Rinaldo, infatti non amo spendere 50 € per mangiare, non esito ad ammetterlo. Questo non vuol dire che non lo faccia mai, ma cerco, se è possibile, di evitarlo. E' una delle poche cose che mi accomuna al grande Max.
50€ sono una linea di demarcazione, per me, aldi sotto della quale vado tranquillamente, al di sopra della quale voglio giustificazioni. Tieni presente che, per lavoro e per cause laterali, io sono fuori a pranzo o cena
molto spesso.
In effetti lo evito proprio con le telefonate, ma io non intendevo parlare di 50, 100, o
15 euro. Parimenti mi innnervosirebbe anche il 15. Leggo nomi bellissimi, e poi arrivo in una bettola: non mi va.
Il problema era se prezzare o meno un menù in linea. Tu mi hai dato delle motivazioni, che ovviamente rispetto, tuttavia mi sembrano argomentazioni deboli, se me lo permetti. Concorrenti, agenzia delle entrate, chiunque, ha sicuramente modi semplici e rapidi per scoprire i prezzi di un esercizio. L'unico che può avere qualche difficoltà è proprio il privato, che, porello, arriva magari da una dozzina (o più) di chilometri, e si era incuriosito leggendo il nome sulle pagine Gialle.
Sia ben chiaro che non si tratta di "imputare" nulla a nessuno: Tuttavia, cosa preferisci? Che il tuo cliente arrivi conscio dell'esborso che avrà nel tuo ristorante, o vederlo deglutire, e sentirlo ordinare pasta in bianco e acqua minearle solo perchè non ha la faccia di tolla di alzarsi e dire "Scusi, ho sbagliato posto?"
Era capitato a un mio amico, molti anni fa, alla Scaletta Wine Bar. Giovincello, era a Porta Genova, e, visto l'ingresso (modesto) era entrato e si era seduto. IL tempo di leggere la lista, e si era alzato scusandosi e vergognandosi, anche ammettendo che il maitre era stato gentilissimo. Perchè arrivare a questo? In fondo, bisogna esporre il menù con i prezzi: metterlo in linea non è la stessa cosa?