Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da Bob il 18 dic 2007 16:12


Santippe, come diceva Fante, la difefrenza sta nell'informale o, come dici tu, il "ciurlandaro". Sinceramente io non credo che ( a meno di occasioni particolari ), un ristorante respinga un cliente comunque vestito purchè in modo decente. La polo estiva può andare bene, la camicia unta a maniche rimboccate direi di no.
Parimenti, i bermuda stracciati non vanno (a mio vedere) anche se fossero di Valentino, così come non credo che vada una tuta da lavoro macchiata di cemento ( e su questa ci sarebbe ancora da discutere).
Mi sembra evidente che si sta parlando di luoghi da un certo livello in su, anche perchè non credo che la bettola del porto si sogni di fare distinzioni. E' d'altronde consuetudine che in certi posti, alberghi anche modesti, alla sera non si entri in costume da bagno o in pantaloni corti anche se si fosse d'estatae in luogo di villeggiatura. E, se me lo permettete, lo trovo giustissimo. Non si tratta quindi di essere "elegantissimi", ma di evitare gli eccessi di incuria, sciatteria, trasandataggine, che sono di per sè un gesto di maleducazione, al pari di turpiloquio e sporcizia.
Ricoradte la storia dei limiti alcolici? E', in parte, la stessa cosa. Si inetende porre dei limiti inferiori, e il ristoratore indica, a suo modo, quei limiti che intende non vengano superati, proprio per evitare a priori gli eccessi. Continuo a dire che mi sembra ragionevole.
Lo so benissimo che basta la comune buona educazione, ma in un mondo in cui è giusto vestirsi alla CdC in qualunque occasione, è meglio essere prudenti.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da primus il 18 dic 2007 17:15


tello-77 ha scritto
Fante ha scritto
primus ha scrittoMa stiamo dando io numeri? Nessuno mi deve suggerire il mio abbigliamento....nemmeno mia moglie, figuriamoci un ristoratore.



Sono d'accordo con Primus :shock:


e io con Fante :shock: :shock: :shock:




e io con entrambi :shock: :shock:

vabbè..vado a cuocere la lingua... :?

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Rinaldo il 18 dic 2007 17:29


Tra il primo e i messaggi successivi c'è tutta una serie di OT che ha un po' "svaccato" il senso del topic.
Il codice d'abbigliamento di una cena aziendale serve per non far sentire fuori luogo nessuno: dal primo dei manager all'ultimo dei sottoposti e per null'altro: può essere in abito elegante come casual.
Lavoro per un azienda tedesca ove in ogni occasione di ritrovo, che sia conviviale, meeting, marketing, relax etc etc c'è un dress code, ma è normale e molto gradito credetemi, soprattutto quando muovi qualche centinaio di persone.
Immancabile arriva la convocazione, luogo, prenotazione Hotel o ristorante e dress code.
Ieri sera cena degli auguri di Natale le cravatte erano bandite per gli ometti: solo camicia e pulloverini; tutti bellissimi!

Rinaldo

da wineless il 19 dic 2007 00:46


Secondo me si sta estremizzando un po' troppo.
La discussione è se sia giusto in un esercizio pubblico obbligare i clienti a mettersi la giacca. No, non è giusto.
Una volta appurata la decenza, e con decenza mi riferisco ad un abbigliamento con il quale passeggiando tranquillamente per strada, facendo la spesa al supermercato, guidando, non si crei alcuna sensazione di disgusto o disapprovazione al prossimo, credo che con lo stesso modo di vestire non mi si possa respingere in alcun luogo, ripeto, pubblico.
Poi che sia io il primo a non voler mangiare al tavolo di chi non mi desidera è un altro paio di maniche... arrotolate 8)

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da silbusin il 19 dic 2007 11:31


Cena aziendale lunedì sera. Tutti i direttori (unità operative, dipartimenti, direzione generale). Nessuna indicazione sul come vestirsi ovviamente. Tutti in giacca e cravatta e i direttori donna molto eleganti. Uno solo in lacoste maniche lunghe (anche stropicciata) e pantaloni di fustagno, senza giacca. Nessuno l'ha allontanato :P ma a me è parso un voler "ostentare" una "normalità" radical-chic.
Il problema è adattarsi alle situazioni senza fare di ogni cosa una crociata. Come dice giustamente LA LUCE un abbigliamento normale accompagnato specialmente dal proprio saper porgersi è l'unico metodo di comportamento.
Poi se ci sono delle regole particolari e uno non le accetta (vale anche per questo sito) non accede a quelle regole e va da un'altra parte o sta a casina sua. Che si sta così bene a casa propria... 8)

Immagine

da Fante il 19 dic 2007 12:08


silbusin ha scrittoUno solo in lacoste maniche lunghe (anche stropicciata) e pantaloni di fustagno, senza giacca. Nessuno l'ha allontanato :P ma a me è parso un voler "ostentare" una "normalità" radical-chic


Se avesse indossato un dolcevita bianco lo conoscevo anch'io....

da silbusin il 19 dic 2007 12:13


Fante ha scritto
silbusin ha scrittoUno solo in lacoste maniche lunghe (anche stropicciata) e pantaloni di fustagno, senza giacca. Nessuno l'ha allontanato :P ma a me è parso un voler "ostentare" una "normalità" radical-chic


Se avesse indossato un dolcevita bianco lo conoscevo anch'io....


Silvio?
Quello che ama i farmacisti?
Cribbio! Mi consenta! Comunista!

da Fante il 19 dic 2007 12:41


Però Sil, consentimi....l'esempio calza come un sabot a un cammello.

Un conto è vestirsi in maniera consona alla situazione

Un conto subire una imposizione da parte di un esercente che dovrebbe metterti a tuo agio

Se speri ch'io venga in giacca e cravatta scordatelo

da silbusin il 19 dic 2007 13:01


A parte il fatto che la discussione è diretta su diversi aspetti e tu fai confusione come al solito...
Io parlavo di occasioni particolari e del buon gusto di aderire liberamente al modo di operare di tutti.

Invece se un ristorante impone delle regole sono fatti suoi (tutto da dimostrare che poi queste siano operanti).
Se il tristellato XY chiede di accedere "solo" con giacca e cravatta dove è scritto che io ci debba andare?
Ma ammetti che ti facciano comunque entrare: ma io devo sedermi al tavolo per una "gentile" concessione della direzione e guardato tutta la sera come un trans uzbeko? E lasciarci lì anche la trecento euri? Ma scherziamo?
Se il dress code è una sciocchezza va considerata come tale: non le si dà seguito e si va da un'altra parte.

da Fante il 19 dic 2007 13:16


silbusin ha scrittoSe il dress code è una sciocchezza va considerata come tale: non le si dà seguito e si va da un'altra parte.


D'accorderrimo. L'ipotesi infatti è se mi rimbalzano all'ingresso senza opportuno avviso.

La prossima volta verrò nudo

da tello-77 il 19 dic 2007 13:17


primus ha scrittovabbè..vado a cuocere la lingua... :?


bona la lingua.... :P

Sù dè dòòòòòòòssss !

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