Credo che dopo il settore edile, la ristorazione sia la più incriminata per la quantità di lavoronero che vi gravita.......
Complice la quantità del lavoro, periodica, stagionale ed altalenante il vezzo di avere personale non regolare è abitudine, deprecabile, ma consolidata.
E' notizia recente del giornale locale, che un pub ristorante di recente apertura, ha fatto bingo con addirittura una quindicina di dipendenti, dal cuoco al dj, senza alcuna copertura previdenziale....
Da un lato lacci e lacciuoli che non permettono di avere personale saltuario e occasionale alla bisogna, e la rigidità di contratti di lavoro part time che non permettono la flessibilità dell'orario, se non comunicando continuamente le eventuali variazioni......
Mettiamoci litalica abitudine di cercare di aggirare ogni regolamentazione ed ecco la situazione lavorativa del campo della ristorazione..........
Resta comunque il fatto, che come in ogni azienda che vuole reggere il mercato, la formazione e la fidelizzazione del personale rappresenta la base di partenza per conseguire risultati apprezzabili......
PS Questo è quello che mi racconto tutte le volte che ho avuto le visite di: ispettori INPS, NAS, Ispettorato del Lavoro........
mentre intere generazioni di ristoranti danno lavoro a camerieri, lavapiatti senza colpo ferire........