Quanto mi piace questo posto. Tanto che un po' mi spiace averlo recensito, che lo volevo tutto per me. Dato che sono il primo ad averne tessuto le lodi sul Mangione, credo di potermi permettere anche qualche critica costruttiva, senza che nessuno mi dia un calcio nel culo alla prossima visita
Mi pare che il servizio mantenga un profilo piuttosto basso. Il proprietario è sempre gentile e simpatico; tuttavia si fa un po' fatica a seguire i tavoli con precisione. C'è un grosso problema con i dessert che sono sempre due passi indietro rispetto al resto della cucina.
Ma queste sono cosette...
Quello che un po' mi scoccia è che dalla seconda visita in poi, il locale è invaso da cavallette gastro-aummaaumma. Una volta c'era un signore di una certa età che faceva il ganassa in una tavolata da quattro "ieri sono stato in questo locale di Torino,, Sono bravi,, Lavoriamoci su..Hai visto che bella recensione ti ho fatto su questo giornale (rivolto al padrone dello Scultore)". Un'altra volta idem, c'erano dei ragazzi che se la chiacchieravano su come organizzare un buisness on-line a chilometro zero (??). Un'altra volta c'era un distinto signore che si leggeva la guida del gambero come fosse Repubblica. E il povero titolare ad assecondare tutti, con la sensazione che abbia perso la rilassatezza e lo spirito easy della prima visita.
E poi che dire di un certo Marco che ha scalzato la mia bellissima recensione con la sua e ha piazzato forme di grana in ogniddovveee????
E' sempre così? Un ristoratore per salire le scale del successo deve accettare una prima fase nella quale si fa aumma aumma? Marco non me ne volere, il riferimento non è a te. E' solo perchè, da esterno, sono incuriosito da queste dinamiche della ristorazione..