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Recensito il 20 febbraio 2014
E dire che ero partito preparato: avevo letto tutte le recensioni e sapevo che avrei pagato una follia...pero' l'occasione era davvero speciale (se non unica) e quindi la mia scelta era caduta su qualcosa di particolare, di diverso, di folle! Lo ammetto, ero un po' scettico perche' l’idea di pagare piu' di €500 per una cenetta intima mi sembrava un insulto a chi (di questi tempi) ci deve campare un mese con quei soldi! Ma la particolarita’ di un ristorante con solo 4 tavoli (ognuno in un ambiente separato) mi stuzzicava troppo e, dopo aver visto le foto, non ero riuscito a resistere alla tentazione di prenotare. Ero pronto a spendere una fortuna pur di aver un ricordo indelebile di una serata memorabile con la mia compagna...dopo un anno di forzata separazione eravamo di nuovo insieme e avevamo tante cose da raccontarci. Quale miglior occasione di questa?
Purtroppo la delusione era dietro l'angolo: venivamo fatti accomodare in una stanza con altre 6 coppie gia' intente a consultare il menu. Ma come?! Non dovevamo avere una stanza tutta per noi? Il concetto di intimita' era uno dei motivi della mia scelta e, con gran stupore (prima) e dispiacere (poi), ci ritrovammo a braccetto con un'altra coppia a condividere discorsi intimi. Sei (forse 7) coppie tutte unite come se fossimo ad un banchetto nuziale! Il resto e' probabilmente solo una forzatura (data la cocente delusione) pero' forse degno di nota: tra una cassa adagiata ad un metro dai timpani che sparava musica francese ad alto volume (poi abbassata) e una porta di servizio dietro la schiena che si apriva continuamente portando con se' spifferi d'aria gelida e imprecazioni dei commensali, il sogno iniziale di una serata romantica si era ormai dissolto in una chimera.
E che dire del tanto decantato (in altre recensioni) padrone di casa? Con noi si mostrava molto frettoloso nella spiegazione dei piatti (ma questo probabilmente era dovuto al fatto che c’erano piu’ clienti rispetto al solito) e anche un po’ furbetto: io che chiedevo mezza dozzina di scampi (€15 l’uno), lui che suggeriva 12 carabineros (€50 l’uno)...ma come avevo esordito ad inizio commento, ero partito preparato, quindi (dopo aver sbirciato il menu) riconfermavo i sei scampi da dividere in due, un primo per me e un secondo per lei. Avevo chiesto anche un vino al bicchiere, ma mi veniva detto che si poteva ordinare solo la bottiglia. I prezzi dei vini non erano esageratamente esosi (o perlomeno non come ho letto in altre recensioni), pero’ essendo la mia compagna astemia, non avevo voglia di tracannare una bottiglia intera di vino. Pazienza, a quel punto l’acqua andava benissimo. Dulcis in fundo (mica tanto!) un dessert e un caffe’: totale €246 (poteva andare peggio e ammetto di essere uscito con la pancia piena). Avrei sicuramente tolto il freno a mano al portafoglio, se solo non fossimo stati ammassati tutti insieme...d’altronde era san valentino e il padrone di casa ci faceva sapere che le richieste erano tante e si era cercato di accontentare un po’ tutti. Beh, con me non ci era riuscito di sicuro! Ma ormai avevano capito che era difficile spillarci troppi soldi, quindi l’attenzione si era spostata sugli altri commensali.
Ed ecco che all’improvviso appare lei in persona, Stefania, la figlia di Wanna Marchi. Lo devo ammettere, si sa vendere molto bene e sa scegliere i polletti da spennare: non oso immaginare quanto sia riuscita a scucire ai nostri compagni di merenda (una coppietta di 20enni). Spero tanto per loro che siano ricchi sfondati, altrimenti sono ancora li’ a lavare i piatti!!!Comunque, per dover di cronaca, va sottolineato l’ottima qualita’ dei prodotti (gli scampi sono risultati i piu’ buoni mai assaggiati) e tutto quello che abbiamo mangiato era davvero squisito...ma questa, per me, e’stata la prima e ultima volta! Se pero’ i soldi non sono un vostro problema, la malmaison sapra’ sicuramente coccolare il vostro palato! (magari prima accertatevi di avere un tavolo separato).
Chissà chi era quella coppietta