Bel topic.
Cosa mi deve offrire, il ristorante? Intanto, mi dovrebbe offrire una possibilità di scelta. Se devo andare da qualche parte, e trovarmi una lista di tre piatti per ogni portata, me ne sto a cà mia....Una delle cose più belle dell'uscire a cena è soddisfare qualche voglia recondita, qualche sfizio che, per vari motivi, non si riusciva a togliersi. Quindi, anche il cibo semplicissimo può andare bene.
Poi, dovrebbe, ovviamente, offrirmi una cucina decente. Personalmente, mangio solo queio piatti che so di non potere fare meglio, o che comunque non riuscirei a fare a casa con semplicità. Esempio: se trovo la cassoeula, me la mangio, perchè altrimenti mi tocca aspettare quella che mia madre faceva per 12 persone, corredata di polenta e affini. E, visto che mia madre ha ormai 91 anni.....
Poi, alla fine, cerco l'ambiente giusto per il motivo per il quale sono uscito. E questo è più complesso, e certamente più variabile. A volte, esco a fare caciara con amici: e allora mi va bene il ristorantone chiassoso, fatto di cucina robusta e abbondante. Altre volte sono a un pranzo di lavoro, e cerco un posto di medio livello con cucina internazionale e ambiente tranquillo, altre volte esco per amore, altre per puro diletto gastronomico, altre perchè non ho/abbiamo voglia di cucinare. Insomma, si va dove porta il cuore.....
La "mano del cuoco" è indispensabile quando il ristorante vuole darsi una patina di raffinatezza. Il fatto è che, come giustamente fatto notare, le materie prime di buon livello oggi non sono difficili da trovarsi, e allora un buon pranzetto può essere combinato in modo relativamente facile. Tuttavia, la vecchia cucina francese di una volta, fatta di salsine, intingoli e cotture complesse, credo sia difficile da riprodursi in modo casalingo, ancora più di quella italiana.
Basterebbe guardare la ricetta del Carnacina per il risotto alla milanese....