Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Tempi d'attesa

da tpt il 24 mar 2010 11:44


Abbiamo parlato piu' volte di come giustamente, a fronte di una prenotazione telefonica ed un successivo bidone, il ristoratore si senta legittimato dopo dieci minuti/un quarto d'ora a considerare "libero" il tavolo ed ad offrirlo conseguentemente ad altri clienti.

Non abbiamo (almeno ch'io ricordi) invece mai parlato di cosa accade quando ti presenti in un locale pieno, cosa che usualmente accade nei fine settimana, locale dove magari non viene accettata prenotazione alcuna e quindi, per politica aziendale, chi prima arriva meglio alloggia.

E' educato, se ti viene detto che a minuti si libererà un tavolo, aspettare fuori dal locale, per rendere agevole il lavoro dei camerieri (non sai mai dove metterti per non rompere le scatole) ed anche per rispetto nei confronti di chi sta cenando.

Mai viste quelle facce insistenti che guardano il tavolo da te occupato quasi a dirti "ti levi o no dai maroni?".

A prescindere da tutto questo, quali sono, a vostro avviso, i tempi tecnici affinchè un ristoratore vi offra di attendere? E quando vi sembra che i "pochi minuti" possano tramutarsi in una presa per i fondelli?

da butter_fly il 24 mar 2010 11:56


tre anni fa circa ho prenotato un tavolo per TRENTA persone in un grosso ristorante, di quelli che fanno da mangiare con la betoniera, per festeggiare il mio compleanno e quello di una mia amica, per la prima ed ultima volta in vita mia.
siamo arrivati puntuali, ma ci hanno fatto aspettare più di mezz'ora in piedi, davanti al bancone del bar, senza neanche offrirci niente, perché il nostro tavolo non era pronto :evil: fosse dipeso solo da me, mene sarei andata da un'altra parte :twisted:


da capohog il 24 mar 2010 11:57


Per evitare di fare l'imitazione dell'avvoltoio che aspetta la morte del suo prossimo pasto per spolparlo prenoto sempre.
Mi è capitato raramente di arrivare senza prenotazione - è una cosa che mi mette in ansia :shock: - sui tempi d'attesa però è il ristoratore che deve essere possibilmente preciso (nei limiti del possibile ovviamente). Se mi dice mezz'ora ed iovoglio aspettare mezz'ora bene, se mi dice 5 minuti sapendo che il tavolo che si deve liberare è solo all'antipasto..... :roll:

96 cubic inch of good vibs

da luc83 il 24 mar 2010 12:25


fortunatamente, lavorando durante il fine settimana, non mi è mai capitato di attendere così tanto al ristorante.

cmq anch'io prenoto sempre, anche con il locale semi vuoto.

Domenica sera (ero in ferie) sono andato in pizzeria. sale sfruttate al massimo e gente che si era messa ad aspettare al bancone intralciando il traffico. basterebbe un pò di buona educazione.

da tpt il 24 mar 2010 12:39


Penso sia antipatico per tutti: spesso nell'attesa, se l'ingresso del locale è angusto si finisce con l'essere davvero d'intralcio ed anche per chi è seduto al tavolo non è piacevole vedere persone che aspettano impazienti.

Se si trattasse dei dieci minuti canonici forse sarebbe meglio attendere fuori dal locale, in mancanza di una saletta apposita.

Talvolta pero' accade che, soprattutto in inverno, se i dieci minuti diventano venti eppoi mezz'ora, ti congeli e cio' non è affatto bello.

da Zolletta il 24 mar 2010 13:00


io per evtare queste logoranti attese, ed un pò patetiche, all'ingresso delle pizzerie (ed affini), evito di frequentarele il fine settimana...

Sono golosissimo di pizza, e di solito esco a mangiarla in serate infrasettimanali..

Niente attese, locali meno rumorosi (odio anche il casino assordante delle pizzerie piene) e la pizza mi pare più buona! :D

da santippe28 il 24 mar 2010 13:01


ecco tessori miei , di solito prenoto sempre per non avere sorprese , mi sono capitati alcuni overbooking nonostante la prenotazione , una volta ho atteso 10 minuti e pace, un'altra volta nel medesimo locale , pur fra<tante scuse e l'offerta di uno champagnino riparatore ( che ho sdegnosamente rifiutato ) i tempi di attesa erano , a dire del ristoratore di una mezz'oretta , in realtà ci ha indicato il tavolo che avremmo dovuto occupare e i commensali stavano aspettando il secondo , al che li ho mandati a dà via i ciap cun vert l'umbrela e ce ne siamo andati . Pietrone sopra non ci vedrà mai più. Inzomma tendo ad essere intollerante ( ma voi sicuramente l'avevate già capito !! ) :lol: <Mi darebbe assai fastidio anche essere attorniata dai falchi pellegrini che aspettano che io finisca, però se si fa a gara di occhiatacce cattive penso di non avere grosse difficoltà ad avere la meglio :oops:

da Zolletta il 24 mar 2010 13:10


santippe28 ha scritto <Mi darebbe assai fastidio anche essere attorniata dai falchi pellegrini che aspettano che io finisca, però se si fa a gara di occhiatacce cattive penso di non avere grosse difficoltà ad avere la meglio :oops:


ecco queste sono altre situazioni in cui evito accuratamente di cacciarmi...

Ma poi tutto é relativo al livello di locale, a quanto siamo disposti a spendere per quella cena...
in una pizzera in cui si spendono 15 euro a testa per giuntà si sabato sera e con il locale pieno, possiamo anche comprendere il cameriere che ci fa fretta...

da tpt il 24 mar 2010 13:27


Anch'io cerco di evitare i luoghi che nel fine settimana sono affollati ma di contro devo ammettere che talvolta, per il desiderio di stare in compagnia, si scende anche a qualche compromesso.

Sono molto dittatrice ma non posso sempre imporre a tutti il luogo dove si cena, n'vero? :oops:

Temo che a tutti, prima o poi, sia capitato di cenare in un luogo del quale da soli non avremmo mai e poi mai varcato la soglia.

Talvolta ti capita anche l'amico "convinto": si mangia benissimo ... si spende poco .... e proprio perchè è un amico, puoi successivamente fargli capire che ha toppato miseramente ma sempre con delicatezza e tatto.

Ma ci sono i superconvinti e con quelli non c'è rimedio! Ed eccoti a fare una fila assurda per un locale che merita poco e che avresti evitato anche se ci fosse stato Hugh Grant a servire ai tavoli.

da Zolletta il 24 mar 2010 13:53


tpt ha scrittoAnch'io cerco di evitare i luoghi che nel fine settimana sono affollati ma di contro devo ammettere che talvolta, per il desiderio di stare in compagnia, si scende anche a qualche compromesso.

Sono molto dittatrice ma non posso sempre imporre a tutti il luogo dove si cena, n'vero? :oops:

Temo che a tutti, prima o poi, sia capitato di cenare in un luogo del quale da soli non avremmo mai e poi mai varcato la soglia.

Talvolta ti capita anche l'amico "convinto": si mangia benissimo ... si spende poco .... e proprio perchè è un amico, puoi successivamente fargli capire che ha toppato miseramente ma sempre con delicatezza e tatto.

Ma ci sono i superconvinti e con quelli non c'è rimedio! Ed eccoti a fare una fila assurda per un locale che merita poco e che avresti evitato anche se ci fosse stato Hugh Grant a servire ai tavoli.



Tutto verissimo tpt!

Anche se fortunatamete qui dalle nostre parti la fila la si fa quasi esclusivamente in pizzeria; è difficile che capiti in trattoria o nel agriturismo. (a meno di essere in 40 e di presentarsi senza prenotazione)... Sarà un pò per la crisi, un pò per i troppi ristoranti ma prenotare e quasi una superflua formalità :roll:

da tpt il 24 mar 2010 18:20


Il problema è che quando chiedi i tempi di attesa lo fai perchè ti fidi dell'esperienza del ristoratore: non sempre noi clienti si riesce a valutare quanto un cliente starà a tavola. Ad esempio se un tavolo è alla seconda portata non è detto che consumi poi dolce e caffè.

E' piu' probabile che la valutazione del ristoratore sia piu' attendibile della nostra non altro perchè magari conosce il cliente che sta già cenando e conosce quindi le sue abitudini: se cincischia tra una portata e l'altra, ecc ....

Per questo poi ci rimango male quando i dieci minuti diventano mezz'ora.

Se tu ristoratore non sei in grado di valutare quando ci sarà un tavolo libero fai sicuramente una figura migliore rispondendo che non lo sai e lasciando al libero arbitrio di chi ti ha chiesto un tavolo la scelta di attendere oppure di cercare qualcosa di alternativo.

da stefanbo il 24 mar 2010 18:45


Il punto cara tpt è come dici tu: se il ristoratore conosce il cliente potrà darti una valutazione (ovviamente di massima), però magari proprio quella sera al commensale va di trattenersi di più, ma se (come penso sia estremamente probabile) non ha la benché minima idea di cosa frulli per la testa dell'avventore già seduto, purtroppo (e dal punto di vista commerciale posso ovviamente capirlo) non penso che avrà la sincerità di risponderti "non lo so", sapendo che quell'atteggiamento rischia spesso di farti dirottare verso altri lidi :cry:

D'altronde il mondo è bello perchè è vario: a Roma pare che la gente goda nell'attendere (nel senso che si dicono: se attendono vuol dire che ne vale la pena), io è una cosa che non amo e quindi la prossima volta mi premunisco di prenotare, ma non mi va di aspettare un tempo "ignoto" :wink:

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