Hai centrato esattamente il problema,: le tue valutazioni coincidono esattamente con le mie, e è il motivo per cui, alla fine, NON recensirò.
Intanto: io attribuisco a cuicna e servizio le stesse cose che attribuisci tu, ma so di gente che sostiene che la scelta delle materie prime, e quindi dei fornitori, sia di fatto una questione di "servizio", cioè di capacità dello staff del ristorante di avere una buona base, alla setssa stregua di aver comperato bei piatti, o buoni coltelli, o buone padelle. Io non condivido, ma ammetto che ci potrebbe anche stare.
Passiamo ora ai tuoi voti, e al loro effetto.
Tu daresti un (sei buono) 7-6-5, o (sei cattivo) un 7-5-4. (per inciso, stessi voti miei)
Siamo sinceri: tu sei un utente che va a vedere le recensioni e ti trovi questi voti davanti. Ci vai? Scusami, ma io NO. Per un ristorante, il voto minimo accettabile è SETTE, non 6. Se non è da SETTE, non può farmi uscire NON insoddisfatto (nota la doppia negazione). Tu esci soddisfatto da un posto che ti ha fatto mangiare da 6? IO non ci torno. E questa logica, si trasla su tutto. Quindi, un posto da 7-5-4 io lo depenno senza neppure leggere.
Nello specifico, il posto è sicuramente modesto, ma si rivolge a un target a cui, dell'aspetto del locale frega poco meno di niente. E idem del servizio: trovano più accogliente poter chiacchierare di conoscenze comuni, che avere un cameriere incravattato. Insomma, è un posto per gente che già lo conosce, e sa esattamente cosa dà e cosa non può dare. E la mia rece non serve.(e, tra l'altro, non gli renderebbe giustizia). IMHO, ovviamente.

silbusin ha scritto

manufood ha scritto... puoi segnalare (per Silbusin ) nellarece che le porzioni sono abbondanti quindi chi vuole andare può scegliere magari solo 2 piatti o chiedere al ristoratore di non eccedere nelle porzioni o prendere un primo e dividerlo con un'altro commensale.

Giustissimo.
Il problema è quando vai la prima volta senza opportune informazioni. Se sei costretto a lasciare la roba nel piatto o saltare secondi e dolci, sei "soddisfatto" della cucina (che ripeto considero anche nella sua forma di organizzazione del percorso gastronomico) o sei "imbarazzato" (anche di stomaco)...

IL fatto è che èchiaramente un posto ove, se non ti ci porta uno che lo conosce, non ci metti neppure piede. Quindi, il tuo discorso, peraltro giusto, cade a monte. Non dimentichiamo poi che io cisono stato slo due volte: la prima, con il tema specifico del lesso, chenon mi ha entisiasmato (ottima carne, abbondantissima, ma servita su vassoio già tagliata, quindi, al bis o tris era semifredda e un po' asciutta) e la seconda (questa) con menù obbligato.