Anch'io fino a qualche anno fa mi sarei fatta degli scrupoli, in una situazione del genere (anche se, ripeto, non ricordo mi sia mai capitato di non ordinare vino o di essere con persone che non ne ordinavano); ora non più.
Magari non mi alzo e me ne vado, se mi interessa mangiare lì e solo per una cosa del genere, però chiederei all'indignato di turno: "scusi c'è qualche problema che fa quella faccia lì?".
Ho imparato che io sono il cliente e che se mi tratti sgarbatamente nessuno mi costringe a rimanere lì.
Lo faccio anche nei negozi. Entro, magari è mezzo vuoto ma nessuno mi considera: due commesse chiacchierano, una piega le magliette, l'altra guarda nel vuoto... molto bene, si vede che i miei soldi non vi servono, ed esco.
Non mi sento celodurista, ma mi sento libera di scegliere e di parlare.
E ho anche provato per anni a gestirne, di clienti: quello che non facevo per la loro soddisfazione lo so solo io... quindi ora un po' me lo aspetto dagli altri.