Siamo alle solite.
E lo dico da ex fumatore,come è possibile degustare profumi e sapori di un buon piatto,di un buon vino se il tavolo a fianco appesta l'aria con la sigaretta.
Nel libro delle dediche de l'Oca Ciuca credetemi ci sono molti più complimenti perché è vietato fumare che lamentele a riguardo.

Meditate colleghi.

Ciao
Rinaldo

Carissimi, anche se non vi conosco personalmente dato che non ho partecipato con mio rammarico alla Cena del 10/12, desidero dire la mia su questo tema... scottante.
Come avrete visto dalle mie (poche) recensioni, prediligo i luoghi dove, al piacere di un buon pasto semplice, si aggiunge quello della chiacchiera, della canzone, del convivio. Insomma, qualcosa che somigli alle vecchie osterie milanesi che a detta di molti sono ormai scomparse, per lo meno a milano.
E' difficile immaginare un'Osteria senza quelle piccole nubi di fumo che aleggiavano sulle teste degli avventori... è difficile immaginare un'Osteria senza pensare a quell'odore acre che ci rimaneva attaccato ai vestiti dopo una serata passata a mangiare, cantare e scherzare e che si mescolava con quello dello smog cittadino e della nebbia...
Eppure... eppure io credo che in questo caso, uno sforzo di immaginazione vada fatto. Maledette sigarette... puzzano da morire e portano la morte. Eppure ce ne siamo così affezionati da considerarle quasi belle... e quasi bello il fumo... quasi romantico. Non c'entrano nulla. Ne' con il convivio, ne' con il piacere di un pasto, nel miglior locale d'italia o nella peggior bettola. Al "gatto nero" di Milano (forse una dell ultime osterie) da un bel po' non si può fumare... Si vive meglio... molto meglio
Ciao a Tutti
Capitan Uncino
...Trani for ever

Personalmente nelle cortine fumogene non ci trovo nulla di romantico, tanto meno nell'odore che mi lasciano sui vestiti...
Continuerò a stare lontano dalle coltri nocive, che esse derivino da piacevoli momenti di relax post-pranzo o dallo smog metropolitano, e sono convinto che troverò comunquea piacevoli momenti conviviali da apprezzare 'a pieni polmoni'.
Ciao!

Capitan Uncino, ma per favore!
Certe cose vai a dirle a chi ascolta jazz o blues, non a chi cerca il piacere delle papille gustative. Ti parlo da fumatore quasi pentito: ho smesso da tre mesi e non so ancora se si possa dire che ho smesso, ma il fumo mi infastidiva a tavola anche quando in un giorno mi facevo fuori una dozzina di Drum blu autorollato. E poi va capito il non fumatore, ostia! Se va a cena per sniffare il profumo di tartufo o quant'altro, perchè mai deve assorbire il puzzo della tua Marlboro?
Dico la mia: la richiesta di proroga del divieto è un'emerita stronzata (perdonate il linguaggio). La categoria non affonda per un divieto di fumo: lo farà se non si da una sana regolata sui prezzi. E se continua, come mi è capitato ieri sera, a presentarti il conto senza alcuna specifica su quel che hai ordinato. Io più vado a cena fuori, più ho l'impressione di fare beneficienza. A chi, tra l'altro non ne avrebbe bisogno. Mi sento, il più delle volte, preso per il sedere. Paga, Pantalone, tanto in Italia si lamenta solo chi è cafone. E tu, Pantalone, non vorrai certo lamentarti, vero? Non mi vorrai far questo!
E allora, tornando a noi, ben venga il divieto di fumo al ristorante e in tutti gli altri locali pubblici. I fumatori intelligenti capiranno, oppure sceglieranno solo quei ristoranti che dispongono di spazi riservati. E basta con questa retorica del locale fumoso, o dell'osteria milanese vecchio stile. I cui gestori sono tutti morti di cancro, grazie alle sigarette dei loro clienti.

Ragazzi, ma avete letto il mio messaggio fino alla fine? Forse non era chiaro ma personalmente sono più che contrario al fumo nei locali pubblici. Sono un non fumatore convinto. Cercavo solo di gettare un ponte tra quelli che (come me) odiano il fumo e quelli (e sono ancora tanti purtroppo) che non resistono al piacere della "bionda" dopo cena...
Provate a rileggere le ultime righe...
un saluto a tutti

Infatti non ce l'ho con te, sia chiaro. Ce l'ho con:

a) L'ipocrisia di quelli che si stracciano le vesti per il divieto di fumo e per il danno economico che esso porterà ai ristoranti. Ma quale danno! Il cinema è andato in crisi per i prezzi dei biglietti e per la pigrizia della gente, non certo perchè hanno imposto il divieto di fumare.
b) Chi non capisce che il ponte tra fumatori e non fumatori c'è già. Lo concede la legge, che non proibisce a priori il fumo: dice che i ristoranti si devono organizzare, se vogliono far fumare. Altrimenti ciccia. Io, se fossi un ristoratore, investirei, perchè trattasi di differenziazione del prodotto, che permete maggiori possibilità di far profitto.

Poi, Capitan Uncino, tutto va a seconda dell'intelligenza delle persone. Io, quando ero fumatore, non fumavo se andavo a cena con qualcuno a cui dava fastidio. Oggi, in macchina mia, se uno vuole fumare può farlo, perchè non mi crea fastidio; non può farlo se c'è qualcuno a cui crea fastidio. Ora che non fumo più, se vado a cena con gente che fuma mi adeguo. Non sarà una cena che mi fa morire di asfissia. Ma chi non vuole sentire puzza di fumo, ha il diritto di non sentirla.

Scusami se hai inteso il mio intervento come un attacco personale, non lo era. Ho letto con attenzione la tua mail, ed è chiaro che sei contro il fumo. Ma questa non è una guerra tra chi è pro e chi è contro. Questa è solo una questione di rispetto reciproco. E rinviare l'applicazione della legge sarebbe solo una mancanza di rispetto per chi non fuma.

Detto questo, spero di vederti a una futura cena de Il Mangione. Sala fumatori o non fumatori?

Caro Uncino,
il tuo messaggio sulla "romanticità" del fumo era chiarissimo.
Sarebbe come vedere un film con H. Bogart privato della sua immancabile sigaretta incollata all'angolo sinistro della bocca. A titolo di pura osservazione, vi faccio notare che, più si va verso l'alto nella scala valori dei ristoranti, più è tollerato-consentito fumare o, più semplicemente, il patron, si affida all'autoregolamentazione della clientela e se qualcuno protesta viene pregato di pazientare, tanto, il fumo, ormai ha le ore contate. Questa la mia esperienza. La colpa io la faccio soprattutto ai ristoratori. Si può stare per due ore senza fumare? E allora poche balle!
NON SI FUMA PUNTO E BASTA- così come è stato al cinema, dove, la "suspense" (per certi film) poteva anche far comprendere una fumatina. Al ristorante la SIGARETTA ed anche i PROFUMI-va sottolineato -sono proprio un insulto. Non a caso parliamo di FUMO e PROFUMO.
Ciao
LA MAX 61°

Nella recensione de il Sambuco ho tralasciato di dire che sui tavoli erano presenti i portacenere e ovviamente nella serata (guarda caso solo elementi femminili) i soliti (ig)noti hanno fumato al tavolo.
Avrei voluto dare cappello rosso al ristorante, ma quando finisce la qualità del servizio e inizia la maleducazione del commensale?....

Continuano le discussioni intorno al divieto di fumare.
Ho letto da più parti che i fumatori si sentono "ghettizzati" o che adesso vengono "criminalizzati" e che questa legge è assurda, che è inutile proibire di fumare e che tanto poi, fuori nelle strade, c'è aria inquinata a livelli esagerati. I fumatori puntano il dito contro i profumi usati da altri clienti (di entrambi i sessi) in modo non appropriato.
Tutte queste sono scuse.
Fino a ieri i "ghettizzati" erano i non fumatori e per fortuna non criminalizzati. A tanto la scemenza umana non poteva arrivare e questo mi/ci conforta. Il profumo è assai fastidioso e provoca in me lo stesso fastidio del fumo. Le conseguenze sono ben diverse. Il profumo essendo fastidioso, non potrà mai arrecare gli stessi danni del fumo.
Ancora una volta i ristoratori (tramite le loro associazioni di categoria) non perdono occasione per buttar benzina sul fuoco. Chiesti sei mesi di proproga all'entrata in vigore della legge -ricorso a TAR ecc.
Motivazione: non sono ancora tutti pronti con l'adeguamento alla legge che prevede che ai fumatori vengano riservati apposite aree.
Ma non fanno prima a vietare totalmente per sei mesi e dopo, quando saranno in regola con le leggi, traslocare i fumatori nei locali predisposti?
No! Ancora una volta scaricano tutto sulle spalle (I MARONI) dei clienti-paganti-non fumatori; i tiranni, talebani, che stanno esagerando.
Vi suggerisco, quando prenotate in qualche locale, di chiedere di essere sistemati in area non-fumatori. Qualora vi dovessero rispondere che non esiste area adeguata e che nel locale si può liberamente fumare. ANNULLATE LA PRENOTAZINE SENZA TENTENNAMENTI, dicendo chiaro e tondo che allora andrete "DA MARIO" perchè nel suop locale è rigorosamente vietato fumare. Questo fatelo dopo aver chiesto se c'è disponibilità di tavoli. Vedrete che alla fine le cose cambieranno.

Ciao
LA MAX61°


P.S. Io dico da Mario, ma va bene anche qualsiasi altro nome di fantasia per identificare un altro ristorante.

non c'è bisogno di nessuna precauzione caro Max, la richiesta di proroga è stata cassata e quindi non si fuma e basta.
Se vado in un locale (senza aver chiesto al telefono) e mi trovo in una stanza con qualcuno che accende la sigaretta, questo mi fa il piacere di spegnerla, altrimenti la spegne con le forze (dell'ordine, si intende, non sono un violento! ).

Tassativo!!! Dal 10 Gennaio il fumo si fa in strada assieme alle marmitte!!!

Caro gobbaccio... assolutamente sala non fumatori!!!
Trovo molto intelligente il concetto di diversificazione dell'offerta e sono anche io convinto che i ristoratori dovrebbero investire in questo senso.
Personalmente ritengo inoltre che molti pubblici esercenti abbiano sfruttato l'introduzione dell'euro per aumentare i propri margini. Le statistiche dicono infatti che l'euro non ha impoverito globalmente paesi come l'italia, ma si è verificato uno 'spostamento' di ricchezza. E' chiaro che questo spostamento è avvenuto a favore di chi ha potuto sfruttare questa leva e mi pare proprio che i ristoratori, chi più chi meno lo abbiano fatto. Bene, adesso sarebbe ora di investire un po' di questi profitti, in locali più moderni e adeguati a proteggere meglio la salute (e le narici) dei propri clienti...

Capitan Uncino
...Trani for ever

Da Papillon ricevo e giro:

FUMO. Intanto scende in campo Bille', presidente di Confcommercio, che chiede una proroga sul fumo al ministro Sirchia. E con lui si schiera anche il ministro Marzano.


Vedrete che prorogheranno....eccome se prorogheranno.
Speriamo che Girolamo tenga duro.
Ciao
LA MAX 61°

Forza Girolamo!!!!!!

Comunque si potrebbe anche fare uno SCIOPERO degli AVVENTORI!!!



va beh dai... lasciamo perdere queste cazzate e torniamo a lavorare...

Le prese di posizione da parte dei ristoratori-baristi(loro ass.ni di categoria) ecc. sono veramente ridicole. I fumatori si sentono sempre più ghettizzati. Poareti! Noi (ex fumatori o mai stati fumatori) dovremmo sorbirceli in virtù delle loro cervellotiche teorie. Ma dove stascritto?
Mi dai fastidio? (vorranno mica dire che il fumo non da fastidio!) E allora smetti, altrimenti sei maleducato e prepotente.Fine della trasmissione. Non sono io l'intollerante, mettiamo bene in chiaro questo principio. I ristoratori dicono di non essere pronti con i locali adeguati per i fumatori. Problema loro. Il divieto è per NON FUMARE ed il non essere in regola con i locali-aspiratori ecc.ecc. non costituisce reato.
E' chiaro che in un paese di "senza palle" (leggi tutti i governi fin qui avuti) se nessuno è in grado di far rispettare una minima regola non può che esserci l'anarchia e la maleducazione. E che nessuno venga a dire altre baggianate. Sirchia è ora di tirare fuori la NERCHIA! Se ce la fai sei grande!

LA MAX 61°

sentivo oggi che a Milano solo il 4% è in regola...
vorrà dire che negli altri posti non si fumerà e basta.
I ristoratori si rifiutano di fare anche da gendarmi, in teoria sarebbero obbligati a verbalizzare il trasgressore ostinato e chiamare le forze dell'ordine....

ce lo vedete Rinaldo in sala con il cappello da brigadiere?