Parakarro ha scrittosolidarietà a chi chiude un sogno e a chi ha perso il lavoro!
però, senza false ipocrisie, non mi sembra che sia proprio una gran,gran perdita per la ristorazione italiana...
fulvia ha scrittoParakarro ha scrittosolidarietà a chi chiude un sogno e a chi ha perso il lavoro!
però, senza false ipocrisie, non mi sembra che sia proprio una gran,gran perdita per la ristorazione italiana...
Un po' cinica come affermazione, soprattutto nei riguardi di un collega.....
fulvia ha scrittoParakarro ha scrittosolidarietà a chi chiude un sogno e a chi ha perso il lavoro!
però, senza false ipocrisie, non mi sembra che sia proprio una gran,gran perdita per la ristorazione italiana...
Un po' cinica come affermazione, soprattutto nei riguardi di un collega..... come ho trovato fuori luogo l'esternazione di Visintin....aveva proprio il sapore di un "...ve l'avevo detto io" che è sempre inopportuno e umanamente detestabile....
......Si parla, comunque, di un uomo con moglie e figli a carico che ha perso il lavoro, anche facesse friggere acciughe e non faccia parte del "gotha" della ristorazione italiana, a me spiace proprio.... se poi, evidentemente, ha sbagliato nel gestire la sua azienda, ne risponderà davanti alla sua coscienza...e al suo direttore di banca.....
fulvia ha scritto non apprezzo lo sciacallaggio del microfono piantato davanti al viso di chi spala fango nella devastazione delle Cinque Terre....
fulvia ha scrittoI "coccodrilli" , nel bene e nel male, li sanno scrivere tutti.... e di questi tempi si rivendica un "diritto di cronaca" condito di ironia e sarcasmo...Io non lo apprezzo, come non apprezzo lo sciacallaggio del microfono piantato davanti al viso di chi spala fango nella devastazione delle Cinque Terre....
E' , evidentemente, una visione personale, sensibilità a confronto che non cambiano di una virgola nè la visione del sig. Visintin nè la mia......
Sicuramente non saranno giorni felici per l'uomo Nicola Cavallaro....e di questo stiamo parlando, dell'opportunità di giudicarlo o meno in questo momento difficile.
E poi....sinceramente...lo fareste anche davanti a lui?
...Non so se avete presente .....
fulvia ha scrittoParakarro ha scrittosolidarietà a chi chiude un sogno e a chi ha perso il lavoro!
però, senza false ipocrisie, non mi sembra che sia proprio una gran,gran perdita per la ristorazione italiana...
Un po' cinica come affermazione, soprattutto nei riguardi di un collega..... come ho trovato fuori luogo l'esternazione di Visintin....aveva proprio il sapore di un "...ve l'avevo detto io" che è sempre inopportuno e umanamente detestabile....
......Si parla, comunque, di un uomo con moglie e figli a carico che ha perso il lavoro, anche facesse friggere acciughe e non faccia parte del "gotha" della ristorazione italiana, a me spiace proprio.... se poi, evidentemente, ha sbagliato nel gestire la sua azienda, ne risponderà davanti alla sua coscienza...e al suo direttore di banca.....
primus ha scrittofulvia ha scritto non apprezzo lo sciacallaggio del microfono piantato davanti al viso di chi spala fango nella devastazione delle Cinque Terre....
beh è cronaca, fannno il loro lavoro. se non ci fossero nessuno saprebbe come stanno le cose alle 5 terre, non ci trovo niente di male.
zandet2 ha scrittoAllora, provo a dire la mia visto che ho "divulgato" la notizia aprendo il topic...
Se come si dice in un altro topic la chiusura è "tattica" in previsione dell'apertura di un'altra lochescion, allora stiamo parlando del sesso degli angeli, e Cavallaro stupirà tutti quando riapparirà più scintillante di prima.
Se invece la chiusura è solamente "reale" (come penso che sia e come si deduce dall'articolo iniziale di Visintin), allora sono anche io partecipe di questa dis-avventura, essendo un NON-cliente, essendo cioè uno che non è mai stato cliente di Cavallaro ma sempre e solo un potenziale cliente. Solo che le attività si basano sui clienti e non sui potenziali clienti.
Come interveniva Capohog più sopra, il San Cristoforo è stato uno degli indirizzi inseriti nei "prima o poi ci vado", però c'era sempre qualcosa che gli impediva di metterlo (almeno per me) in primo piano rispetto ad altri. Saranno state le cronache di serate altalenanti, le notizie sul servizio non impeccabile, gli incisi di Visintin, perchè no anche certi interventi qui sul forum, insomma troppe voci discordanti per il livello in cui il ristorante era posizionato.
Alla fin fine c'è la crisi, se devo spendere i mie bei 150/200 euro per una serata con la mia signora non voglio incorrere in serate storte, non per queste cifre. Moltiplicando il fattore per i tanti potenziali clienti, e mettendoci anche una bella concorrenza sulla piazza milanese, ecco servito il risultato....
fulvia ha scrittoQui, ora, si discorreva sull'opportunità di giudicare un uomo nel difficile momento della chiusura della sua attività. Qualunque errore abbia commesso, io, non mi sento di farlo ora...
Bob ha scrittoNon mi è possibile giudicare il ristoratore Cavallaro, che non ho mai frequentato. Potrei semifalsamente dire che mi allineo con zandet2, sui posti in cui "o prima o poi ci vado", ma, in effetti, il livello del costo del ristorante era tale da porlo tra quelli in cui"dubito di andarci mai, nè prima nè poi". Se ci aggiungiamo le varie letture e i commenti di amici che c'erano andati, il mio ostracismo era confermato, e la visita alla cena a 4 mani non mi ha fatto cambiare idea nonostante i buoni piatti.
Però, dire che "non si può giudicare chi sta chiudendo" non mi sta bene. Cavallaro si era posto, per nome e per censo del locale, tra i migliori della ristorazione milanese: chi così si pone, deve anche accettare le critiche, e, purtroppo, deve accettarle anche da quelli che dicevano che avrebbe chiuso e che ora si vedono confermato il loro giudizio. Questo non significa, credo, che anche Visintin (che tendo ad apprezzare ogni volta di più) non auguri anch'egli a Cavallaro una miglior fortuna, ma Visintin fa il giornalista gastronomico, si era espresso contro la linea di cavallaro, e ora "deve" far rimarcare la correttezza del proprio giudizio. Non ci vedo nulla di male né di indelicato.
E iul giudizio di un avventore è correttissimo, anche se, casualmente, è un collega.