Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da ilbonva il 21 gen 2008 18:05


caneciccio ha scrittoMa no, dai, gatto. Non vado a occupare un coperto se voglio spendere 20 euro, in un ristorante dove mediamente una cena costa 50-60 euro.
Non è rispetto per il lavoro altrui, a mio vedere.

Allora non e' giusto che tu ci vada neppure da sola o magari in due occupando un tavolo che potrebbe ospitare quattro persone...
o forse mi perdo qualcosa del tuo ragionamento?
e se prendo quattro secondi con quattro contorni, due dolci, vino, acqua, coca, caffè??!? allora posso?
ma devo dirlo prima per far si che la mia prenotazione sia accettata presentando l'autocertificazione per i bimbi educati?
....ma dai....

*** Se vuoi una risposta definitiva, ti dico forse ***

da caneciccio il 21 gen 2008 18:07


Gatto, quella che ipotizzi tu è una cena praticamente "normale"; quello che dico io, pensando a tanti ristoranti carini a Roma, è che per stare solo 1 ora a tavola devo necessariamente ordinare un primo e via.
E andare, per ordinare 1 portata sola, ho già detto che ne penso.


Atti impuri? Ma no: essendo acquatico, esso è sempre puro e pulito, e così sono anche tutti i suoi atti! 8)

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da caneciccio il 21 gen 2008 18:10


ilbonva ha scrittoe se prendo quattro secondi con quattro contorni, due dolci, vino, acqua, coca, caffè??!? allora posso?
ma devo dirlo prima per far si che la mia prenotazione sia accettata presentando l'autocertificazione per i bimbi educati?
....ma dai....



Ma allora non ci impieghi un'ora, per questa cena 8) .
Sei tu che hai detto "un'ora" per una cena in un ristorante più carino della trattoria :wink: , come tempo-limite in cui i bambini stanno tranquilli.
Se poi stanno tranquilli anche per più tempo, non sorge problema. 8)

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da ilbonva il 21 gen 2008 18:23


Il discorso, Caneciccio, e' che non esiste vietare basandosi su dei presupposti a una qualunque categoria di persone, bambini compresi, di poter pranzare/cenare in un ristorante.
Non si tratta di me e dei miei bambini, si tratta di una sorta di discriminazione che non ha nessun senso, perche' se ha senso allora hanno senso tutte le discriminazioni
o sbaglio cosi' tanto?
:roll:

*** Se vuoi una risposta definitiva, ti dico forse ***

da Fante il 21 gen 2008 18:25


ilbonva ha scrittoperche' se ha senso allora hanno senso tutte le discriminazioni
o sbaglio cosi' tanto?
:roll:


QUOTO QUOTO QUOTO

W IlBonva! Bonva for president!

da ilbonva il 21 gen 2008 18:28


Fante ha scrittoQUOTO QUOTO QUOTO

W IlBonva! Bonva for president!


la busta con quanto dovuto la trovi sotto lo scaffale della Durex

*** Se vuoi una risposta definitiva, ti dico forse ***

da caneciccio il 21 gen 2008 18:31


Vietare no, non si può fare.
Ma io trovo assurdo che oggigiorno sia normale che un bambino di 6, 7, 8 anni, non possa starsene seduto a tavola tranquillo a mangiare senza che il ristoratore debba allestire giocattoli&co.
E che io debba trovarmelo che vaga magari fra i tavoli perchè annoiato. Anche se non strilla o che.

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Bob il 21 gen 2008 18:31


Ilbonva, anch'io credo che non sia possibile "vietare" l'accesso a chicchessia, tranne quando la presenza reca disturbo reale ad altri. E' chiaro che posso vietare l'ingresso a un essere maleodorante, ma, se questo mi è lecito ( e credo che lo sia), vuol dire che, a fronte di un "disturbo", la legge consente certe azioni. Ora. bisognerebbe quantificare, nel caso di bambini, di quale disturbo stiamo parlando, perchè, nel loro caso, si parlerebbe di disturbo a posteriori (Fante stai zitto, è un discorso serio).
Qui, però, ci si scontra col fatto che, se un bambino non è un cliente pagante, lo sono i suoi genitori, ed è pericoloso disgustare un cliente, quando poi non faccia parte di una tavolata.
Se a questo si aggiunge che un bambino maleducato è in genere figlio di genitori maleducati, diventa probabile lo scatenarsi di una rissa, a un eventuale rimostranza del ristoratore.
E' anche per questo che non apro un ristorante: io accetterei la rissa.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da cisejazz il 22 gen 2008 00:56


mi fa piacere leggere che avete continuato a discuterne.
nel frattempo, visto che il bye bye blues era chiuso per ferie, ci siamo dovuti rassegnare a un Villa Antigone, che mi era stato dipinto come posto dove si mangia stramegaultrabenissimo, quasi da urlo.
Devo ancora scrivere la recensione perche' ho passato la domenica all'aeroporto Falcone-Borsellinoin attesa di un aereo che e' stato annullato e ancora non ho avuto tempo di raccogliere le idee per essere obiettiva nella valutazione del locale su citato.
Posso dire solo una cosa?
io ero li' con 2 figli: uno di 34 mesi e l'altra di 17 mesi.
Mi sono vestita in modo piu' che elegante supponendo Villa Antigone locale elegante (grave errore).
mi sono attrezzata con giocattoli da sfruttare sul tavolo senza coinvolgere i vicini di posto ne' provocare urla nei miei figlioletti.
Maya era in serata "no", ma e' stata brava e buona, un po' in braccio a mio padre, un po' seduta nella sedia accanto alla mia a fare qualche boccaccia.
Ruggero era in serata "si": e' rimasto seduto al tavolo, a giocare con i suoi giocattoli, senza mai alzarsi per piu' di due ore (ovviamente ha ricevuto in premio un gelatone, cosi' ricordera' che per ogni volta che sapra' comportarsi in queste occasioni, avra' un premio).
Attorno a noi, un'orda di barbari dell'eta' media di 4 anni avevano occupato il locale.
Un bambino si e' letteralmente buttato dal balconcino accanto al nostro tavolo ed io l'ho acciuffato al volo, ritrovandomi a rimproverarlo al posto dei genitori che erano chissa' dove.
Altri sono venuti al nostro tavolo a rubare i giocattoli di Ruggero.
Dovunque il caos regnava sovrano: ma erano i grandi i primi a fare casino, un casino, un frastuono insopportabile!
Ho resistito solo perche' ero a tavola con i miei genitori e dei loro amici,i quali sembravano non far caso, ma ho ringraziato di essere venuta fuori da quella bolgia infernale.
Quindi, alla fine di questo riassunto, io mi rendo conto benissimo che e' difficile sia per un ristoratore che per un bambino condividere lo stesso spazio.
Ma sono sicura che queste belve feroci che occupavano il locale dell'altra sera (che si spaccia per chissa' che, ma sono stata in osterie dove vieni trattato in modo piu' consono), non sono mai state educata a rimanere a tavola, a giocare nel proprio spazio, ecc.
Sono convinta, perche' e' quello che ho visto per anni, andando ogni domenica a pranzo fuori con i miei, che, se il bambino viene abituato da subito a certe situazioni, alla fine quella diventa la normalita' e rientra in un'etica di comportamento da adottare in quella circostanza.
E infatti, Ruggero e' partito dall'essere un insopportabile lagna checi costringeva a lunghe camminate fuori dal ristorante per intrattenerlo tra una portata e l'altra, ma adesso mi rendo conto che sta iniziando a capire quale veste assumere al ristorante.
L'altra sera era stranito dal comportamento degli altri bambini!
Continuava a dirmi "ma che sta facendo? perche' urla? perche' lancia le cose?" parlando degi altri bimbi che correvano in mezzo a quel poco spazio che restava tra i tavoli.
Ecco perche' dico: ok, i bambini al ristorante si rompono le palle, ma vanno educati come in qualsiasi altra occasione in cui dovranno convivere con altre persone.
Vale pure per i viaggi: a forza di portarli in giro, in qualsiasi situazione, per loro e' diventata la normalita'.
E l'obiettivo e' quello: far diventare andare al ristorante la normalita'.
Alla fine, per colpa del Desco, che non ci ha voluti, mi sono trovata a mangiare in un infima bettola camuffata da ristorante lussuoso.
non che si sia mangiato male (sarei una bugiarda a dirlo), ma non ho trovato niente di entusiasmante e la panna nella pasta all'aragosta e' stata una profonda delusione.
Non riuscivo a sentire i miei pensieri per quanto caos c'era li' dentro.
Chefalfio, Primus, visto chesarete le mie prossime mete, vi tocca farmi ritrovare il gusto di andare a cena fuori, perche' se le premesse devono essere queste, preferisco cucinarmi da sola.

da tpt il 22 gen 2008 12:09


Vedi, tu stessa hai notato che ci sono bambini e bambini e soprattutto genitori e genitori.
Ci sono anche ristoratori e ristoratori!

da silbusin il 22 gen 2008 12:22


ci sono fanti e fanti...

da tpt il 22 gen 2008 15:01


silbusin ha scrittoci sono fanti e fanti...


Il più trendy e fico è sicuramente l'originale!

Tornando ai bambini una soluzione potrebbe essere quella siano i benvenuti anche nei ristoranti più chic, stellati, forchettati ed asteriscati .... Se esagerano, una passatina sul gas e la cucina creativa dello scieff potrà sbizzarrirsi ..... cucciolo con uovo di quaglia, piccino al tartufo nero di Norcia ....

da montefollonico il 22 gen 2008 15:16


Bambini diversi, genitori diversi, ma quando mai???!!!???
L'ho detto precedentemente: ognuno crede di avere figli buonissimi e felicissimi di andare al ristorante.Ma quando mai, avete figli comunissimi......
ogni genitore crede di essere il più bravo pedagogo, ma quando mai, siete dei genitori normalissimi.....

da tpt il 22 gen 2008 15:22


Scusami ma la penso in maniera diversa. I miei figlioli erano dei rompiscatole incredibili. La grande non mangiava praticamente nulla ed il piccolo già nel seggiolone faceva da solo le ordinazioni. Alzava il ditino e diceva "Signore .... una coca!".
Eppure ci sono bambini più tranquilli. Non certo i miei!

da montefollonico il 25 gen 2008 08:57


Non è questione di soggettività, essere o meno d'accordo,(anche, perchè come spiegato prima, ogni genitore tende a fare dei distinguo, per far sì di giustificare le proprie abominevoli scelte) la questione è esclusivamente oggettiva, i bambini al ristorante ci stanno male, loro personalmente e nei riguardi degli altri commensali.

Montefollonico

da tpt il 25 gen 2008 09:54


Non tutti, Montefollonico. Non è questione di opinione. I miei figli quando erano piccoli non li portavo al ristorante. Semplicemente loro (anche a casa) consideravano l'alimentazione un fastidio. Qualcosa da dover fare e stop. Ovvio non gradissero essere portati per locali.
Ci sono bambini diversi.
Eppoi, cosa vuole dire "non amano andare al ristorante"?
Quando eri piccolo ti hanno permesso sempre e solo di fare quanto gradivi?
Se, ad esempio, avevi una nonna anziana e malata e tu non ne avevi mezza di andarla a trovare, i tuoi genitori rinunciavano?
Lo avesse fatto Cappuccetto Rosso!

da montefollonico il 25 gen 2008 10:15


e ridagliele con i distinguo.......
anzi sorry, of course 8)

da tpt il 25 gen 2008 10:18


Hai ragione, sto esagerando con i distinguo ....
ma ha ragione IlBonva, non si può rifiutare un tavolo a chi ha con se bambini "a priori" ... 8)

da Bob il 25 gen 2008 10:32


Comunque, il fatto che i bambini non amino troppo andare al ristorante può essere vero, ma , visto che il comportamento a tavola è esso stesso oggetto di educazione, ho sempre reputato un dovere di genitore insegnare ai figli come ci si comporta. E quindi la mia ce l'ho portata da subito, compatibilmente con i luoghi e l'età.
Il fatto è che i genitori non portano i bambini al ristorante per insegnar loro come stare a tavola decentemente, ma li portano perchè così li lasciano liberi in ambiente chiuso, e loro fanno i loro comodacci. A monte di figli assatanati, ci sono genitori insulsi. Sempre.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da montefollonico il 25 gen 2008 10:40


Il Bonva, come si dice. va fuori tema, per trovare una giustificazione plausibile alla tortura dei bambini al ristorante. Ma la questione rimane .

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