santippe28 ha scrittoOra mi domando quanti di voi hanno la sensazione che il vino al ristorante , vada comunque ordinato :
1) vuoi per compiacere i ristoratori
2) vuoi per darsi un tono
3) vuoi perchè si usa e basta.
4)E a quanti è capitato , non ordinando vino , di notare , per così dire , un certo qual disappunto del cameriere , del sommelier o del ristoratore ?
... beh , una bella sequenza di domande a cui cerco di dare una risposta . Chiaramente la risposta è condizionata dal fatto che a me il vino piace . Ma il piacere , che è ancora l'aspetto prevalente , nel tempo ha lasciato un piccolo spazio ulteriore alla componente culturale associata alle caratteristiche del vino stesso , quali l'aderenza al territorio , l'aspetto tecnico/produttivo , l'aspetto evocativo di persone e arte , le sfumature organolettiche che sono oggetto di riflessione quando scomposte e analizzate sensorialmente :
1) Sempre : vedere un ristoratore felice per me è già una grande soddisfazione
...
2) Anche qui sempre : vedere la faccia del Sommelier di turno quando gli sfagiolo come un libro di testo le classificazioni più improbabili e con una memoria quasi Picodellamirandoliana annate e produttori , mi gratifica come poche cose al mondo . Oggi il conoscitore di vino non è più associato all'abbruttimento dell'"ombreta" da bar e all'etilismo , quanto ad un aspetto culturale superiore , come la conoscenza di Teatro o Opera Lirica ...
3) Anche : non vorrei mai che il ristoratore di turno pensasse che io sia il buzzurro di turno che vede nell'alimentazione solo uno strumento necessario di sopravvivenza : e ciò che differenzia l'avventore ignorante dal vero gourmet è proprio la conoscenza del vino , quindi essa diventa quasi un obbligo sociale , come la carta di credito o l'IPhone ...
4) No , perchè ho sempre cercato di evitargli questo imbarazzo per i motivi sovraelencati ...