Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Convivio o compito?

da Rinaldo il 28 nov 2005 12:12


Convivio
Degustare del buon cibo
Soddisfare un bisogno


Quale di questi motivi ti portano al ristorante?
Riprendo l'argomento copincollando quanto sotto da un altro topic perchè spero sia di interesse comune:
andate al ristorante per giudicarci?
Non vi sentiti sminuiti a spendere del denaro per giudicarci?

Persino Raspelli,Paolini e Massobrio sulle loro riviste si classificano come "Gastronauti" e non come GIUDICATORI o IMPARATORI.

Se vi sedete al tavolo solo per giudicare il lavoro altrui senza sapere a fondo meccanismi e funzionamenti che stanno dietro al funzionamento del nostro lavoro buttate del denaro e basta.

Signori,sedetevi al tavolo con la vostra compagna,assaporate quello che state mangiando,gustate il vino che vi serviamo,godetevi l'atmosfera di un bel locale;tutto sarà migliore attorno a voi.

Riguardo questo argomento mi piace molto leggere le,ormai rare,recensioni di Silbusin e Princess:cronaca,fredda cronaca.Sta poi al lettore interpretare,non giudicare,cosa è successo durante quel pasto,nel bene e nel male.

Sto pensando un'operazione per Gennaio,una provocazione ma se avrà seguito potrà svelare molto sul cliente tipo:

chi ha il coraggio di venire a cena da me ammettendo che lo fa per potermi giudicare,è mio ospite;una volta alla settimana può venire a trovarmi cenare all'Oca free of charge;naturalmente quello che mangerà e berrà lo scelgo io.

Se vieni nel mio locale per giudicare,ti ospito ma se permetti scelgo io.
Mi pare un discorso sensato noo?

Che vorrebbe dire giudicarmi se io sono uno specialista nel cucinare l'oca ad esempio e a te non piace mangiarla?
Se vuoi assurgere a frequentatore di locali per giudicare,devi essere in grado di apprezzare qualsiasi preparazione;altrimenti ordina e mangia tutto quello che più ti piace raccontando la cronaca e le impressioni avute,ma poi salda il conto.
Che ne dite,possiamo provare?

Facciamo un summit in famiglia e vediamo tempi e modi di realizzazione.
Intanto mi piacerebbe saper la vostra.


A presto

Rinaldo

da Ospite il 28 nov 2005 12:22


Per quello che mi riguarda, io quando vado al ristorante cerco emozioni.
Possono essere date dal buon cibo, dal convivio, dall'ambiente ( naturalmente pretendo un livello minimo della cucina).

Invio recensioni delle mie esperienze solo quando posso dare un quadro completo di quello che ho vissuto, quando mi mancano elementi non posto nulla.

Non vado al ristorante per giudicare nessuno, cerco solo di tramettere le mie impressioni (ad onor del vere un giudizio lo si esprime sempre, dando voti, e riportando quanto gustato) sperando di poter essere utile a chi si trova a dover scegliere un ristorante.

da ilForchetta il 28 nov 2005 12:33


Io vado al ristorante per divertirmi e mangiare e bere qualcosa che a casa non potrei cucinare. Il giudizio non è una prerogativa, ma inevitabilmente al termine si dice "Ho mangiato bene" o "Ho mangiato male". Quindi un giudizio si emette sempre, direi. Più che altro per rendersi conto se vale la pena tornare.

Ma da qui a dire che si vada al ristorante per giudicare ne passa...

Mi spiace non potere godere di una cena aggratis alla settimana, ma non verrò a mangiare con l'intenzione di giudicare. Ci mancherebbe.

da Ospite il 28 nov 2005 12:33


filo ha scrittoPer quello che mi riguarda, io quando vado al ristorante cerco emozioni.
Possono essere date dal buon cibo, dal convivio, dall'ambiente ( naturalmente pretendo un livello minimo della cucina).

Invio recensioni delle mie esperienze solo quando posso dare un quadro completo di quello che ho vissuto, quando mi mancano elementi non posto nulla.

Non vado al ristorante per giudicare nessuno, cerco solo di tramettere le mie impressioni (ad onor del vere un giudizio lo si esprime sempre, dando voti, e riportando quanto gustato) sperando di poter essere utile a chi si trova a dover scegliere un ristorante.


E' chiaro, caro Filo, che nel momento in cui invii una recensione giudichi. E' altrettanto chiaro che ad alcuni ristoratori fa più piacere il casino di gente vociante e festante e non il correre il rischio di essere giudicati. Per giudicare bisogna "gustare" o "disgustare" e quindi le cose sono strettamente collegate. C' è poi chi, giocando sulle parole estrapolate dal ragionamento, cerca sempre di lanciare la propria meschina pubblicità. Ma alle patacche siamo(SONO) ormai abituato.
Saluti
LA MAX 61°

da Rinaldo il 28 nov 2005 12:35


filo ha scrittoPer quello che mi riguarda, io quando vado al ristorante cerco emozioni.
Possono essere date dal buon cibo, dal convivio, dall'ambiente ( naturalmente pretendo un livello minimo della cucina).

Invio recensioni delle mie esperienze solo quando posso dare un quadro completo di quello che ho vissuto, quando mi mancano elementi non posto nulla.

Non vado al ristorante per giudicare nessuno, cerco solo di tramettere le mie impressioni (ad onor del vere un giudizio lo si esprime sempre, dando voti, e riportando quanto gustato) sperando di poter essere utile a chi si trova a dover scegliere un ristorante.


La tua è una risposta perfetta.

Sei il cliente tipo che tutti noi operatori vorremmo avere a cena.
Il mio vuol essere un appunto a chi recensisce un locale scendendo nel particolare di una portata o di una parte dell'arredo del locale o su cosa indossa il cameriere giudicandolo.
Senza magari conoscere il metodo di preparazione di quello che sta mangiando,senza intendersi d'arte o di moda.
Tutti hanno libertà di esprimersi tramite le recensioni,un conto è giudicare un altro riportare l'evento accaduto.

Se non sai cosa è la conservazione in confit di una coscia di volatile,non puoi permetterti di giudicarla dopo averla mangiata!
E sai perchè?
Perchè poi magari giudichi la preparazione come "dal sapore selvatico"quando è quella la caratteristica del piatto (credimi è capitato).

Avendoti conosciuto personalmente non potevo che aspettarmi una risposta come quella che hai dato.(non è una sviolinata credimi)

Con simpatia

Rinaldo

da ilForchetta il 28 nov 2005 12:42


Rinaldo ha scrittoSenza magari conoscere il metodo di preparazione di quello che sta mangiando,senza intendersi d'arte o di moda.


Beh, però, Rinaldo, a parte alcuni casi gravi, di solito si giudica esclusivamente il risultato della preparazione.

A me personalmente interessa anche il metodo e il procedimento e a volte chiedo informazioni per riprodurlo o solo per infinità curiosità. Ad altri non interessa per nulla e semplicemente (con metodi vari e personali) dicono: mi è piaciuto, non mi è piaciuto. E giudica il risultato.

Secondo me un giudizio dovete sempre aspettarlo, a volte positivo, ma a volte negativo.

Non è però condiviso, da me, un atteggiamento di predisposizione al giudizio a priori.

Se la tua iniziativa sarà realtà, sai già che arriveranno degli avventori mooooolto simpatici e mooolto ben disposti!

da Greedy il 28 nov 2005 12:43


Non vado certo al ristorante per giudicare e non vado per criticare anche perchè non mi posso certo permettere il lusso di spendere 100€ per criticare il lavoro altrui.
Il luogo migliore per cenare con la dolce metà rimane ancora il mio salotto, poi quando la curiosità di provare cibi e accostamenti nuovi, la pigrizia di cucinare, la voglia di stare fuori o semplicemente di farsi servire invece che spadellare o qualsiasi altro motivo mi porta a cenare fuori, vado con piacere e passione al ristorante di turno cercando di godermi la serata, e se ho qualcosa da dire, da segnalare, allora questo sito mi da la possibilità di rendere pubblica la mia esperienza.

Per quello che riguarda la tua idea del "vieni, non paghi, ma decido io cosa mangi e poi mi giudichi" , potrebbe non trovare molti adepti ma a me piace. E' un po' come dire "giochiamo a carte scoperte".
Io vengo con il taccuino sul tavolo (si fa per dire) e tu hai tutto il tempo e il modo di "difenderti" preparando quello che più ritieni opportuno.
Bon, se deciderai di farlo vedrò di non mancare.
Se sarò completamente soddisfatto poi non mi dispiacerà cambiare la formula in "soddisfatti o rimborsati" e saldare il conto. 8)

Bye,
Davide

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da Ospite il 28 nov 2005 12:49



La tua è una risposta perfetta.

Sei il cliente tipo che tutti noi operatori vorremmo avere a cena.
Il mio vuol essere un appunto a chi recensisce un locale scendendo nel particolare di una portata o di una parte dell'arredo del locale o su cosa indossa il cameriere giudicandolo.
Senza magari conoscere il metodo di preparazione di quello che sta mangiando,senza intendersi d'arte o di moda.
Tutti hanno libertà di esprimersi tramite le recensioni,un conto è giudicare un altro riportare l'evento accaduto.

Se non sai cosa è la conservazione in confit di una coscia di volatile,non puoi permetterti di giudicarla dopo averla mangiata!
E sai perchè?
Perchè poi magari giudichi la preparazione come "dal sapore selvatico"quando è quella la caratteristica del piatto (credimi è capitato).

Avendoti conosciuto personalmente non potevo che aspettarmi una risposta come quella che hai dato.(non è una sviolinata credimi)

Con simpatia

Rinaldo





La solita ipocrisia di fondo.
Il sito è pieno-zeppo di recensioni che dicono MI E' PIACIUTO-NON MI E' PIACIUTO-FA SCHIFO-HO BECCATO UNA FREGATURA- VOTO 6-5-4-3-2-1
proprio da recensori ammirati ed invocati. Più giudizio di così!
Almeno il sottoscritto (che giudica e lo dice a chiare lettere ) non da voti netti e mantiene il dubbio nel personale. Se becco una fregatura non mi resta che giudicarla una fregatura e dirlo al prossimo che potrà verificare la veridicità o meno delle mie recensioni.

La recensione è un GIUDIZIO corredato da prove. Il giudizio è personale e suscettibile di tutte le critiche, quindi sempre GIUDIZIO resta. Voler chiamare le cose con un nome diverso........è IPOCRITA o ignoranza del significato delle parole.

Infatti, se il GIUDIZIO è positivo "va bene" per alcuni OSTI/TAVERNIERI.
Se il GIUDIZIO è negativo bisognerebbe, sempre secondo questi OSTI/TAVERNIERI (ritirano fuori la divisa del maitre lavoratore indefesso e non giudicabile)astenersi dal GIUDICARE il perchè ed il percome. (lavoro altrui)
A RINAAAAAAA!!!!!! Scendi dalla pianta di prezzemolo.
LA MAX 61°

da Rinaldo il 28 nov 2005 13:01


alberto ha scritto
Rinaldo ha scrittoSenza magari conoscere il metodo di preparazione di quello che sta mangiando,senza intendersi d'arte o di moda.


Beh, però, Rinaldo, a parte alcuni casi gravi, di solito si giudica esclusivamente il risultato della preparazione.

A me personalmente interessa anche il metodo e il procedimento e a volte chiedo informazioni per riprodurlo o solo per infinità curiosità. Ad altri non interessa per nulla e semplicemente (con metodi vari e personali) dicono: mi è piaciuto, non mi è piaciuto. E giudica il risultato.

Secondo me un giudizio dovete sempre aspettarlo, a volte positivo, ma a volte negativo.

Non è però condiviso, da me, un atteggiamento di predisposizione al giudizio a priori.

Se la tua iniziativa sarà realtà, sai già che arriveranno degli avventori mooooolto simpatici e mooolto ben disposti!


Corretto ciò che scrivi.
Il mio esempio sul volatile consevato nel suo grasso era solo un caso,riguardante la cucina.
Potrei citarti quella volta che ci siamo beccati un 6 stiracchiato all'ambiente da una signora che è entrata nel bagno 5 minuti dopo che era uscito il marito dal bagno a fianco e che,colto da un attacco di dissenteria,mi ha "verniciato"la tazza:la signora in questione scrisse a suo tempo:
La sala è piacevolmente rustica, con travi a vista. Unica pecca una gran puzza di fogna nei bagni, ma forse c’erano dei problemi di “bassa pressione”.


Ma potrei citartene tante altre,ufficiose perchè non documentate da uno scritto (ospito parecchi mangioni ma non solo :D ) ma che fanno altrettanto riflettere.

Riflettere su quanta pur passione nel tuo lavoro tu ci possa mettere,sei sempre esposto a personaggi pittoreschi.

Se lo faremo,vorrò vedere se non toccando il borsellino,il cervello si mette in moto diversamente:condizione obbligatoria:avere qualcosa da mettere in moto. :D

Rinaldo

da ilForchetta il 28 nov 2005 13:14


Rinaldo ha scrittoSe lo faremo,vorrò vedere se non toccando il borsellino,il cervello si mette in moto diversamente:condizione obbligatoria:avere qualcosa da mettere in moto. :D


Guarda, da questo punto di vista, mi pare eccellente la risposta e la correttezza di greedy. Magno gratis, ma se mi piace poi ti pago. E questa è dimostrazione che qualcosa da mettere in moto esiste (detto di greedy mi fa una certa impressione... :wink: ).

Per il resto, temo che molti verranno attirati grazie alla legge fisica che fa sì che il vuoto pneumatico tenda a fagocitare ciò che gli sta intorno, una volta aperto e scatenato.... e saranno volatili amari. Ma davvero, stavolta... :wink:

da Rinaldo il 28 nov 2005 13:14


Infatti, se il GIUDIZIO è positivo "va bene" per alcuni OSTI/TAVERNIERI.
Se il GIUDIZIO è negativo bisognerebbe, sempre secondo questi OSTI/TAVERNIERI (ritirano fuori la divisa del maitre lavoratore indefesso e non giudicabile)astenersi dal GIUDICARE il perchè ed il percome. (lavoro altrui)


Naturalmente il permettersi di giudicare va a volte nella direzione opposta:

Omissis..
La scelta degli antipasti è ampia e spazia da piatti di "terra" a quelli di "mare". Stessa cosa dicasi per i primi, fra i quali ho scelto un risotto alla Bonarda e cotechino, che riusciva a non far prevalere il gusto del secondo ingrediente sul primo (cosa assai difficile, visto il tipico sapore deciso del cotechino).
Omissis...

Ci becchiamo un cappello blu da un ospite di Ferragosto a pranzo che non sa nemmeno quello che ha mangiato :D (il risotto con il cotechino e la Bonarda non l'ho mai servito)

Rinaldo

da Fante il 28 nov 2005 13:20


Io non vado al ristorante per giudicare, ma per passare una bella serata. Il giudizio è inevitabile ( a meno che tu non sia una letterina); ma esprimere un parere non è emettere una sentenza. Poi mi diverte condividere l'esperienza con altre persone.

da Rinaldo il 28 nov 2005 13:29


Fante ha scrittoIo non vado al ristorante per giudicare, ma per passare una bella serata. Il giudizio è inevitabile ( a meno che tu non sia una letterina); ma esprimere un parere non è emettere una sentenza. Poi mi diverte condividere l'esperienza con altre persone.


Fante serio...?!!
Sicuro??!! Vabbè rispondo pure a te :D

Sicuramente sei liberissimo di esprimere tutti i giudizi e pareri che vuoi,ci mancherebbe altro:il mio quesito era posto diversamente;sei sicuro di avere le conoscenze e le capacità per poterti addentrare nel giudizio senza commettere errori?
E poi,sei sicuro che valga la pena passare la serata a ripetendoti mentalmente il nome del piatto per non scordarlo la mattina dopo,quando farai la recensione,se vorrai farla?

Non è un topic che scende del personale di nessuno;è solo per potermi aiutare nella mia provocazione di qui sopra:vieni,mangi quello che dico io,giudichi,non paghi.
E poi vediamo come parli del pasto.


A presto

Rinaldo

x Rinaldo

da Fante il 28 nov 2005 14:01


Carissimo,
ho colto meglio lo spirito della domanda.
Parlerò evidentemente a titolo personale; l'ho specificato per non incorrere nell'accusa di ipocrisia :wink:
Non credo d'avere le capacità per esprimere un giudizio assoluto. Ho il timore costante quando scrivo la mia recensione di incappare in errori grossolani. Come per tutti gli argomenti, il poterne parlare implica una buona dose di teoria e di esperienza e sicuramente ho molte lacune in entrambi i campi.
Ma una cosa è certa. Attualmente trovo valga veramente la pena di sedermi a tavola come facessi un compito. Mi piace guardarmi intorno, commentare con mia moglie l'ambiente, il servizio, lo stile, respirarne la passione, e concentrarmi su quello che sto mangiando, che sto bevendo, dal primo morso al retrogusto...che meraviglia! Da quando conosco ilmangione ho passato serate al ristorante memorabili. La passione non esclude un'impegno.
Riguardo al sentirsi "giudicati" dalla propria clientela, ti garantisco che non è un'esclusiva dei ristoratori. :wink:

da Rinaldo il 28 nov 2005 14:21


Mi sono permesso di dare una veloce scorsa ai ristoranti da te recensiti:tutti locali di livello medio alto,da cui sei uscito quasi sempre soddisfatto.
Rileggendoti mi sembra anche che,che tra abbinamenti vino cibo e susseguirsi delle portate,qualcosa di degustazione ne capisci.

Non avrai le capacità per un giudizio assoluto,ma d'altronde credo che quelle possa averle solo il creatore di una preparazione;solo lui può dirci cosa voleva esprimere in quel piatto.

Sarebbe come criticare un "Anfore Breg" di Gravner dicendo che è torbido,non sapenso cosa c'è dietro alla preparazione di quel vino.

Però hai sicuramente l'umiltà di aver risposto come tutti possono leggerti;facendo capire perfettamente cosa ti aspetti da un pasto in un ristorante.

Grazie ancora

Rinaldo

da Fante il 28 nov 2005 14:27


Rinaldo ha scrittoRileggendoti mi sembra anche che,che tra abbinamenti vino cibo e susseguirsi delle portate,qualcosa di degustazione ne capisci.

Grazie ancora

Rinaldo


Porcaccia! Grazie a te! Questi attestati di stima mi commuovono ( e non sono certo di meritarli )! :wink:

Psssss.... Strini ed Alberto si staranno facendo i gargarismi con la bile! Possiamo dirlo almeno che loro due non capiscono una fava, no?

da ilForchetta il 28 nov 2005 14:32


Fante ha scrittoPsssss.... Strini ed Alberto si staranno facendo i gargarismi con la bile! Possiamo dirlo almeno a loro due che io non capisco una fava, no?

Re: Convivio o compito?

da runnik il 28 nov 2005 14:32


Rinaldo ha scrittoConvivio
Degustare del buon cibo
Soddisfare un bisogno


Quale di questi motivi ti portano al ristorante?


I miei due cent:
Io vado ar ristorante per divertirmi.

Gia' , perche' gli occhi della mia fidanzata sono ancor piu' belli se li guardo mangiando uno splendido piattino e magari bevendo un bel bicchiere.
Mi sembrano piu' belli anche i discorsi degli amici, magari anche quelli piu' pallosi che sanno sempre tutto di tutto: io mangio e loro sanno.
E poi ho bisogno. Ho bisogno del gusto, necessito di colorare un po' questa vita, se no... cosa ci stiamo a fare?

Andar al ristorante per giudicare? Certo mi dispiaccio d'esser trattato male o di mangiar porcheria, ma chi non si dispiacerebbe? Certamente pero' l'ultima cosa che mi passa per la testa e' di sedermi e giudicare (anzi, a tal proposito mi chied: "ma quelli che sulle recensioni si ricordano il nome del piatto composto da 36 aggettivi e sostantivi, ogni volta che si siedono estraggono il blocchetto?"
Poi, magari, esiste davvero uno che gode a segnarsi ogni singolo produttore di cui beve vino... ma se li ricordera' tutti? E soprattutto berra' sempre quello o provera' altrimenti? :-D

mangiare e' un gioco, e bello questo sito che permette di giocare ed evitar fregature. Ma sul gusto ritengo che Nessuno possa permettersi di dispensar certezze, visto che di senso si parla.

Primus, io vado a mangiare perche' e' una cosa bellissima, "mi consenta" (direbbe qualcuno) mangiare e' una figata, come fare l'amore, guardare una bella ragazza ed altro ancora. E poi perche' non e' scritto o catalogato.

La recensione passa in secondo piano, diventa per me un di piu', un "se capita", un aiuto a qualcun altro, o anche una semplice lettura di un'esperienza bella... o meno.

Grazie per il bel topic.

Re: Convivio o compito?

da ilForchetta il 28 nov 2005 14:38


runnik ha scritto(anzi, a tal proposito mi chied: "ma quelli che sulle recensioni si ricordano il nome del piatto composto da 36 aggettivi e sostantivi, ogni volta che si siedono estraggono il blocchetto?"


Yes, welcome.

da Rinaldo il 28 nov 2005 15:11


Runnik mi da la possibilità di tirare in ballo altri amici.

Leggo di Princess da Tano:

Per la scelta del vino ci affidiamo alla competenza di Tano, che ci consiglia un’etichetta, a suo parere, eccellente. Accogliamo la sua proposta, “Patrimo” Feudi di San Gregorio - Irpinia rosso, un merlot in purezza campano, profumato, potente e concentrato, dal colore rosso intenso, con una discreta componente acida, ma vellutato al palato, con una leggera nota amara e di sorprendente beva.


Anna per me è la quinta essenza del recensore;ho estrappolato questa parte perchè mette in evidenza ciò che intendo io:potersi permettere di GIUDICARE,anche solo velatamente tra le righe.

Allora partiamo dall'inizio:il Patrimo di Feudi S.Gregorio è un vino sbagliato;per sbagliato intendo che non racchiude in se le caratteristiche del Merlot.
Leggevo tempo fa di Patrimo su di una rivista di Bibenda (organo ufficiale AIS) che è un vino tutto muscoli e poca grazia;incuriosito l'ho assaggiato e confermo che è uno di quei vini,come si dice in gergo,dove bisogna trovare un piatto adatto a sgrassare la bocca e non viceversa.

Un cosidetto vino fatto per stupire,non per berlo.
Un amico sommelier lo ha definito"un lottatore di Wrestling che sale sul ring e cade al tappeto dopo che l'arbitro gli ha pestato inavvertitamente un piede.

Ora,Princess ci scrive che:

Per la scelta del vino ci affidiamo alla competenza di Tano, che ci consiglia un’etichetta, a suo parere, eccellente.


Grande Anna!
Non ha fatto 3 salti mortali per un vino tecnicamente sbagliato,ma non ha nemmeno ucciso Tano per la scelta.

Quando ho scritto delle rece "fidate" di alcuni noti capite di cosa parlavo vero?

Interessante topic davvero sta uscendo.

(Tano non me ne volere,ma se il Patrimo era pure il 2002,usalo per il consommè del patriarca) :D :D :D

Ciao

Rinaldo

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