Cari mangioni,
Come già anticipavo un mese e mezzo fa nelle ultime due pagine di questa discussione, mi piacerebbe discutere con voi di una guida cui sono legato e che uso spesso
http://www.ilmangione.it/forum/viewtopi ... c&start=60
La guida gialla, ovvero Osterie d'Italia di Slow Food Editore
Ho la tessera da quasi due anni, partecipo a diversi eventi, condividendone spesso il contenuto, mi considero un po Chiocciola
Inside
Sostenitore, ma non bigotto; nella guida, che ricordiamo è la guida più venduta d'Italia, ci sono mancanze, posti dove difficilmente si spende la cifra indicata e locali che non tramutano nella pratica il pensiero di Petrini.
Come dev'essere un locale per far parte della guida?
Il locale deve fare suoi questi tre punti
1. Attenzione alla materia prima, alle produzioni locali e alla stagionalità.
locali che strutturano il menù valorizzando i prodotti usati e chi conosce direttamente i fornitori (preferibilmente del territorio), stagionalità dell’offerta, utilizzo di prodotti particolari (si tratti di verdure, razze di suini, bovini od ovini, specie di pesci poco diffuse)
2. Cucina tradizionale di territorio
presenza di piatti della tradizione regionale e locale. Valorizzare i locali che hanno anche solo un paio di piatti della tradizione davvero eccellenti, come un’osteria a Milano che, seppure con offerta complessiva non numerosa, ha un risotto con ossobuco tra i migliori della città, o un locale di San Benedetto del Tronto specializzato nel brodetto.
3. Soglia di prezzo
35 euro bevande escluse. Il prezzo va calcolato sommando il costo medio di antipasto, primo e secondo
Dopo questo malloppone che vi ho dato in pasto
,mi piacerebbe discutere con voi quali sono i locali che vi hanno soddisfatto, quelli che in effetti rispettano appieno i principi più alti di SF e quali invece assomigliano più ad una fregatura
Inizio io
ne ho provati una ventina,ma comincio con 6
I positivi
- Chalet Galileo, Civitanova Marche,
- La Pianella, Serra San Quirico :love un guanciale di maiale così buono, succulento, il migliore abbia mai mangiato
- Locanda alla Grazie, Le Grazie, un riferimento nel mantovano per chi cerca buona cucina a prezzi ragionevoli, cesto di pane e grissini fatti in casa (cosa rara a quei prezzi), risotto alla pilota eseguito in modo quasi perfetto, ed altri piatti, tra cui quelli di fiume
I negativi
- La nuova Marasca,Mantova, piatti della tradizioni eseguiti piuttosto male, sia per la scelta degli ingredienti che per la fattura, formaggi scarsi
- Da Silvio, Bellagio, nonostante sia un amante del pesce d'acqua dolce, qui è quasi tutto mal concepito, abbozzi di cucina moderna con mousse e creme che non si adattano ad alcuni pesci fino a piatti normali di pesce grigliato che mancano di personalità
- Opera Ghiotta, San Giorgio (MN), o forse neutro, cena che non mi ha colpito nemmeno coi piatti semplici con carne suina, che dovrebbero invece sprigionare sapori forti, forse va riprovato
Non voglio allungare troppo il post, ma chi volesse possiamo entrare meglio nel dettaglio di ogni locale