ilbonva ha scrittoQuindi.. per il giusto rispetto della tranquillità di tutti i clienti di un locale, è giusto che il gestore crei a priori una lista degli indesiderati, quindi:
butter_fly ha scritto....
PS: l'esempio dei clienti di colore calza come i cavoli a merenda: parliamo di buona educazione, non di colori
Ma non sarà anche questo clima di terrore seminato da esercenti ed avventori abituali a rendere l'alta ristorazione una snobberia elitaria per pochi eletti?
silbusin ha scrittoL'élite: parola magica. Soldi assicurati. Conoscenze. Selezione della clientela. Questo sarebbe il gold standard.
ilbonva ha scrittoMa santa pace!
Possibile che una famiglia non possa scegliere "in coscienza" che tipo di cena fare, senza che gli venga negata questa possibilità?
Se ho dei figli educati, che non soffrono a stare seduti a tavola un oretta, che si divertono a fare i "grandi" mangiando al ristorante, che insomma non rompono i maroni, perchè- cribbio!!! - perchè ci deve essere un veto posto dal presupposto che faranno casino?!?!!?
Lo trovo semplicemente aberrante
caneciccio ha scrittoIn un ristorante di buon livello, semplicemente, non stai a tavola un'oretta.
Perchè vorrebbe dire che ti mangi praticamente un piatto solo e francamente non trovo opportuno recarsi in un locale che "investe" sulla clientela con un'offerta di apparecchiatura, extra offerti, personale, e numero di coperti (/nel senso che non ha tavoli ben distanziati e necessariamente coperti ridotti) e poi ordinare solo un primo o quel che sia.
Secondo me, eh.
caneciccio ha scrittoMa no, dai, gatto. Non vado a occupare un coperto se voglio spendere 20 euro, in un ristorante dove mediamente una cena costa 50-60 euro.
Non è rispetto per il lavoro altrui, a mio vedere.