Bob ha scrittoLa mia perplessità deriva dall'uso dell'aggettivo "buona".
Fermo restando che la mangio ben più che volentieri, il "buono" lo associo, generalmente, a quello che mangio "con" la polenta, non alla polenta stessa (che, diciamoci laverità, è farina e acqua, e non è certo un piatto prelibato).
Per cui, mangio una "buona" cassoeula, del "buon" cinghiale", ma la polenta in sè è difficile da gustare. Mangiane una porzione senza nulla insieme, e mi saprai dire. Anche se te la fai alla griglia o fritta, con lo zucchero, ci aggiungi qualcosa.
Ah Bob, Bob... La vera polenta... La mangi da sola come un gelato..
Paiolone di rame.. Fuoco.. Mestolo lungo come un braccio... Giri per "ore", anche a turno... Senti quel profumo di crosticine strinate sui bordi della pentola che salgono e inebriano tutta la corte.. Ma anche di grano duro come la fanno i Lariani, non solo gialla. Poi la versi, densa, e sembra lava. Scorre per pochi centimetri nel piatto e poi si solidifica alta, alta; così densa che una forchetta d'acciaio infilata solo per la punta rimane in piedi...
Com'è buona la polenta da sola... Un peccato conciarla.. Ma che pazienza farla davvero come si deve... Sarà vent'anni che non la trovo più da nessuna parte. Sarà che da giovane bastava poco a farmi felice?!