Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Ristorazione... e cibo spazzatura

da atlantica il 18 gen 2010 11:02


Mi capita spesso di andare in giro in località turistiche di tutta Italia e di vedere la desolazione assoluta in diversi locali a vocazione turistica.
Omologazione: trovi un sacco di posti dove ti propongono le cozze alla marinara... magari in montagna! Ho trovato locali in cui le tagliatelle al ragù sono condite con ragù pronto di produzione industriale, i dolci sono per la maggior parte anche quelli industriali tipo Gelateria del Corso o simili. Non che io abbia qualcosa contro l'industriale, ma se vado al ristorante vorrei un minimo di impegno: non riuscite a preparare una vasta scelta di dolci? Fatene solo due, ma che siano preparati in cucina e non comprati.
E non parlo solo di pizzerie, dove è risaputo che le cose stanno così, ma anche di locali dove ti fan pagare un pranzo 30/35 euri per darti queste ciofeche.
E' ovvio che, con un po' di esperienza, quei locali li evito, ma ormai credo che ristoranti a prezzo onesto con un menù serio di territorio sia sempre più difficoltoso trovarne.
Secondo me c'è troppa improvvisazione nel settore ed è veramente difficile trovare dei buoni locali. Cosa ne pensate? Magari ne avete già parlato diffusamente, scusatemi, ma ripropongo il discorso...

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi

da tpt il 18 gen 2010 11:23


Ciao Atlantica. E' per questo che esiste il Mangione, no? 8)

da atlantica il 18 gen 2010 11:25


E meno male che c'è! Ma si può proporre il cocktail gamberetti con la salsa rosa a Peschiera del Garda? Ma prepara pesce di lago, no?

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi

da butter_fly il 18 gen 2010 11:26


se ti può consolare, anche la maggior parte dei ristoranti sul lago trasimeno fa pesce di mare :evil: non mi vedranno MAI


da atlantica il 18 gen 2010 11:30


e nemmeno a me. Quando sono stata sul Trasimeno sono andata a mangiare a Cortona. Benissimo, tra l'altro.
Non mi avranno maiiiii! :wink:

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi

da tpt il 18 gen 2010 11:47


Se il menu' non è esposto fuori dal locale ed entrando scopri pesce di mare in riva al lago, che fai? Ti alzi e te ne vai? Ne saresti capace?

A me è capitato una sera: ristorante (specialità carne ...), buona cantina .... è entrata una coppia, si è accomodata, ha sfogliato il menu' sgranocchiando grissini autoprodotti eppoi ha detto "pensavamo faceste anche la pizza ... " e se ne sono andati. :roll:

da Paulyste il 18 gen 2010 11:53


Beh, non generalizziamo. Altrimenti sarebbe un cretino chi va a mangiare il pesce di Mare da Cannavacciuolo sul Lago d'Orta o da Ma.Ri.Na. nella bassa varesina

Se uno propone gamberetti e rucola sul Trasimeno evidentemente non è capace di cucinare nient'altro, figuriamoci i pesci di lago :wink:

Re: Ristorazione... e cibo spazzatura

da fulvia il 18 gen 2010 12:00


atlantica ha scrittoMi capita spesso di andare in giro in località turistiche di tutta Italia e di vedere la desolazione assoluta in diversi locali a vocazione turistica.
Omologazione: trovi un sacco di posti dove ti propongono le cozze alla marinara... magari in montagna! Ho trovato locali in cui le tagliatelle al ragù sono condite con ragù pronto di produzione industriale, i dolci sono per la maggior parte anche quelli industriali tipo Gelateria del Corso o simili. Non che io abbia qualcosa contro l'industriale, ma se vado al ristorante vorrei un minimo di impegno: non riuscite a preparare una vasta scelta di dolci? Fatene solo due, ma che siano preparati in cucina e non comprati.
E non parlo solo di pizzerie, dove è risaputo che le cose stanno così, ma anche di locali dove ti fan pagare un pranzo 30/35 euri per darti queste ciofeche.
E' ovvio che, con un po' di esperienza, quei locali li evito, ma ormai credo che ristoranti a prezzo onesto con un menù serio di territorio sia sempre più difficoltoso trovarne.
Secondo me c'è troppa improvvisazione nel settore ed è veramente difficile trovare dei buoni locali. Cosa ne pensate? Magari ne avete già parlato diffusamente, scusatemi, ma ripropongo il discorso...


Hai perfettamente ragione....ma..... :wink: lo sai che in ristorazione l'offerta si adegua, solitamente, alla domanda??? :wink:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da tpt il 18 gen 2010 12:07


Vero anche questo, Fulvia. C'è gente che va al ristorante ed ordina tortellini panna, prosciutto e piselli. :cry:

da Paulyste il 18 gen 2010 12:13


Gente che smette di frequentare un ristorante a pranzo perché cucina davvero e non fà più le insalatone gamberetti-tonno-mozzarelline-salsa cocktail :shock:

da tpt il 18 gen 2010 12:20


Quello potrebbe essere un problema di budget e non di ristorazione.

Spesso a pranzo la gente va fuori perchè non è possibile mangiare in ufficio ma lo scopo finisce col diventare l'alimentarsi a basso costo non certo l'esperienza culinaria.

da Paulyste il 18 gen 2010 12:29


Non credo. Traevo spunto da un esempio reale. E comunque, guarda un po', le insalatone te le fanno sempre pagare care

da tpt il 18 gen 2010 12:37


Penso di sapere a cosa ti stai riferendo, ed è vero ... il rapporto qualità prezzo di un'insalatona mangiata al ristorante è difficilmente buono. Ma in senso assoluto se mangi un'insalatona te la cavi con poco rispetto che se mangi un secondo di carne, ad esempio.

Re: Ristorazione... e cibo spazzatura

da atlantica il 18 gen 2010 13:04


fulvia ha scritto
atlantica ha scrittoMi capita spesso di andare in giro in località turistiche di tutta Italia e di vedere la desolazione assoluta in diversi locali a vocazione turistica.
Omologazione: trovi un sacco di posti dove ti propongono le cozze alla marinara... magari in montagna! Ho trovato locali in cui le tagliatelle al ragù sono condite con ragù pronto di produzione industriale, i dolci sono per la maggior parte anche quelli industriali tipo Gelateria del Corso o simili. Non che io abbia qualcosa contro l'industriale, ma se vado al ristorante vorrei un minimo di impegno: non riuscite a preparare una vasta scelta di dolci? Fatene solo due, ma che siano preparati in cucina e non comprati.
E non parlo solo di pizzerie, dove è risaputo che le cose stanno così, ma anche di locali dove ti fan pagare un pranzo 30/35 euri per darti queste ciofeche.
E' ovvio che, con un po' di esperienza, quei locali li evito, ma ormai credo che ristoranti a prezzo onesto con un menù serio di territorio sia sempre più difficoltoso trovarne.
Secondo me c'è troppa improvvisazione nel settore ed è veramente difficile trovare dei buoni locali. Cosa ne pensate? Magari ne avete già parlato diffusamente, scusatemi, ma ripropongo il discorso...


Hai perfettamente ragione....ma..... :wink: lo sai che in ristorazione l'offerta si adegua, solitamente, alla domanda??? :wink:

lo so, purtroppo c'è un sacco di gente che apprezza quei locali.
A me viene voglia, quando trovo questi posti, di scrivere con la vernice sul muro "non est - non est - non est"
E ma se non conosco i ristoranti del luogo e girando un po' nessuno mi ispira, piuttosto entro in un bar e mi mangio un toast

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi

da grasderost il 18 gen 2010 13:57


Spesso a pranzo la gente va fuori perchè non è possibile mangiare in ufficio ma lo scopo finisce col diventare l'alimentarsi a basso costo non certo l'esperienza culinaria.


Quoto ovviamente questo passo

da Yoda il 18 gen 2010 17:38


atlantica ha scrittoE meno male che c'è! Ma si può proporre il cocktail gamberetti con la salsa rosa a Peschiera del Garda?


E meno male che e' cosi'....
Altrimenti, a Milano si troverebbe solo risotto e cotoletta e a Palermo la pasta alla Norma e la Caponata...
Quello che conta non e' fare solo la cucina territoriale, ma,fare bene quella che si sceglie di fare...qualunque essa sia.
Io che vado in Valtellina da 30 anni, mi sarei un po' rotto di trovare Pizzoccheri , Sciatt e Salmì' di cervo da Colico allo Stelvio...Eccheppalleee!!!

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da atlantica il 18 gen 2010 17:48


si, ma non è questo il punto. A me va benissimo di mangiare ad esempio un buon risotto alla milanese a Napoli. Il punto è l'omologazione. Quelli che non sanno cucinare se la sbrigano con il cocktail di gamberetti perchè li prendono surgelati, li fan bollire e ci metton sù la maionese industriale con aggiunta di ketchup e buonanotte. Quello che intendevo dire è che quando mangio in un ristorante, magari alla buona, non pretendo piatti da chef stellati, mi va bene anche una pasta al pomodoro. Ma che sia un'onesta pasta cucinata da qualcuno che sappia usare i fornelli, non voglio mangiare una carbonara fatta con le uova in polvere. Invece purtroppo in molti locali mangi queste schifezze.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi

da Paulyste il 18 gen 2010 18:06


Su questo, credo, anche su questo litigiosissimo forum, possiamo tutti trovarci d'accordo :wink:

da giugium il 18 gen 2010 21:01


PaulySte ha scrittoBeh, non generalizziamo. Altrimenti sarebbe un cretino chi va a mangiare il pesce di Mare da Cannavacciuolo sul Lago d'Orta o da Ma.Ri.Na. nella bassa varesina

Se uno propone gamberetti e rucola sul Trasimeno evidentemente non è capace di cucinare nient'altro, figuriamoci i pesci di lago :wink:


Sono d'accordo...un conto è il discorso sui dolci industriali, un altro quello sul tipo di cucina

da amodomio il 19 gen 2010 18:19


Andiamo con ordine.
E’ vero che quando sono andato in uno dei primi agriturismi della bassa bergamasca (molto tempo fa..) per concordare un pranzo e mi sono sentito proporre “insalata di polpo” come antipasto, sono rimasto un attimo allibito.
Che cosa dovrei pensare ora che in un nuovissimo agriturismo (sempre nella bassa bergamasca), vedo proposto per San Silvestro 2009 un menù contenente; BIS DI CARPACCIO/POLIPO E SALMONE, ZUPPETTA DI PESCE…, RAVIOLI DI BRANZINO E CODE DI GAMBERI ecc, ecc.
Sono cose che non ti aspetti in un agriturismo Bergamasco. Ma se tutti i ristoranti della bergamasca dovessero fare ancora solo polenta e osei… oggi da queste parti avremmo ancora la pellagra.
In Umbria, dove ho lavorato per alcuni anni nella ristorazione, mi sono trovato obbligato ad inserire (dalla proprietà) nei menù per cerimonie portate di pesce di mare…. E come in Lombardia, di mare mi sembra ce ne sia poco.
In zona trovo una pubblicazione “sapori di una terra” promossa dalla provincia di Perugia, mi indica come piatto tipico del posto “spaghetti aglio e olio”... lo inserisco a menù come tipico?
Ma credo che di cose simili se ne trovino molte.
Altro discorso i prodotti usati, ma in questo caso si dovrebbe considerare anche la tipologia del locale.
Per ultimo sia che un locale proponga una cucina tipica o meno, se non si sa cucinare, non si sa cucinare.
Forse è anche vero che ci sono troppi ristoratori improvvisati, ma anche i clienti non scherzano.

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