Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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L'ennesimo fuoco di paglia?

da tpt il 03 mag 2011 12:25


Fatto salvo che trovo l'idea del ticket assolutamente non corretta (soprattutto in virtu' della percentuale decurtata ai ristoratori, davvero eccessiva), ecco che si prospetta l'ennesima battaglia:

http://www.corriere.it/economia/11_magg ... f71a.shtml

Cosa produrrà? Sarà l'ennesimo fuoco di paglia per via dell'assoluta mancanza di coesione dei protagonisti del settore, alla faccia della Fipe?

da miciagilda il 03 mag 2011 12:35


Più che un fuoco di paglia è un ritorno di fiamma. 8)

Già nel 2000 ci fu una protesta da parte dei ristoratori che per un bel periodo si rifutarono di accettare i tickets restaurant.
Ottennero condizioni migliori e il tutto rientrò; ora evidentemente tornano alla carica, un po' come uno sciopero.

Secondo me, per quello che mi spiegavano un paio di amici ristoratori, hanno stra-ragione: costi altissimi ma soprattutto tempi di incasso lunghi. Praticamente sono costretti a vendere a credito! :?

da tpt il 03 mag 2011 13:31


Su questo concordiamo. Quel che non comprendo è come mai le proteste durino il tempo di un minuto.

Ad esempio, in centro a Milano quasi tutti gli esercizi accettano i ticket.

Se decidessero all'unisono di rifiutarli ecco che la gente bene o male dovrebbe mangiare comunque, giusto? Se in ufficio non hai la possibilità di avere una cucina, oppure non ti viene concesso di mangiare qualcosa di freddo alla tua scrivania, sei costretto ad uscire .... ticket o non ticket. Ed alla fine sarebbero gli stessi dipendenti a rifiutare nel contratto di ricevere i buoni e chiederebbero un'indennità versata in modo differente. Certo, se la protesta viene effettuata a macchia di leopardo e solo saltuariamente non si ottiene un granchè ...

da oh_baba il 03 mag 2011 15:02


tpt ha scrittoSu questo concordiamo. Quel che non comprendo è come mai le proteste durino il tempo di un minuto.

Ad esempio, in centro a Milano quasi tutti gli esercizi accettano i ticket.

Se decidessero all'unisono di rifiutarli ecco che la gente bene o male dovrebbe mangiare comunque, giusto? Se in ufficio non hai la possibilità di avere una cucina, oppure non ti viene concesso di mangiare qualcosa di freddo alla tua scrivania, sei costretto ad uscire .... ticket o non ticket. Ed alla fine sarebbero gli stessi dipendenti a rifiutare nel contratto di ricevere i buoni e chiederebbero un'indennità versata in modo differente. Certo, se la protesta viene effettuata a macchia di leopardo e solo saltuariamente non si ottiene un granchè ...

Non penso sia vietabile e poso controllabile per cui ci sarebbero molti (io compreso) che nel caso di non accettazione dei ticket si porterebbero le cose da casa e quindi i ristoratori in pausa pranzo avrebbero ben poca clientela
Cmq che io sappia le commissioni vanno dal 7 all'11%, per quanto riguarda i tempi di incasso sono lunghi pero' passato il primo periodo cmq un incasso mensile lo hai che si rifa' ai mesi precendenti

da 7ilmarc0 il 03 mag 2011 15:22


perchè i ricarichi che fanno su una bottiglia d'acqua o su un panino non sono eccessivi?

i tempi non è vero che sono lunghi ... si parla di 30-60gg ovvero i normali tempi di pagamento di una qualsiaisi fattura ... se si ha proprio cosi fretta esistono servizi di pagamento veloci a 15gg che sono offerti da tutti i produttori di buoni pasto.

da miciagilda il 03 mag 2011 15:42


A me quella volta parlavano di tempo ben superiori a 30/60 gg. Ma non sono più aggiornata. :)

da nebbiolo75 il 03 mag 2011 15:45


Qui Ticket viaggia a 180 gg tanto per dare un esempio, sono sei lunghi mesi...

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da oh_baba il 03 mag 2011 15:47


Ma che voi sappiate per l'azienda ci sono degli sgravi fiscali comperando i ticket?
Per esempio un ticket da 10 euro alla fine quanto viene a costare all'azienda?

da 7ilmarc0 il 03 mag 2011 15:49


Day Ristomat Passlunch Lunch Time massimo 60gg

Ma qual è l’effettivo risparmio per un datore di lavoro che incentiva i propri dipendenti con i buoni pasto? Per rispondere a questa domanda ci aiuteremo con degli esempi pratici.

Esempio 1: mettiamo che la nostra azienda voglia offrire ad un proprio dipendente un bonus giornaliero di circa cinque euro in denaro. Il valore di questo bonus per l’azienda è di € 8,62 + € 3,47 di oneri previdenziali + € 2,87 di ratei tredicesima, quattordicesima, festivi, ferie, TFR + € 0,64 di IRAP + € 0,24 di IRE su Irap = € 15,84 spesi dall’azienda, contro € 5,16 incassati dal dipendente.

Esempio 2: mettiamo che la nostra azienda decida di incentivare un proprio dipendente offrendo lo stesso valore bonus quotidiano del precedente esempio, ma che decida di erogare questo bonus attraverso i buoni pasto anziché denaro contante. Il valore del bonus per l’azienda è di € 8,62 – € 0,79 di oneri previdenziali – € 2,66 di medie 34% IRPEF = € 5,17 spesi dall’azienda, contro € 5,16 ricevuti dal dipendente attraverso il buono pasto.

in più le aziende di buoni pasto applicano all'azienda cliente uno sconto in base al numero dipendenti, quindi un buono da 5 euro l'azienda lo paga effettivamente 4,50 4 euro ....

da nebbiolo75 il 03 mag 2011 16:33


7ilmarc0 ha scrittoDay Ristomat Passlunch Lunch Time massimo 60gg

Ma qual è l’effettivo risparmio per un datore di lavoro che incentiva i propri dipendenti con i buoni pasto? Per rispondere a questa domanda ci aiuteremo con degli esempi pratici.

Esempio 1: mettiamo che la nostra azienda voglia offrire ad un proprio dipendente un bonus giornaliero di circa cinque euro in denaro. Il valore di questo bonus per l’azienda è di € 8,62 + € 3,47 di oneri previdenziali + € 2,87 di ratei tredicesima, quattordicesima, festivi, ferie, TFR + € 0,64 di IRAP + € 0,24 di IRE su Irap = € 15,84 spesi dall’azienda, contro € 5,16 incassati dal dipendente.

Esempio 2: mettiamo che la nostra azienda decida di incentivare un proprio dipendente offrendo lo stesso valore bonus quotidiano del precedente esempio, ma che decida di erogare questo bonus attraverso i buoni pasto anziché denaro contante. Il valore del bonus per l’azienda è di € 8,62 – € 0,79 di oneri previdenziali – € 2,66 di medie 34% IRPEF = € 5,17 spesi dall’azienda, contro € 5,16 ricevuti dal dipendente attraverso il buono pasto.

in più le aziende di buoni pasto applicano all'azienda cliente uno sconto in base al numero dipendenti, quindi un buono da 5 euro l'azienda lo paga effettivamente 4,50 4 euro ....


Grazie, direi un chiaro esempio! :-)

Tu dici che in base al numero di dipendenti un buono può costare 4,5 euro....possibile? E poi i locali che li prendono che commissioni hanno?

Mi pare che tu lavori nel settore :-)

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da 7ilmarc0 il 03 mag 2011 16:38


ci ho lavorato :D
sconti e commissioni dipendono dalla grandezza delle aziende .... diverso invece è il discorso applicato agli enti pubblici ... lì vengono indette delle gare

da tpt il 03 mag 2011 16:39


Altro aspetto che rende conveniente per l'azienda erogare buoni pasto anzichè un bonus giornaliero è il fatto che la busta paga viene pagata a fine mese mentre i buoni pasto vengono pagati alla società che li ha emessi a 30/60/90 gg .... su un numero di dipendenti considerevole ecco che questi interessi si fanno importanti.

Re: L'ennesimo fuoco di paglia?

da primus il 03 mag 2011 17:17


tpt ha scrittoFatto salvo che trovo l'idea del ticket assolutamente non corretta



scommetto che invece la carta di credito la trovi corretta? :D

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 03 mag 2011 17:22


nebbiolo75 ha scrittoQui Ticket viaggia a 180 gg tanto per dare un esempio, sono sei lunghi mesi...


:shock: non so se sono cambiate le cose...ho smesso di prendere quella spazzatura da 7 anni, ma se parliamo di questi...
Immagine
erano gestiti dalla Gemeaz e pagavano puntualissimi a 30 gg.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: L'ennesimo fuoco di paglia?

da tpt il 03 mag 2011 17:26


primus ha scritto
tpt ha scrittoFatto salvo che trovo l'idea del ticket assolutamente non corretta



scommetto che invece la carta di credito la trovi corretta? :D


Se tu non ci fossi ti dovrebbero inventare .... la prova vivente di quanto si possa essere sciocchi.

da nebbiolo75 il 03 mag 2011 17:51


primus ha scritto
nebbiolo75 ha scrittoQui Ticket viaggia a 180 gg tanto per dare un esempio, sono sei lunghi mesi...


:shock: non so se sono cambiate le cose...ho smesso di prendere quella spazzatura da 7 anni, ma se parliamo di questi...
Immagine
erano gestiti dalla Gemeaz e pagavano puntualissimi a 30 gg.


La Qui Ticket è stata bannata dal bar vicino dove lavoro proprio perché erano stufi dei 6 mesi di attesa, così lo abbiamo detto alla nostra ditta e dopo un po' di tempi tecnici ci hanno sostituito i ticket con la Ticket Restaurant che effettivamente a detta del barista sono più celeri. C'è una bella differenza fra 30 gg e 180 gg....

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

Re: L'ennesimo fuoco di paglia?

da primus il 03 mag 2011 18:17


tpt ha scritto
primus ha scritto
tpt ha scrittoFatto salvo che trovo l'idea del ticket assolutamente non corretta



scommetto che invece la carta di credito la trovi corretta? :D


Se tu non ci fossi ti dovrebbero inventare .... la prova vivente di quanto si possa essere sciocchi.


eccerto...evidentemente tu non usi i ticket ma la visa quindi ovvio che ritieni ticket odiosi ecc. ecc., ma per noi sono la stessa cosa, o quasi. quindi se si ritiene che i ticket siano una forma di pagamento non corretta o quello che vuoi, bisogna dire la stessa cosa della carta di credito, invece a suo tempo fu difesa da tutti a spada tratta.

tutto qui.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da tpt il 03 mag 2011 18:34


Ma tu ti devi far curare, ma da uno bravo davvero!

1. Ho lavorato per una grande azienda in centro a Milano: avevamo i ticket e li usavo nei locali che li accettavano, fatto salvo che non li sceglievo attraverso quel parametro. Talvolta pranzavo dove non venivano accettati, talvolta ne consumavo 5 o 6 in un colpo solo.

2. Ho lavorato per un famoso professionista: avevamo un locale idoneo a consumare i pasti (con cucina attrezzata) ma non l'ho mai usata perchè se mi sedevo era la volta buona che venivo disturbata per qualcosa di non urgente e necessario. Uscivo e pagavo. Niente ticket.

3. Il mio primo marito ha avuto un negozio per 25 anni. Non abbiamo mai accettato carte di credito perchè parte importante del venduto non aveva margine tale da poterci consentire di accettare una simile forma di pagamento, anche quando spesso si battevano scontrini superiori ai 500 euro. Per il resto dei prodotti abbiamo provato ad accettare assegni con la richiesta di incasso a fine mese per andare incontro alle esigenze dei clienti.

Penso che un ristoratore o un commerciante se capace, sappia valutare se e quali forme di pagamento accettare. Se l'intera categoria si lamenta (come nel caso dei ticket) e non è capace di fare squadra respingendo al mittente questa forma di pagamento ecco che il problema è solo suo.

I ticket sono antipatici per i dipendenti: spesso si ha pochissimo tempo per la pausa pranzo, a Milano centro i locali sono tutti pieni alla medesima ora ... alla cassa si formano file interminabili. Problemi con i resti (quando vengono concessi), problemi di scadenza dei buoni .... Inoltre proprio a causa dei buoni pasto spesso i prezzi vengono gonfiati con l'indubbio svantaggio economico sopportato da chi paga in contanti.

Danno inoltre l'effimera convinzione di avere uno stipendio maggiore quando come è stato detto non hanno nessun tipo di legame con tredicesime mensilità, quattordicesime e liquidazioni.

Nella mia vita lavorativa ho quindi sempre cercato di trattare il mio stipendio sottolineando che dei buoni pasto mi fregava meno che una cippa, talvolta riusciendo ad ottenere uno stipendio maggiore, talvolta dovendomi piegare alle decisioni aziendali (vedi la grande società).

Ma il discorso carta di credito serve per incentivare il cliente ad una spesa maggiore. Il commerciante o il titolare del ristorante puo' valutare costi e benefici e decidere di conseguenza. Nessuno ti obbliga e se accetti le carte di credito mi fai anche il piacere di non guardarmi storto se voglio pagare con quella e di non inventarti che il pos è rotto (la prima volta un cliente ci crede, la seconda pure, la terza ti da del farabutto).

da 7ilmarc0 il 04 mag 2011 08:53


tpt ha scrittoI ticket sono antipatici per i dipendenti


a me non stanno mica cosi antipatici :D ..... soprattutto quando con quei simpaticoni ci pago la spesa o la pizza la sera o la cena :D

da tpt il 04 mag 2011 08:56


Spesso a cena non vengono accettati. Riguardo l'utilizzo al supermarket trovo sia un buon modo di spenderli (almeno per articoli alimentari che abbiano la stessa aliquota iva) ma non vengono accettati ovunque ...

Onestamente, non preferiresti denaro contante da spendere come e dove vuoi?

E riguardo le carte di credito? Tu li comprendi i ristoratori che sono convenzionati eppoi si lagnano? :roll:

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