Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

da montefollonico il 13 feb 2006 15:53


Un piccolo intervento per qualche riflessione:
da una parte si scrive tanto su "interpretazioni" di piatti classici, ho notato che spesso però chi si intraprende nella cosidetta innovazione non riesce, ahimè, a confezionare alla perfezione il piatto classico, (vedi il cacciucco per esempio ) non sarà perchè non potendo eccellere,con la rivisitazione svicolano????
Invochiamo il territorio....e anche l'innovazione......
A rileggersi prestissimo. Montefollonico

Re: TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

da pillutta il 13 feb 2006 15:57


montefollonico ha scritto non sarà perchè non potendo eccellere,con la rivisitazione svicolano????
Montefollonico


In molti casi penso che il motivo sia proprio questo.
Personalmente se un classico è eseguito a regola d'arte non mi stancherò mai di mangiarlo.
Pillutta

Woody Allen : Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia, ma la pallottola mi salvò la vita.

da Macs il 13 feb 2006 15:59


Monty e Pillutta 100%

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da Ospite il 13 feb 2006 16:04


Generalizzando hanno ragione tutti..ci saranno sicuramente chef che utilizzano la scorciatoia dell'innovazione..per camuffare scarsi risultati ed latri che apportano reali miglioramenti alle ricette.

Ribaltando la frittata...chi dice che un piatto tradizionale sia realizzato bene ???....chi dice che modificando un piatto tradizionale non si ottenga qualcosa di qualitativamente superiore????


E' adesso linciatemi pure :lol:

da primus il 13 feb 2006 16:07


Non esiste una legge divina.
C'e' chi apprezza "i banali ravioli" e chi impazzisce per le sfere di Adrià

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

da Ospite il 13 feb 2006 16:10


montefollonico ha scrittoUn piccolo intervento per qualche riflessione:
da una parte si scrive tanto su "interpretazioni" di piatti classici, ho notato che spesso però chi si intraprende nella cosidetta innovazione non riesce, ahimè, a confezionare alla perfezione il piatto classico, (vedi il cacciucco per esempio ) non sarà perchè non potendo eccellere,con la rivisitazione svicolano????
Invochiamo il territorio....e anche l'innovazione......
A rileggersi prestissimo. Montefollonico


dunque..
Confezionare alla perfezione il piatto classico non credo sia tra gli scopi di chi innova, altrimenti che innoverebbe a fare?
Rivisitare è un'altra cosa, ha a che fare con l'andare oltre, proporre un'idea nuova che si allaccia alla tradizione e la supera..
Per me non abbiamo a che fare con goffi tentativi di aggiramento, caro montefollonico, quanto con obiettivi e gusti emergenti che differiscono..
Nulla mi impedisce di apprezzare tanto il nuovo caciucco di Portinari quanto quello della trattoria del livornese.
Dove sta il problema?

per montefollonico

da Ospite il 13 feb 2006 16:37


Ah, a proposito, dato che si parla del caciucco versione moderna: tu sei stato alla Peca ad assaggiarlo? Se, come pare, sei un vero gourmet, qualche centinaio di chilometri per ritrovare un piatto che sta facendo parlare di sé a livello internazionale è il minimo che si può percorrere. O sono tutti impazziti e scrivono stupidaggini? Ma almeno l'hanno gustato..
Già che ci sei, se vai da Nicola Portinari, prova anche i nuovi aglio olio e peperoncino..
Una volta mangiato, allora sarà possibile intavolare un sano dibattito: prima è polemica fine a se stessa, o no?
a presto

p.s. quante versioni esistono del caciucco? Chi stabilisce qual'è la migliore, quella vera?

da montefollonico il 13 feb 2006 18:28


Carissimo K1, non sono un vero gourmet, ma un semplice appassionato come molti, che avendo la fortuna di avere una cucina familiare stellata e la passione a volte maniacale di studiare o meglio provare a studiare materie prime e piatti, cerca di "curiosare" approfonditamente.
Sicuramente il Portinari fa un prodotto eccelso, diciamo certamente il migliore.Ma ha studiato in modo maniacale il cacciucco tradizionale?
Esempio per ilo cacciucco quale tipo di Salvia ci mette e predilige?
Il maniacale sulle ricette tradizionali è questo, una ricerca forte assidua sul territorio dove sono nate, un confronto con gli altri, ed un provare e riprovare. Quando asseggerò il suo piatto mi farà piacere saperne la "storia", senno che gusto c'è.
Altro esempio: chiedevo al grande Tano sui Pici, ahimè PER ORA, gli stende a macchina. Beh questa pasta tipica di alcune zone del senese, studiandola in modo maniacale si arriva a discutere se è meglio "stirarla" su asse di legno e se si di quale essenza, oppure su altra superficie. Seppoi si vogliono fare a macchina e esempio a sezione quadrangolare, allora diciamo subito che facciamo un altra cosa, cosiccome per il cacciucco, lasciamolo stare e diamogli un altro nome.
Perchè gli chef devono stupire e far parlare di se con rivisitazioni???!!!!A volte sono benevenuti anche nuovi piatti.
A rileggersi presto e grazie per l'attenzione. Montefollonico

da Ospite il 13 feb 2006 18:46


montefollonico ha scrittoSicuramente il Portinari fa un prodotto eccelso, diciamo certamente il migliore.Ma ha studiato in modo maniacale il cacciucco tradizionale?
Esempio per ilo cacciucco quale tipo di Salvia ci mette e predilige?


Vedi, il punto è che stiamo ragionando su livelli differenti. Non credo che in questo caso si trattasse di rifare in modo strepitosamente inarrivabile un piatto della tradizione, quanto forse di trarne ispirazione per proporre una novità: anche se non sono l'esegeta del Portinari pensiero e bisognerebbe chiederlo a lui..
Insomma, la cosa non è il nome , a meno non esista un obbligo che vieta di trarre ispirazione dal nome di un piatto della tradizione.
Per ultimo, se sono completamente d'accordo con le tue affermazioni in merito ad una ricerca approfondita sulla tradizione, a livello di discussione la terrei separata dall'innovazione. Intendo dire che nulla vieta la coesistenza di cuochi eccellenti in entrambi gli ambiti, anche se tendo a pensare che in teoria dovrebbero essere persone diverse con idee e scuole di pensiero differenti, offerte in contesti altrettanto diversi.

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