Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da silbusin il 25 mar 2005 16:48


beh, già che c'erano potevano togliere anche quella di fiorillo, già pubblicata prima (integrale) su tigullio vino. Intanto non c'è neppure la valutazione numerica e il cappello.
Fatto trenta, facciamo trentuno.







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S'at vò cunservà la to salut, fa no al smurfius: mangia dal tùt.

da silbusin il 25 mar 2005 16:58


a proposito. NON SONO IO L'ANONIMO. :evil:

risposta a princess

da wineless il 25 mar 2005 19:00


Facendo come dici tu si va contro allo spirito principe del web (libera condivisione delle risorse) cmq sono sicuro e contento che per fortuna Roby e Vale non la pensano come te!!! :D :D :D

almeno il mangione continuerà a vivere e con grande varietà di recensori

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da Macs il 29 mar 2005 10:08


Silbusin... Ma di solito la gallina che canta ha fatto l'uovo...

:D

Saluti dal Macs di Cambiago :D

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da silbusin il 29 mar 2005 10:16


sapevo io...era meglio che stavo zitto.
Cmq, pagando pantalone, in quel ristorante ci sono stato e l'impressione non è stata positiva: un servizio "ingessato", come dicono a Milano "da spussa sott il nas", e le portate niente di speciale. Ma tanto pagava pantalone...
:D

da Pappa il 29 mar 2005 12:48


wineless ha scrittoma secondo te princess quindi per poter inviare le proprie recensioni uno dovrebbe pagare una quota annuale?
siamo completamente fuori strada, ha ragione MarioLino, se vogliamo far fare harakiri al mangione questo potrebbe essere un buon tentativo...
Immagine


Concordo pienamente, renderlo a pagamento lo vedo assurdo; innanzitutto bisognerebbe inserire qualche banner in home page per pubblicizzare qualche altro sito e ricevere qualche soldino per ogni click che viene effettuato.
Io frequento molti siti musicali in cui vengono recensiti da appassionati dischi e concerti e nessuno di questi chiede una quota di iscrizione o dei soldi per poterle leggere o inserire.
Forse il sito andrebbe gestito da qualche persona in +, per le recensioni credo che gli admin dovrebbero fare maggior selezione e non pubblicare ogni recensione inviata; per gli utenti direi che quelli che hanno tipo 1 anno di inattività (mai connessi) potrebbero venir cancellati.
Il consiglio maggiore è quello di NON far diventare ilMangione.it una elite per 15 /20 persone

Saluti a tutti

da ilForchetta il 11 lug 2005 17:37


Continua da altro topic andato OT...

L'argomento sembra affrontato solo dalla parte del sito e non dalla parte degli utilizzatori.

Il servizio offerto è valido, ma quanti sarebbero disposti a pagare per averlo? Con 50 euro si comprano due guide che stanno pure in macchina o in tasca. Tanti servizi sono validi finché sono gratis. Quando costano non sono più convenienti.

E poi, anche gli utilizzatori, in quanto autori di recensione, lavorano per il sito. E, in cambio del lavoro, si pensa di chiedere un contributo?

Francamente, credo che alcuni potrebbero essere disposti a pagare una quota, ma per usufruire del servizio, non per far parte di chi lo crea.

da ilForchetta il 11 lug 2005 17:40


Tengo a precisare che sono opinioni personali, NON sto interpretando il pensiero degli admin o dei gestori e non sto dicendo cos si DEVE fare. NOn sono il verbo e non pretendo nulla.

Tranne l'educazione e il rispetto. Meglio prevenire che curare.

Che fatica.... :roll:

da HAL9000 il 11 lug 2005 17:43


a parer mio far pagare gi iscritti sarebbe disastroso....
Il progetto de ilmangione scomparirebbe in pochissimo tempo, o alla meno peggio si trasformerebbe in un qualcosa di completamente differente.

Le strade da percorrere sono decisamente altre... aumentare la cerchia dei collaboratori validatori delle recensioni, inserire qualche bannerino pubblicitario, cercare "finanziamenti" tra i più assidui frequantatori magari facendo pagare un po' di più agli eventi o con la creazione di gadget tipo magliette o amenità del genere.

La strada di limitare l'utente "ospite" è secondo me decisamente un suicidio.

da kinggeorge il 11 lug 2005 17:43


basta che leggi poco più sopra altri interventi simili con relative risposte... del tema si è già dibattutto.

Ad ogni modo vorrei ricordare che la quota non è stata fissata, che potrebbero esserci diverse fasce di quote e che, soprattutto, l'utilizzo base del sito (simile a quello attuale) resta invariatamente gratuito. Le differenze sono soprattutto su funzioni implementate nella prossima versione del sito.

Trovo infine assurdo il ragionamento per cui bisognerebbe essere pagati per le recensioni inviate... siamo totalmente fuori strada. Questo è un SERVIZIO per gli amanti della ristorazione: come tutti i SERVIZI, costa. Indi ci sono delle TASSE. Ciò non significa che il sito diventi fonte di guadagni: semplicemente si voglio coprire COSTI che, fino ad ora, sono stati per anni solo sulle spalle degli admin.

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da ilForchetta il 11 lug 2005 17:45


Se il problema principale è la manodopoer, credo che si possa trovare gente disposta ad aiutare nelle validazioni delle recensioni. Bastano poche linee guida.

Per i soldini, o banner o muerte. O magliettine e simili. Oppure una micropercentuale dai ristoratori da cui si va a mangiare mandati dal mangione?

20-30 recensioni al giorno per un paio di euro a cena, fanno 12-15 mila euro all'anno....

Si riesce a trovare un metodo?

da kinggeorge il 11 lug 2005 17:47


forse non ti è chiara la BANALITA' delle tue idee: recensire pubblicamente ristoranti che danno un compenso a chi li recensisce?

Forse messa così ti è più chiara... :roll:

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da ilForchetta il 11 lug 2005 17:49


nessuno ha chiesto soldi per le recensioni. e nessuno ha ipotizzato che il mangione voglia diventare ricco.

da kinggeorge il 11 lug 2005 17:52


per inciso: le spese in questione non sono certo quelle di una retribuzione ai validatori (che fanno tutto gratuitamente, a scanso di ulteriori equivoci). Ti Basti solo pensare che il nuovo server per ospitare il nuovo sito costa migliaia di euro l'anno. E questo è reso necessario dalla grande crescita di accessi avuta dal portale, che già ora, spesso, impalla il server.

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da Fante il 11 lug 2005 17:57


Insomma io capisco l'esigenza di dividere o alleggerire le spese. Personalmente sarei disposto a pagare una cifra simbolica ( 10-15 euro max) ma trovo ancora più intelligente la raccolta fondi auspicata da Hal9000. Esempio: a Cantine Aperte con 10 euro ti davano un bicchiere da degustazione semi professionale e la tessera del Movimento Turismo Vino.
Comunque, come dissi, sono uno degli ultimi e certo non posso avanzare proteste verso chi il sito l'ha creato e c'ha lavorato dietro.
Mi auspico solo dei cambiamenti cauti...

da kinggeorge il 11 lug 2005 17:58


i cambiamenti saranno cauti e certamente non sarà affatto obbligatorio pagare! Ripeto: iscriversi all'associazione è un passo volontario che, se non fatto, non preclude certo la piena usabilità del sito.

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da ilForchetta il 11 lug 2005 18:04


kinggeorge ha scrittoforse non ti è chiara la BANALITA' delle tue idee: recensire pubblicamente ristoranti che danno un compenso a chi li recensisce?

Forse messa così ti è più chiara... :roll:


Roberto ha scrittoE' quindi nostra intenzione offrire agli associati anche altre opportunità: sconti per acquistare vini, oggetti per la cucina, progetti editoriali e sconti nei ristoranti.


E quale sarebbe la differenza con la ipotizzata tessera sconto presso i ristoranti? Pensi di dire anche a Rob&Vale che hanno idee banali?

Non per nulla ho aggiunto "Si riuscira a trovare un modo?"....

da kinggeorge il 11 lug 2005 18:06


touchè... effettivametne l'idea di Roby e Vale che citi (datata marzo) è stata superata da successive comunicazioni e bollata esattametne come nella frase mia che qui sopra hai citato.

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da HAL9000 il 11 lug 2005 18:46


L'idea della tessera mangione vip a pagamento e con qualche vantaggio (anche solo di facciata) è la cosa migliore.

La cosa importante per la sopravvivenza del progetto è che rimanga intaccata la libertà di consultare e recensire.
Lo so che non è l'idea di tutti ma secondo me da un grande contributo a livello di numeri questo sottobosco di utenti "fantasma" dello stile recensione e fuga. Naturalmente nessuno di questi pagherebbe per leggere o recensire il ristorante del proprio paesello.
L'idea de ilmangione.it come un gruppo di amici che leggono i miei racconti sulla mia serata al ristorante è carina ma mi sembra alquanto riduttiva... soprattutto per le potenzialità che potrebbe avere un progetto del genere se continua a crescere con questa velocità.
E' un sito decisamente innovativo. In italia (la patria del mangiar bene) non esiste nulla del genere e se riuscisse a mantenere la "leadership" si potrebbe avere tra qualche tempo attraverso la consultazione del sito una visibilità pressochè totale della (buona) cucina in Italia. Un progetto enorme e a mio avviso stupendo.
Io ilmangione l'ho sempre inteso con queste prospettive.

Ciao :)

da silbusin il 11 lug 2005 20:22


Ragazzi! bisogna che vi chiami così perchè si vede che siete entusiasti del sito, ma alcune cose le dimenticate.
ilmangione non è una "comune" rivoluzionaria dove c'è il lavoro delle masse popolari contro la cricca reazionaria delle guide.... :lol:
ilmangione è una attività registrata, con costi medio-alti per pagare il traffico-server, si avvale del "lavoro" rivoluzionario :lol: di tanti entusiasti, ma non si muove a vanvera.
Lavoro di convalida? non lo fa mica alberto o bob o Hal9000 o silbusin: lo fa un giornalista professionista che risponde davanti alla legge della linea editoriale e delle eventuali grane che i ristoratori (quelli dei cappelli rossi tanto per interderci) possono creare. C'è un ufficio legale a cui fare riferimento davanti alle diffide.
Se un "alberto" sconosciuto si irrita se qualcuno lo giudica, pensate il proprietario del D'o che si è preso un 4 in cucina da un recensore donna che definirla birichina è ancora poco.
Caro alberto & Co voi pensate alla VOSTRA libertà di opinione. Ma la VOSTRA libertà di opinione va a cozzare con ALTRE libertà di opinione, specie se queste derivano da ristoratori famosi. E un ristoratore famoso non ci pensa due volte a mandare una lettera di diffida dal suo legale.
Chi fa fronte ad una eventuale causa: alberto?
Ma fatemi il piacere!
Ve lo dice uno che da 20 anni è responsabile scientifico editoriale di una rivista di sport e benessere.
Prima di scrivere stizzose risposte e commenti pensate alla legge sulla stampa, alle responsabilità penali e civili dello scritto verso terzi: diffamazione in sede penale, risarcimento in sede civile. (poi magari ci si bagna il naso con la lite temeraria :P )
E non dite che sono stato criptico.
saluti.

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