Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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povera italia....

da primus il 03 gen 2014 21:21


...eh si, proprio così...in italia succede che i luoghi più belli ed incantevoli, portofino è uno di questi, spesso vengano macchiati da locali come il Delfino. mancavamo per mille motivi da quasi venti anni e il ricordo di quella cena era tutt'altro che pessimo e trovandoci in piazzetta, anche se la scelta è obbligata inquanto unico locale aperto, decidiamo per questa serata gastro-amarcord e ci accomodiamo in un bel tavolino con vista su una portofino illuminata a festa in ogni suo angolo. l'impatto non è dei più felici....locale deserto (vabbè è il 3 di gennaio ci sta), la titolare seduta che gioca con l'iphone e il personale che guarda la tv nella zona bar a tutto volume. pazienza di solito non bado molto all'apparenza, mi interessa di più l'aspetto gastronomico. il menù è ridotto all'osso, infatti sta tutto in due mini paginette compresi i dolci e la cantina (molto mini..), e in più un piatto non è disponibile. la scelta si rivela alquanto complessa. poche portate per nulla interessanti e i prezzi osceni..30 euro per una zuppetta di cozze. ovvio che in piazzetta a portofino i prezzi siano abominevoli lo sapevo prima di varcare la soglia, ma almeno speravo i una cena di qualità sotto tutti i punti di vista mentre l'inizio è stato pessimo. da bere abbiamo preso uno chardonnay toscano, scelta praticamente obbligata, inquanto non c'era la disponibilità di nessun vino bianco ligure...da non credere, a portofino....amen. un piattino del "pane" che definirlo tale è letteralmente un insulto a chi seduto paga ben 6 euro di coperto e il 15% di servizio....4 pezzetti focaccia pessima e stantia ed una manciata di minigrissini pescati da qualche sacchetto al supermarket. del pane nemmeno l'ombra...lo so, non ci si crede, ma è andata così. la zuppetta di cozze è molto salata, troppo e i ravioli con curry e gamberi di mia moglie sono anche di discreta fattura peccato che galleggiano in mezzo litro di panna e zucchine, che lei odia. perchè non scrivere in carta che ci sono? mah....mia moglie si ferma li,e fa bene, io invece decido di farmi male con un pesce del giorno alla griglia. mini branzino da 3 euro al supermarket con verdure grigliate...credo costasse 35 o 40 euro. chiudiamo qui una delle serate peggiori della nostra vita. il cameriere, che forse ha intuito il nostro disagio, ci offre 2 distillati e ci racconta di tutti i vip che regolarmente cenano da loro....poverini penso io e cmq, nonostante la sua buona volontà, questo non basta a salvare in zona cesarini una serata pessima sotto tutti i punti di vista. conto? 140 euro e questa è l'unica certezza del locale.
una domanda a chi gestisce questo posto però vorrei farla....mi rendo conto che in piazzetta a portofino ove pagano 250 mila euro all'anno di affitto i prezzi debbano necessariamente essere iperbolici e non contesto questo assolutamente, ma alzare un filo l'asticella del cibo e del servizio non sarebbe una bella cosa? ma non si rendono conto di quello che servono e come lo servono ai clienti?

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: povera italia....

da BUZZY il 04 gen 2014 00:08


Mi spiace sempre sentir parlare male dei ristoranti della mia zona, però questa è spesso la realtà per chi si avventura nel Tigullio, una ristorazione vecchia maniera, materie prime dozzinali e poca professionalità in sala e cucina, a onor del vero devo dire che a Portofino mediamente non si mangia male, almeno rispetto alla media della zona, peccato che l'unico risto aperto fosse sicuramente il peggiore e uno dei più cari

Re: povera italia....

da Parakarro il 04 gen 2014 19:27


primus ha scritto. e il 15% di servizio...


scusate l'ot

ma è legale?

Re: povera italia....

da Yoda il 04 gen 2014 20:02


Stesso problema a Venezia. Sto tornando in treno adesso e le considerazioni sono le stesse. Sono stato al "Vecio Fritolin" il locale preferito dal duo Pitt/Jolie.... Una cag...ta pazzesca... Prezzi da fuori di testa ( 145 euro in due) per un assaggio di baccalà mantecato e sarde in saor. Bigoi in salsa di acciughe veramente dozzinali e lo " scartosso de pesse frito" che dovrebbe essere la specialità della casa e che era paragonabile a quello di una qualsiasi pizzeria della nostra zona. Il tutto accompagnato da un Foscarino di Pieropan ( l'unica cosa degna della cena) . Altra cena a Burano in un locale che l'anno scorso mi era sembrato dignitoso, e che quest'anno adeguandosi alla media veneziana, ce l'ha messo in quel posto senza nemmeno un filo di vaselina.... Anche qui,conto stratosferico gravato dal 10 per cento come servizio. Da cancellare anche questo. Unica soddisfazione, gli aperitivi in un paio di Bacari ( Cantinone già Schiavi a San Trovaso e Bancogiro a Rialto ) dove almeno i cicheti sono tantissimi e di buona qualità. 1 € l'uno al Cantinone e 2€ al bancogiro , ma in quest'ultimo sono veramente di grande qualità. Con una dozzina di cicheti e qualche ombra si pranza bene in due a costi contenuti. Tutto il resto e' qualcosa che rasenta la truffa.

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
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Re: povera italia....

da primus il 04 gen 2014 23:37


Parakarro ha scritto
primus ha scritto. e il 15% di servizio...


scusate l'ot

ma è legale?



tutto quello che è segnato in carta credo sia legale e cmq se vai nei posti di turismo, tipo dove cita Yoda, spesso trovi il servizio a pagamento, non è la prima volta che lo vedo. fino a qualche anno fa lo faceva pagare anche un locale a pavia il cui titolare bazzicava il forum.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: povera italia....

da Parakarro il 04 gen 2014 23:55


io ho qualche dubbio sulla legalità della percentuale come servizio...
nei posti turistici se ne approfittano visto che in molti stati è consuetudine farlo...sopratutto quando la mancia fa parte dello stipendio di chi lavora...ma non in Italia

anche qua in provincia c'è un locale che lo fa.... assurdo...

comunque la pochezza dei ristoranti e dei bar nei luoghi turistici italiani è allarmante... anzi: disarmante.
così facendo si precludono tutta la clientela indigena che in anni come quasti farebbe comodo e gran parte del turismo intelllligente che preferisce altri luoghi ed altri paesi.
poi si lamenmtano e piangono per la crisi...ma che muoiano loro con tutti i Farisei :)

ci vorrebbe un ministero del turismo NON barzelletta... ma è pura utopia.

NB
fatte le dovute proporzioni in città alta a BG i posti migliori sono frequentati dal turismo ma hanno mantenuto (sopratutto le gestioni più vecchie) un'anima più pura così gli autoctoni continuano a frequentare quei ristoranti mischiandosi senza problemi con il turistame vario.
un nome su tutti alla Marianna

Re: povera italia....

da Belpi il 05 gen 2014 01:15


Chiedo aiuto! Faccio appello ai forumisti specialmente esperti della materia e/o comunque legali nel campo commerciale e simili.
Parakarro ha scritto
primus ha scritto. e il 15% di servizio...


scusate l'ot

ma è legale?

Se persino Parakarro ristoratore, e quindi emittente di scontrini fiscali, ha dubbi sulla legalità all’inserimento nel conto del 15% di servizio
primus ha scritto
Parakarro ha scritto
primus ha scritto. e il 15% di servizio...


scusate l'ot

ma è legale?



tutto quello che è segnato in carta credo sia legale e cmq se vai nei posti di turismo, tipo dove cita Yoda, spesso trovi il servizio a pagamento, non è la prima volta che lo vedo. fino a qualche anno fa lo faceva pagare anche un locale a pavia il cui titolare bazzicava il forum.

E anche primus, anche lui ristoratore, “crede” (quindi non saprebbe se inserire la suddetta % sul conto) solo che possa essere “legale” la % di servizio, allora cosa deve credere chi (cliente) la % di servizio se la trova sul conto?
Pagare e stare zitto? O reclamare e farselo stornare?
Farebbe piacere se qualcuno potesse dare una risposta esauriente. Chi può aiutarci?
Parakarro ha scrittoio ho qualche dubbio sulla legalità della percentuale come servizio...
nei posti turistici se ne approfittano visto che in molti stati è consuetudine farlo...sopratutto quando la mancia fa parte dello stipendio di chi lavora...ma non in Italia

anche qua in provincia c'è un locale che lo fa.... assurdo...

comunque la pochezza dei ristoranti e dei bar nei luoghi turistici italiani è allarmante... anzi: disarmante.
così facendo si precludono tutta la clientela indigena che in anni come quasti farebbe comodo e gran parte del turismo intelllligente che preferisce altri luoghi ed altri paesi.
poi si lamenmtano e piangono per la crisi...ma che muoiano loro con tutti i Farisei :)

ci vorrebbe un ministero del turismo NON barzelletta... ma è pura utopia.

Esattamente Parakarro, (scusate il chiodo fisso) come barzelletta la Brambilla (nel 2008 sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al turismo) ha imposto i cani nei locali, ma niente che potesse favorire davvero lo sviluppo della ristorazione nel turismo specialmente internazionale. Basta pensare, tra l’altro, quel ristoratore romano ce fece pagare 500 € il pasto a dei turisti giapponesi, e poi il ministro degli esteri si è dovuto scusare con loro.

D’altronde, direttamente o no, siamo noi che mettiamo sta gente in tali posti strategici per l’economia e lo sviluppo.

Re: povera italia....

da Mauro1980 il 05 gen 2014 11:51


Belpi ha scrittoBasta pensare, tra l’altro, quel ristoratore romano ce fece pagare 500 € il pasto a dei turisti giapponesi, e poi il ministro degli esteri si è dovuto scusare con loro.

se non fosse un fatto di cronaca non ci crederei, roba da operetta, invece purtroppo è la realtà, sia la truffa che il ministro scusante, una persona che dovrebbe parlare a nome dell'Italia, le scuse dovevano provenire da qualcun'altro

Re: povera italia....

da Parakarro il 05 gen 2014 12:50


Belpi ha scrittoSe persino Parakarro emittente di scontrini fiscali, .


piano con le offese

Re: povera italia....

da primus il 05 gen 2014 13:28


Belpi ha scrittoE anche primus, anche lui ristoratore, “crede” che possa essere “legale” la % di servizio, allora cosa deve credere chi (cliente) la % di servizio se la trova sul conto?
Pagare e stare zitto? O reclamare e farselo stornare?


pagare e stare zitto o al massimo andarsene. lamentarsi per questo balzello sarebbe come reclamare per i 6 euro di coperto. se c'e' scritto in menu hai poco da reclamare.
quello che non è legale semmai è non apporre il listino prezzi aggiornato fuori dal locale e in questo caso quelli del Delfino a Portofino sono dei fuoriclasse..menu appeso appena dentro il locale e visibile solo attraverso i vetri della porta...fantastici.... ecco a quelli io farei il mazzo, ma dal momento che vedi i prezzi e accetti di sederti e ordinare, hai poco da stornare. :wink:

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Re: povera italia....

da silbusin il 05 gen 2014 20:10


Ecco quanto è riportato dall'Unione Italiana Consumatori.
Puntualmente arrivano richieste di informazioni dai consumatori sulle voci “coperto e servizio” nei conti dei ristoranti. La domanda, ovviamente, è se i ristoranti possono caricarle sul conto. La questione è annosa e ormai è rimessa alle norme locali, che sono diverse, nel senso che qualche regione se ne è occupata e altre no. In Francia, fin dal 1987 un decreto ha stabilito che nei prezzi esposti al pubblico è compreso coperto e servizio e perfino il pane e una caraffa d’acqua. In Italia, a volte se ne occupano i sindaci. A Roma, per esempio, un’ordinanza del sindaco del 1995 ha vietato di imporre la voce “coperto”, mentre è consentito indicare la voce “pane” e la voce “servizio”. Tutto è rimesso al caso e alla schizofrenia delle amministrazioni locali.
Il “coperto” è o dovrebbe essere il corrispettivo per l’uso di tovaglie, tovaglioli, piatti e posate e la successiva pulizia, ma spesso la voce è associata con il “pane”, in modo da dare una maggiore giustificazione. Le origini del “coperto”, comunque, risalgono agli inizi del 1900 quando la gente andava nelle osterie con il “fagotto” o “cartoccio”, cioè portando cibi preparati in casa e consumando solo vino. L’usanza era diffusa e tollerata dagli osti sia perché a quei tempi nei veri e propri ristoranti andavano solo i ricchi, sia perché, comunque, c’era il guadagno sul vino. A un certo punto, però, qualche oste cominciò a stufarsi della sporcizia e degli avanzi lasciati dagli avventori, che occupavano i tavoli per ore, cosicché, anche per motivi di igiene, sui tavoli furono messi grandi fogli di carta fatti pagare come “coperto”, al quale successivamente si affiancò il pane. Tale addebito prese rapidamente piede in tutte le osterie e poi rimase anche quando si trasformarono in osterie e cucina, trattorie o ristoranti e i fagottari non venivano più. Paradossalmente, nei piccoli paesi italiani a vocazione vinicola ci sono ancora osterie e cantine che accettano clienti con i cibi propri, ma non fanno più pagare il coperto. Tra i ristoratori invece c’è sempre stata riluttanza ad abolire questa voce nel listino incorporandola e ripartendola fra i prezzi dei piatti con un piccolo aumento, perché la ripartizione determinerebbe il parziale “salto” della voce da parte dei clienti, sempre più numerosi, che ordinano un solo piatto. Il che, da un certo punto di vista, sarebbe anche giusto, ma i ristoratori recalcitranti intravedono una perdita di introiti e un pieno recupero dell’importo soltanto con l’ordinazione di un pasto completo. Va notato, fra l’altro, che l’addebito di “pane e coperto” viene caricato anche sul conto di chi non ha consumato pane e ciò è fonte di ulteriori liti. Inoltre, è ovvio che ogni ristoratore, quando decide i prezzi dei piatti, si fa anche il conto delle spese relative alla pulizia di tovaglie, tovaglioli, piatti e posate, che vengono incorporate e quindi si tratta di una voce pretestuosa che è sopravvissuta soltanto per motivi di ulteriore lucro. La regione Lazio ha con una legge regionale vietato il computo del coperto nel conto finale.
Stesso discorso per la voce “servizio” che compare alla fine del conto e che varia dal 15 al 20 per cento del totale, secondo i locali. Pure questa si perde nella notte dei tempi, quando non c’erano i contratti di lavoro e il personale veniva pagato a percentuale sulle ordinazioni dei clienti e dei tavoli che serviva. Il “servizio” era, appunto, la retribuzione dei camerieri, ma la voce è rimasta nonostante da tanto tempo ci siano ormai i contratti collettivi di lavoro e i camerieri siano regolarmente retribuiti. Pur trattandosi di un addebito chiaramente pretestuoso, nessuna norma lo vieta e l’unica condizione è che sia specificato nel listino prezzi. A proposito di prezzi, infine, il consumatore non ha un riferimento come per gli alberghi, ove prima di entrare il numero di stelle dà un’idea del costo della camera. Per i ristoranti, il decreto ministeriale 22 luglio 1977 prevede cinque categorie, rispettivamente lusso, prima, seconda terza e quarta, ma senza un’indicazione visibile al consumatore fuori o dentro il locale

Re: povera italia....

da silbusin il 05 gen 2014 20:14


Una sola precisazione: in questo momento ilmangione.it ha bisogno di recensioni. Non sarebbe male se quanto sopra venisse inviato per la home page.

Re: povera italia....

da silbusin il 06 gen 2014 14:49


silbusin ha scrittoUna sola precisazione: in questo momento ilmangione.it ha bisogno di recensioni. Non sarebbe male se quanto sopra venisse inviato per la home page.

ok primus, grazie.

Re: povera italia....

da primus il 06 gen 2014 18:11


silbusin ha scritto
silbusin ha scrittoUna sola precisazione: in questo momento ilmangione.it ha bisogno di recensioni. Non sarebbe male se quanto sopra venisse inviato per la home page.

ok primus, grazie.


grazie na ceppa. fanno 50 euri... 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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