stefanbo ha scrittoIntendevo, caro Primus, nel distinguo tra ristorante e pizzeria, che se dovessi sbattermi come fanno loro (perchè anche tu non fai una vita simile???), allora preferirei aprire una pizzeria rispetto ad un vero ristorante, tutto qui!
è un ragionamento che non sta in piedi Ste, pizzaioli si nasce, non si diventa....è una casta....una razza....un popolo....capisci?
Uno non può fare un ragionamento "Che fò,mi apro una pizzeria o uno stellato?"...non esiste perchè lo farebbe solo per inventarsi un lavoro ma non avrebbe la mentalità per gestire una pizzeria con successo e la sufficente passione e dedizione per gestire uno stellato. "Fallirebbe" in ambo i casi. Meglio che si cerchi un lavoro da dipendente.
In termini di impegno sicuramente è uguale, ma secondo me è molto ma molto più faticoso gestire una pizzeria che un ristorante.
Il mio avvocato Sabato scorso era con un cliente e alle 15,50 voleva venire a pranzo da me...io ovviamente gli ho riso in faccia. E' andato al green Park e ha mangiato.E c'erano anche altri clienti a quell'ora.
A Inappetente manco rispondo direttamente. Ha scritto le solite cose che si pensano senza conoscere. Lui se vede un pizzaiolo con l'orologio prezioso ne deduce che guadagna tanto.
Magari è farlocco, come le borse di Vuitton che si vedono in giro, l'80% le comperano dai senegalesi, altrimenti in Italia saremmo tutti ricchi con quello che costano.
Poi, sempre inappetente, come colpo di teatro ha sciorinato la solita menata dei minatori ecc.ecc.........
Se si guadagna tanto e ci si stanca meno dei minatori o dei trasfertisti, aprissero una pizzeria.
I 2 signori che conosco io, prima di aprirsi questa pizzeria, hanno lavorato una vita in un'altra pizzeria, 12 ore al giorno minimo, sottopagati per 330 gg all'anno......quando hanno capito che stavano peggio dei minatori, hanno firmato 2 tonnellate di cambiali e si sono messi in proprio.
Cmq se uno si impegna, è bravo, onesto e si fa il culo
a suo rischio e pericolo, è giusto che si possa permettere orologi e auto di valore.
