magilla ha scrittoquando, secondo voi, si può dire che un ristorante è "finto"?
magilla
MAX61° ha scrittomagilla ha scrittoquando, secondo voi, si può dire che un ristorante è "finto"?
magilla
Quando fa finta di fare ristorazione proponendo la solita sequenza di cose note e rinote che cavalcano la moda. A differenza di quello che sostiene Pillutta io credo che il sito nostro ed in generale il panorama gastronomico nazionale siano stracolmi di queste realtà. Non vuol dire che si mangi male in questi ristoranti, ma li chiamerei, credo più appropriatamente, MENSE DI LUSSO.
ANTIPASTI: SALUMI IN VARIO ASSORTIMENTO
PRIMI: RISOTTO DELLA CASA (riso alla parmigiana con qualche bizzarra variante fatta nel tentativo-misero- di distinguersi)
Ieri nella recensione di DUDE al RE ARTU' ho letto di un RISOTTO AI FUNGHI E MIRTILLI. Solo una mente malata dietro i fornelli può proporre cosa analoga.
SECONDO: TAGLIATA CON RUCOLA
DESSERT: MOUSSE DI FRUTTI DI BOSCO-TIRAMISU' DELLA NONNA
Ecco un esempio di non ristorazione.
La CANTINA potrà essere anche eccelsa ma sempre CANTINA resta.
Ciao
LA MAX 61°
alberto ha scrittoMa perché esiste questa convinzione che la ristorazione non possa proporre piatti normali?
Non ritengo che sia necessario distinguersi, fare sperimentazione e proporre ingredienti ricercati per proporre ristorazione.
Esiste tantissima gente che va al ristorante per mangiare e nutrirsi, semplicemente. Senza cercare picchi di genio e tecnica sopraffina. Ad esempio, migliaia di agenti di commercio. E migliaia di famiglie che vogliono passare la domenica lontano da casa e dai fornelli.
E a queste persone, i piatti 'normali' piacciono, eccome. Spesso anche perché non ci sono i danè per mangiare filetto di carne piemontese sopraffina e risotto con i pistilli di zafferano del gioielliere di milano centro.
Anche questa è ristorazione, non alta cucina sicuramente, ma ristorazione. Si può fare male, malissimo ma anche bene. E anche questa ha diritto ad esistere e ad essere trattata da ilmangione.
MAX61° ha scritto
Quando fa finta di fare ristorazione proponendo la solita sequenza di cose note e rinote che cavalcano la moda. A differenza di quello che sostiene Pillutta io credo che il sito nostro ed in generale il panorama gastronomico nazionale siano stracolmi di queste realtà. Non vuol dire che si mangi male in questi ristoranti, ma li chiamerei, credo più appropriatamente, MENSE DI LUSSO.
pillutta ha scrittoMAX61° ha scritto
Io avevo inteso la parola "finto" per ciò che è, ossia inesistente nel caso di un risotrante.
Questa è una tua interpretazione.
Ribadisco che sul sito di ristoranti finti (inesistenti) non ce ne sono perchè gli admin prima di inserire un ristorante ne controllano l'esistenza.
Pillutta
alberto ha scrittoNon so, magari ho inteso male io. Ma non credo che ilmangione sia 'riservato' alla ristorazione 'speciale'.
Ci sono indirizzi e spazio anche per i ristoranti normali, che sono poi la stragrande maggioranza.
Per intenderci, non viaggiando per lavoro, faccio parte di coloro i quali vanno al ristorante per mangiare qualcosa di particolare. Ma non per questo motivo eliminerei la considerazione per tutti gli altri locali. Che esistono e hanno un loro scopo.
("scopo? hai detto scopo? quando, con chi? arf arf..." FANTE! A CUCCIA!)
alberto ha scrittoNon so, magari ho inteso male io. Ma non credo che ilmangione sia 'riservato' alla ristorazione 'speciale'.
Io chiamo RISTORANTE CON LA R MAJUSCOLA il locale dove la cucina esprime qualcosa che, non necessariamente deve essere costoso, anzi, dal mio punto di vista, i "COSTOSI" possono stare a gingillarsi sui loro allori. A 30-35 50 Euro abbiamo il sacrosanto diritto di ritrovarci dei piatti (menù) studiati e ponderati e non una sequenza di cose fatte tanto per far vedere che c'è scelta. Se non comprendiamo queste cose vuol dire che han ragione i ristoratori. E' un mio punto di vista. Aspetto il SILBUSIN e FILO a darmi manforte.
vale ha scrittoalberto ha scrittoNon so, magari ho inteso male io. Ma non credo che ilmangione sia 'riservato' alla ristorazione 'speciale'.
Sagge parole.
Il mangione si rivolge a tutti coloro che frequentano la ristorazione. Non specificatamente di un certo livello.
Del resto l'etimologia del nome derivante da "ristaurare", nella fattispecie lo stomaco, non precisa in che modo! Ristorare o rimettere a nuovo lo stomaco non vuol dire farlo con le migliori materie prime del mondo e cucinate nel più sublime dei modi tantomeno nel peggiore.
E' semplicemente una visione più generale del nutrirsi.
Quindi, ben accetti tutti i ristoranti/trattorie/osterie/pizzerie che hanno qualcosa da "dire" e quindi degni di essere segnalati, nel bene e nel male.
Ciao!
Vale
Fante ha scrittoMAX61° ha scrittoIl Mangione lo vedo più indirizzato in questa fascia di categorie di locali. Sbaglio?E' sempre valido questo concetto?
Io la vedo così.
Trovo indispensabili per la completezza del sito le recensioni ai grandi chef. Ma il punto di forza de ilmangione sta nei ristoranti "medi".
vale ha scrittoFante ha scrittoMAX61° ha scrittoIl Mangione lo vedo più indirizzato in questa fascia di categorie di locali. Sbaglio?E' sempre valido questo concetto?
Io la vedo così.
Trovo indispensabili per la completezza del sito le recensioni ai grandi chef. Ma il punto di forza de ilmangione sta nei ristoranti "medi".
Concordo con Fante che è anche lui bello, bravo e fa sempre la scelta giusta.
Comunque, scherzi a parte, lo scopo de ilmangione.it è quello di informare gli utenti tramite gli utenti. Quindi trasversalmente su ogni tipo di ristorante, dal blasonato alla trattoria di paese.
Ciao.
Vale