da Bob il 01 ago 2011 10:41
Io so perfettamente che mi attirerò le ire di molti, e che la mia risposta andrà controcorrente.
Tuttavia.....
Mi consolo.
Se un ristorante, con "milioni" di prenotazioni, non riesce a sopravvivere, non è un ristorante: è un laboratorio, una impresa che ha costi superiori ai ricavi, ed è giusto che chiuda.
Forse sono ingeneroso, e, senza Adrià e personaggi come lui, oggi noi avremmo sempre, in tavola, il (peraltro ottimo) saltimbocca e la pasta al ragù, senza aver mai scoperto una qualunque alternativa.
Insomma, se scoprissimo che l'aggiunta di polvere di diamante tritato dona un aroma inconfondibile ai cibi, quanti d noi sarebbero disposti a pagarne il prezzo? E allora, forse, è meglio rinunciare alla polvere di diamante, e alle cose che vi assomigliano, perchè il prodotto non è più neppure un cibo, è un giocattolo per una elite, non tanto culturale, quanto economica.
Se accettiamo il Silbusin-Verbo, che asserisce che "sempre di pastasciutta si tratta", allora dobbiamo anche accettarne e definirne i confini, al di fuori dei quali si esce dall'"accettabile" per sfociare, quantomeno, nell'"inusuale", e volo basso nella definizione. Perdonate ancora: ma è sempre stato, e sempre sarà, più forte di me.
"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"