi/tri-stellato;
manco da mono-stellato, s’è per quello:
da ciò, l’effetto “cane che parla” è strabiliante
(
se un cane parlasse, chi cavillerebbe sulla sua proprietà di linguaggio?)
… tenete quindi a mente il motivetto:
qual un sorriso, d’amica sorte,
gentil venite, fra queste porte;
è senza orgoglio, in voi bellezza,
è senza fasto, in voi grandezza:
la pudibonda, romita stella,
è destinata, a sfolgorar…
5. Consultando la carta dei vini, non buttatevi a peso morto sugli champagne
offerti a prezzi correttissimi: ci sono tante altre belle robette collocate dopo le prime cinquanta pagine,
buttate un occhio pure a quelle prima di scegliere…
6. Masticate, masticate, masticate,
MASTICATE!
VIETATO INGHIOTTIRE in fretta. ANZI, inghiottire
deve essere il vostro più remoto intendimento: le porzioni son piccole, il gusto estremo; assaporatelo
quindi più ch’è possibile.
Per tale motivo sconsiglio di organizzare tavolate oltre la coppia:
troppo alto il rischio di perdersi in chiacchiere, distogliendo così l’attenzione
dai sapori derivanti da un'attenta masticazione. Da soli è l’ideale…
7. Usate di preferenza il cucchiaio propostovi,
sezionate
comunque le vivande in più parti: così come nel caso delle
Capesante e mortadella con salsa di mele,
potreste osservare qualche trucco di cucina.
8. Ciò considerato, sezionati i ravioli di pomodoro prima, di Mariola poi,
non crucciatevi troppo se non capite PERCHE’, o COME,
sia stato possibile empire di così tanto sapore
una pasta tenuta talmente sottile, perché
siete in partecipe,
ignorante compagnia.
9. Assaggiando chiudendo gl'occhi,
il gioco di consistenze potrebbe rivelarsi divertente; potrebbe così sembrarvi
che che un’orata di cottura
fatata (altrove lessi eccessiva, nel mio caso dissento)
renda una croccantezza esterna a mo’ di carne suina.
10. Se preferite per un assaggio di piccione, vi si presenterà un cuore di carne laccato a gioiello;
se optate per il maialino al forno, ahimè solo osservato al tavolo a fianco, vi si servirà un piatto
che del maiale non ha sembianza alcuna, guarnito sì candido d’apparire colomba.
Accennato al/svaporato il grato pinnacolo acqueo che sale dai gamberi su passatina di ceci,
chiudo qui le trasmissioni: come già scritto, ho un paio di validi motivi per non ricavarne recensione,
e badate che è una
sofferenza non scriverla, perché il materiale di spunto sarebbe splendido.
A quanti volessero conoscerne ragioni, le illustro in mp.