Uhahahahah sono cascato in una polemica dove non volevo mettere il naso (quello citato da King è in effetti l'unico topic in cui non sono intervenuto la settimana scorsa!!). Non volevo intervenire per non dare ragione a King!!
Dico la mia, senza continuare quel discorso perchè mi interessa più la questione dei prezzi bistellati.
Credo che ormai per buona una cena che vada dall'antipasto al dolce e con una bottiglia da 6€ al supermercato non si riesca a spendere a Milano meno di 35 euro. Spesso troppi. Questa è la drammatica realtà e va accettata.
Il problema è quando con questi 35 euro si mangia MALE nei due terzi delle trattorie.
Guru delle recensioni di trattoria perchè almeno tu, Bob, dai indicazioni su dove i 35 euro non sono sprecati.
Poi perchè al D'O (materie prime meno pregiate) o al Miramonti (grande onestà e lontananza dai nuclei abitati?) si riesca a fare pasti di qualità eccelsa con cifre in proporzione molto inferiori, ditemelo voi.
La mia idea è che esista una fornita schiera di clienti allocchi che apprezza solo quando paga molto. E quando paga poco non capisce la differenza tra piatto ben presentato e ben cucinato.
Noi tutti paghiamo troppo per questi allocchi.
Ci vuole molto coraggio a fare un menù degustazione da 75 euro al Miramonti. Paradossalmente, se non avessero due stelle, qualcuno potrebbe dire che si mangia meglio da Cracco, perchè si paga dieci volte tanto.
Allora chi non è fesso si fa pagare troppo. Il vero fesso è chi paga troppo.
E non voglio dire che in generale si dovrebbero abbassare i prezzi di tutti. Da Fulvia, da Primus, da ChefAlfio ecc.. dove si capisce il valore di ciò che c'è nel piatto, 50 euro si lasciano con gusto. Ma non è di quelli bravi che stiamo parlando. Mi riferisco ai ristoranti della Seven, o di altre catene; ai ristoranti di pesce surgelato; agli etno-chic. Tutti sono convinti che l'entry level sia 30 euro?
Io con questa cifra pretendo di mangiare meglio di come mangerei a casa, altrimenti preferisco stare a casa!