Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da Yoda il 10 mar 2011 11:14


fulvia ha scritto
......Vado ad ammassare i cavoli all'ingresso......



Domani ....casoeula??? :roll: 8) 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da fulvia il 10 mar 2011 11:23


Yoda ha scritto
fulvia ha scritto
......Vado ad ammassare i cavoli all'ingresso......



Domani ....casoeula??? :roll: 8) 8)



....Oca....mi hai fatto tornare a leggere se avevo scritto giusto! :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da silbusin il 10 mar 2011 12:16


primus ha scritto
nicolac ha scrittomi chiedo però perchè se si spendono 80-100 euro per una cena non ci si arroghi il diritto nella misura in cui un piatto è freddo o non piace, rispedirlo al mittente con tanto di proteste.



questo è un grande classico dei gastrointernettari....tutto bene tutto a posto, poi nascosti come topi dietro una tastiera giù a scrivere commenti.....critici professionisti compresi è.....nulla di nuovo.


Stefanuccio...quanto scrivi è parzialmente vero. Sai quanti neorecensori cappello rosso (respinta recensione) si lamentano che per aver protestato (come dice Nicola) sono stati presi a male parole oppure hanno causato la reazione insofferente del cameriere/gestore del locale? Moltissimi, specie al centro sud.
E siccome non è questione di "topaggine" (censurabile la tua definizione di topi dietro una tastiera, perchè sa di sborone della lomellina, lasciatelo dire in massima simpatia, perchè come diceva un tuo amico alpino "la carta di credito è stata regolarmente convalidata" e quindi ad un servizio è stato corrisposto un compenso) ma spesso di motivi contingenti (essere ospiti, ospitare, essere giovani, ecc.), spesso si evita di litigare.
Quindi evangelicamente non guardiamo solo la pagliuzza nell'occhio...

da primus il 10 mar 2011 12:33


silbusin ha scrittoE siccome non è questione di "topaggine" (censurabile la tua definizione di topi dietro una tastiera, perchè sa di sborone della lomellina, lasciatelo dire in massima simpatia, perchè come diceva un tuo amico alpino "la carta di credito è stata regolarmente convalidata" e quindi ad un servizio è stato corrisposto un compenso) ma spesso di motivi contingenti (essere ospiti, ospitare, essere giovani, ecc.), spesso si evita di litigare.
Quindi evangelicamente non guardiamo solo la pagliuzza nell'occhio...


il termine topi è stato usato per far capire che, spesso, è più facile rosicare dopo la cena ed in maniera anonima che dire le cose in faccia.

Poi per restare in tema di carte di credito addebitate, visto che ogni tanto sta frase salta fuori, se il cliente invece di nascondersi dietro un nick facesse le sue rimostranze direttamente al gestore, ecco li che probabilmente la pietanza mal fatta non viene addebitata sulla famigerata carta di credito.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Bob il 10 mar 2011 12:50


Sono andato a rileggere la recensione per la seconda volta.
E, a questo punto, ho il serio dubbio di non parlare più l'italiano.
Leggo i commenti altrui, quelli postati in calce alla recensione stessa, leggo i commenti sul Blog, e mi viene da stupirmi.
Io, insulti, continuo a NON VEDERLI.
Ribadisco: mai stato da >Cavallaro, e non sono in grado di giudicare se quanto scritto risponda, o meno, al vero.
Ma di insulti NON CE NE SONO.
C'è ironia, certo, e, in qualche punto, anche un po' di sarcasmo, ma non maggiore di quello che sarebbe lecito aspettarsi da un cliente fortemente insoddisfatto come Mr.V. dice di essere.
Per il resto,sono critiche, alcune pesantucce, ma tutte oggettive.
Dice che a) non basta essere un buon cuoco per essere un buon ristoratore. Con ciò, OVVIAMENTE, intendendo che il cuoco fa della Cucina, e il ristoratore è un imprenditore. Professione questa in cui giudica Cavallaro carente.
E lo giudica carente sulla base di (per lui) evidenti mancanze organizzative, che fanno, appunto, capo all'imprenditore e non allo chef.
Afferma che alcuni prodotti della cucina sono mal fatti, ma afferma anche che altri sono praticamente perfetti. Chi ha sbagliato? Lo chef che ha fornito la ricetta, o il capo ufficio della cucina che non ha controllato a sufficienza l'esecuzione?
Poi, non gli piace l'ambiente (parere, a quanto pare, ampiamente condiviso: ripeto, mai stato là): altra carenza di Cavallaro imprenditore, che dovrebbe saper controllare la gradevolezza dei locali da lui gestiti. Che sia colpa dell'arredatore è ininfluente.
Poi, le restanti notazioni sono più che altro scherzi, a volte un po' feroci, ma nulla più. Certamente, Cavallaro non può ( e nessuno lo farebbe) essere contento di come V lo tratta, ma ( e mi sembra che lo abbia già fatto) se legge, al disotto della forma, la fondatezza delle critiche, non può far altro che accettarle e cercare di correggere quanto non gira a dovere.
E confermo: chi pensa che la recensione di Visintin sia offensiva, dovrebbe avere almeno il buon gusto di non usare epiteti ben più violenti.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da silbusin il 10 mar 2011 12:54


Ma guarda che non è mica così semplice. In generale se avanzi un piatto (nella stragrande maggioranza dei ristoranti/pizzerie/borgarellie) il cameriere ti chiede come mai.
Leggi la mia rece del San Lorenzo. Due dessert lasciati: cameriera che non ha fatto un plissè nel ritirarli. La dovevo richiamare? Ma va in mona...quando faccio la recensione lo faccio notare.
Idem per L'Antica trattoria Ferrari di Pavia. Al momento del conto, dopo aver pagato, mi sono presentato e ho espresso perplessità sul dessert. Una cordiale espressione di contrizione, ma come diceva l'alpino.... E allora nella recensione te lo faccio notare.
Non alla maniera di visintin, ma lo rimarco.
Est modus in rebus.

da zandet2 il 10 mar 2011 12:56


primus ha scrittoPoi per restare in tema di carte di credito addebitate, visto che ogni tanto sta frase salta fuori, se il cliente invece di nascondersi dietro un nick facesse le sue rimostranze direttamente al gestore, ecco li che probabilmente la pietanza mal fatta non viene addebitata sulla famigerata carta di credito.


Primus, forse è troppo tempo che sei ristoratore e non più cliente :wink:

Non sempre è possibile/ragionevole per noi clienti fare delle rimostranze: se sono solo non ci penso due volte, ma se sono con altre persone cerco prima di tutto di non rovinare la serata a tutti quanti, o di non mandare in vacca l'appuntamento con la fidanzata, l'anniversario con la moglie, la cena di lavoro con i clienti.
Pago, faccio stare bene i miei ospiti, ma comunque mi girano.

Discorso diverso se il disagio è estremo e percepito da tutti i commensali, allora lì le rimostranze sono d'obbligo, ma confesso che situazioni così estreme difficilmente mi sono capitate.

p.s. rileggevo proprio in questi giorni il topic sul conto da 4.000 euro da Cracco, con il RampanteManager che è arrivato a chiamare i carabinieri: beh, la prima cosa che ho pensata è stata "bravo co**, avrai fatto la voce grossa, ma sicuramente hai perso i clienti con cui eri a cena...".

da chefalfio il 10 mar 2011 13:01


silbusin ha scrittoMa guarda che non è mica così semplice. In generale se avanzi un piatto (nella stragrande maggioranza dei ristoranti/pizzerie/borgarellie) il cameriere ti chiede come mai.
Leggi la mia rece del San Lorenzo. Due dessert lasciati: cameriera che non ha fatto un plissè nel ritirarli. La dovevo richiamare? Ma va in mona...quando faccio la recensione lo faccio notare.
Idem per L'Antica trattoria Ferrari di Pavia. Al momento del conto, dopo aver pagato, mi sono presentato e ho espresso perplessità sul dessert. Una cordiale espressione di contrizione, ma come diceva l'alpino.... E allora nella recensione te lo faccio notare.
Non alla maniera di visintin, ma lo rimarco.
Est modus in rebus.


Ma quello è un classico credo che il 90% dei clienti alla domanda se andava bene ti rispondono tutti "si tutto bene" anche se non gli andava bene ...poi se però mi cazzi perchè non ti andava bene allora li è normale che mi incazzzz ......e poi c' è modo e modo di narrare le cose.
Anche tu sil la prima volta che sei venuto a mangiare hai trovato non buono un sorbetto al pomodoro e me lo facesti notare con i tuoi modi garbati ed eleganti e io di certo non me la presi ........poi di colleghi sgarbati ce ne sono a iosa come anche di recensero ;-)

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da primus il 10 mar 2011 13:24


zandet2 ha scritto
Primus, forse è troppo tempo che sei ristoratore e non più cliente :wink:

Non sempre è possibile/ragionevole per noi clienti fare delle rimostranze:


ma va la...esco a cena 2 volte a settimana....quindi direi che sono un ottimo cliente :wink:

le rimostranza, se fate educatamente, sono sempre ben accette al contrario di quello che si possa pensare qui.

Per restare in tema Cavallaro nella mia penultima visita gli feci notare che abbandonai un primo piatto inquanto la pasta era troppo cruda.....beh al momento del conto non mi fu addebitata, ci facemmo una risata e io ritornai nuovamente a cena da Nicola.

Come vedi la mia rimostranza educata è servita :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da zandet2 il 10 mar 2011 13:47


primus ha scrittoma va la...esco a cena 2 volte a settimana....quindi direi che sono un ottimo cliente :wink:


Questo lo avevo capito da una serie di altri interventi, infatti la mia frase era "ammiccante" :wink:
Il significato era (e vale anche per l'intervento di chefAlfio) che non sempre noi clienti solo clienti possiamo permetterci di fare rimostranze, proprio per non girare al negativo una serata che comunque per gli altri sta andando magari bene; se riesco garbatamente lo faccio notare, se lo imputo a una serata storta incasso per la prossima volta, se l'impressione è completamente negativa pago ma non mi si vede più.

Esempio pratico, poco tempo fa a cena a Milano in un locale modaiolo in via Savona con alcuni amici, che a loro dire si erano già trovati bene: come premesso locale modaiolo, mangiato di m.., bevuto peggio, servito da deficienti, pagato come al Savini, ma agli amici piaceva tanto. Conclusione sono stato zitto e ho pagato, ma ci ho messo una pietra sopra; fossi stato da solo avrei ribaltato il locale.

da chefalfio il 10 mar 2011 13:53


zandet2 ha scritto
primus ha scrittoma va la...esco a cena 2 volte a settimana....quindi direi che sono un ottimo cliente :wink:


Questo lo avevo capito da una serie di altri interventi, infatti la mia frase era "ammiccante" :wink:
Il significato era (e vale anche per l'intervento di chefAlfio) che non sempre noi clienti solo clienti possiamo permetterci di fare rimostranze, proprio per non girare al negativo una serata che comunque per gli altri sta andando magari bene; se riesco garbatamente lo faccio notare, se lo imputo a una serata storta incasso per la prossima volta, se l'impressione è completamente negativa pago ma non mi si vede più.

Esempio pratico, poco tempo fa a cena a Milano in un locale modaiolo in via Savona con alcuni amici, che a loro dire si erano già trovati bene: come premesso locale modaiolo, mangiato di m.., bevuto peggio, servito da deficienti, pagato come al Savini, ma agli amici piaceva tanto. Conclusione sono stato zitto e ho pagato, ma ci ho messo una pietra sopra; fossi stato da solo avrei ribaltato il locale.


Però scusa ti faccio un esempio pratico se vai a comprare un paio di scarpe a 300€ arrivi a casa e noti che ha una un lieve difetto che fai ??? torni al negozio e gli fai un culo quadri .....................e cosìì deve essere anche al ristorante se un piatto non ti convince lo si dice in maniera garbata e in maniera garbata l oste correrà ai ripari se non lo fa gli ribalti il ristorante ........... :lol:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da miciagilda il 10 mar 2011 13:58


ChefAlfio, Zandet2 sta proprio cercando di spiegare che non è e non potrà mai essere la stessa cosa.
8)
Ci sono situazioni in cui è praticamente obbligatorio non fare storie. E siccome mi sembra di capire che Zandet2 sia "signore" abbastanza da sapersi comportare, direi che il paragone con le scarpe non c'azzecca pe' gnemte... :roll: :D

da zandet2 il 10 mar 2011 14:04


chefalfio ha scrittoe in maniera garbata l oste correrà ai ripari se non lo fa gli ribalti il ristorante ........... :lol:


ecco perchè bisognerebbe sempre prenotare a nome "PasqualeBarra detto O'Animale" :twisted:


OT
Fante è riuscito a imperversare anche nel blog di Visintin, fantastico!!! :D
OT

da chefalfio il 10 mar 2011 14:08


miciagilda ha scrittoChefAlfio, Zandet2 sta proprio cercando di spiegare che non è e non potrà mai essere la stessa cosa.
8)
Ci sono situazioni in cui è praticamente obbligatorio non fare storie. E siccome mi sembra di capire che Zandet2 sia "signore" abbastanza da sapersi comportare, direi che il paragone con le scarpe non c'azzecca pe' gnemte... :roll: :D


è li che secondo me si sbaglia 200€ per mangiare e 200€ per un paio di scarpe sono la stessa cosa e se c' è qualcosa che non va bisogna farlo presente ...non credo un ristoratore faccia più paura di un venditore di scarpe
e poi che ci azzecca che sia un signore???? una persona educata è giusto che faccia valere le sue motivazioni ed è giusto che riceva una educata risposta da parte del ristoratore

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Bob il 10 mar 2011 14:10


chefalfio ha scritto se non lo fa gli ribalti il ristorante ........... :lol:

ma sempre in maniera garbata....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da chefalfio il 10 mar 2011 14:12


zandet2 ha scritto
chefalfio ha scrittoe in maniera garbata l oste correrà ai ripari se non lo fa gli ribalti il ristorante ........... :lol:


ecco perchè bisognerebbe sempre prenotare a nome "PasqualeBarra detto O'Animale" :twisted:



hahahaahah non male ......però è chiaro che se tu sei sgarbato con me ristoratore e fai l arrogante io ristoratore ti "lancio fuori dalla porta senza aprirla ....però è anche chiaro che se io ristoratore son in torto mi piglio il cazziatone o cerco di spiegare la mia ...

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da chefalfio il 10 mar 2011 14:13


Bob ha scritto
chefalfio ha scritto se non lo fa gli ribalti il ristorante ........... :lol:

ma sempre in maniera garbata....

chiaro ci vuole stile anche in quello :wink: ciao bob

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da miciagilda il 10 mar 2011 14:16


chefalfio ha scritto
Bob ha scritto
chefalfio ha scritto se non lo fa gli ribalti il ristorante ........... :lol:

ma sempre in maniera garbata....

chiaro ci vuole stile anche in quello :wink: ciao bob


E per lo stesso motivo non in presenza di ospiti di riguardo né in occasioni particolari!

Domani torno lì (o gli telefono) e gliene dico 4 (educatamente) ma spesso sul momento non si può, sarebbe da cafonazzi. Questo intendo. :)

da Eat il 10 mar 2011 14:36


silbusin ha scrittoMa va in mona...


Fantastico.

da primus il 10 mar 2011 14:58


miciagilda ha scritto non è e non potrà mai essere la stessa cosa.

Ci sono situazioni in cui è praticamente obbligatorio non fare storie.


:shock: :shock:
scusa, perchè?? :shock: :shock:
L'esempio di Alfio è perfetto.....spiegami la differenza.....se ordini un caffè al bar e ti portano una ciofeca ristretta e fredda che fai? lo bevi muta e poi vai sul sito il caffettone.it a fare il culo al barista o te lo fai rifare?.....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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