premessa: non scriverò mai la recensione della cena di ieri al canto: non sarei in grado di dare dei voti né ai piatti né alla cena
il menu degustazione è tutto nuovo, insalata di alghe a parte (che comunque è rinnovata), e mette a dura prova le papille gustative e la capacità di comprensione di alcuni piatti. sono sensazioni positive o negative? non lo so!
appetizer: gioco di forme tutto rinnovato, ottimo in ogni sua parte
insalata di alghe ed erbe aromatiche: straordinaria come sempre, stavolta da gustare con le mani ad aggiungere la componente tattile
tè bianco, tartufi di mare e aceto di moscato: piatto congelato, con dentro due globi spumosi (gelati a contatto col piatto) al sapore intensissimo di tè, cubi di aceto gelatinizzato e vongole a sostituire i tartufi di mare mancanti. straordinario il gioco degli abbinamenti, poco concreto nella sostanza il piatto, ma la concretezza non era certo l'obbiettivo. probabilmente è stato comunque penalizzato dalla sostituzione dei tartufi.
asparagi di mare, frutta secca... questo era eccezionale. non ricordo più quanti e quali ingredienti vi fossero ma ne ricordo la sensazione di grande equilibrio ed intensità.
triglie: un piatto talmente semplice da sembrare (o forse da essere?) scarno: le triglie sono semplicemente accompagnate da agrumi canditi e salsa di bisque, se non erro.
porcini, tartufi, midollo, pino: a me è piaciuto molto, al mio commensale di meno. anche qui, indiscutibile la bellezza degli abbinamenti: un bosco commestibile.
ribollita: beh... questa proprio non l'ho capita. un pezzo di pane fattosi spugna, imbevuto di succo di cavolo nero, e condito dagli aromi tipici della ribollita sotto forma di polveri. l'idea c'è, ma la sua realizzazione non ha incontrato il mio gusto. troppo erbaceo ed amaro il succo di cavolo nero, assente la sensazione avvolgente della ribollita classica...
piccione con salsa al vino (non ricordo quale...), fasolari, corbezzoli, cime di rapa: perfetto nella tecnica, ottimo. gli ingredienti sono accostati anche qui con grande intuizione gustativa. forse un po' scarsa la quantità di fasolari.
ravioli di moscato con capperi e origano: uno dei piatti più strani della cena. i ravioli, freddi, sono ripieni di vino allo stato liquido ed esplodono in bocca con un mix dolce-salato di grande potenza. mi è piaciuto? non ne ho idea.
mandorla dolce&amara. un piccolissimo predessert accompagnato da uno spicchio di mela, a pulire la bocca: dopo quei ravioli ce n'era bisogno!
dolce, strepitoso: cioccolato amaro (molto amaro), lime e caffè.
piccola pasticceria sempre eccezionale; divino il cannolo di mela secca con banana e curry.
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impressioni... è la 6° volta in meno di due anni che vado al canto, ed è la prima volta che rimango così perplessa su alcuni piatti. certe creazioni sono tanto rarefatte quanto aggressive e piene di personalità: è difficile dare un giudizio. alcuni sapori erano davvero ai limiti: sicuramente la sua non è una cucina di immediata comprensione, ma mi pare che stia diventando sempre più estrema. non sono stata capace di chiedere spiegazioni né di esprimere un parere: non lo sono neanche adesso
ci tornerò ad anno nuovo, probabilmente a primavera: sono curiosa di vedere come si evolverà...