Leggo sempre volentieri i reportage di Vuggì....ma le uniche due volte che ho seguito i suoi consigli ,ho passato 2 serate non esaltanti. Sicuramente sfiga.
Domenica sera a Milano, qui
http://www.altissimoceto.it/2013/03/26/armaniristorante-milano-chef-giandomenico-melandri/.
Un posto bellissimo in pieno centro. si cena all'ultimo piano e se hai il culo, come noi, di avere il tavolo migliore
ti godi la vista sul duomo illuminato.
Bene, abbiamo anche trovato parcheggio al volo, quindi le premesse ci sono tutte. peccato che la cucina e il servizio non siano all'altezza. tutto, compresa una carta dei vin a dir poco O-SCE-NA, è finalizzato a stupire il cliente straniero (gli unici italiani in una sala semivuota eravamo noi). mi verrebbe da dire, non me ne voglia nessuno, che è una cucina per chi di cucina non capisce una mazza.
L'aperitivo è "offerto" e si puo scegliere tra champagne e cà del bosco. optiamo per cà del bosco. un piccolo stuzzichino:
-Cubetto di vitello con salsa ai frutto di bosco. carne di buona qualità appena scottata fuori, freda e crudissima dentro. la salsa assolutamente fuori luogo.
-i miei gnocchi di patate saltati sono stati quanto di più assurdo abbia mai mangiato. dei quadratini rosolati di un impasto insapore e indefinito adagiati qua e la nel piatto..qualche pezzetto di carne (fredda
) e delle fave. piatto praticamente freddo, insapore e incomprensibile. più fortunata mia moglie con il Maccheroncello di grano arso al torchio,ragù di galletto, cipollotto rosa e pecorino . peccato per la pasta quasi cruda. un buon controfiletto di manzo per me; anche qui piatto che tende solo a mettersi in mostra a discapito del gusto. 2 pezzetti di carne, dei fagiolini quasi gelati
un cuchiaio di cipolle stufate. mia moglie prende L'ossobuco al cucchiaio.....ecco avrei voluto vedere lo chef per chiedergli cosa intende per "al cucchiaio"
un pezzo di ossobuco disossato.carne stracotta e tenerissima dentro, croccante fuori. anche questa appoggiata nel piatto con una serie di ammenicoli slegati , tipo un cubetto di midollo panato, un cubetto di risotto giallo. nota curiosa arriva il cameriere con una salsa a base di vitello e ci chiede ad entrambi (perchè anche a me?) se ne gradiamo un filo....bon proprio un filo è...quasi invisibile. tutta scena e basta. una sfera di cioccolato bianco stomachevole ripiena con gelato e una spuma come dessert.
Carta dei vini con solo ed esclusivamente grandi firme a grandi prezzi. per giapponesi.intoccabile.
servizio con errori pacchiani....il sommelier che mi fa assaggiare una bottiglia appena aperta e poi scopre che non era la mia (io pensavo fosse l'aperitivo visto che era una bolla)...la cameriera che sbaglia a portare i piatti. ecc.
100 euro a testa con un vino da 65.