Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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mille assaggini o portate canoniche ?

da Stroliga il 28 set 2006 14:50


Oramai sembra che un pranzo per essere valido debba comprendere appetizer, cinque assaggini per antipasto, tre assaggini di primo, tre assaggini di secondo, magari una degustazione di vari formaggi con diverse marmellatine, pre-dessert, dessert suddiviso in vari assaggini, post dessert, caffè e piccola pasticceria................tra un pò arriveranno anche il pre appetizer e il post piccolo pasticceria.............e alé.........

Io non riesco a godermela in quel modo, a me piace gustare fino in fondo un piatto e non solo un assaggino, per cui preferisco assaporare al massimo due tre portate e lasciarne sedimentare il gusto e poi il ricordo...........lentamente e con piacere..............sperando di avere altre occasioni, nel caso ne valesse la pena, di tornare e provare altre preparazioni.

e voi?

da Ospite il 28 set 2006 14:52


a seconda dei locali e delle occasioni....se sono alla prima visita benissimo gli assaggini ed i degustazione. Cosi' posso rendermi conto della cucina e delle proposte. Alla seconda visita magari ...alla carta

da ilForchetta il 28 set 2006 14:54


Sono d'accordo con te.

I piccoli assaggini, i pre antipasti, la piccola pasticceria non mi fanno impazzire.

Soprattutto trovo che abbiano un grosso problema. Nel momento in cui scegliamo un menu, equilibrando le scelte, i mini elementi lo scombinano. Ad esempio, gli assaggini di pesce spada e gamberi crudi in mezzo a un pranzo a base di carne con scelta di vino corrispondente, sono una rovina.

E poi, intasano la panza e fanno perdere un po' di piacere nel gustare i piatti scelti.

Infine, a volte sembrano davvero delle autocelebrazioni degli chef.

da pillutta il 28 set 2006 15:05


Raramente mi è capitato di cenare in un ristorante che serve tutte quelle mini-portate ma posso dire che preferisco la cena tradizionale fatta di antipasto primo secondo e caffè, se poi viene servito qualcosa per spezzare la prima attesa apprezzo il gesto, altrimenti... aspetto :P

Woody Allen : Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia, ma la pallottola mi salvò la vita.

da Fante il 28 set 2006 15:29


A me gli assaggini piacciono da matti.
Virtuosismi dello chef? Ma ben vengano!

da Macs il 28 set 2006 15:45


Fante ha scrittoA me gli assaggini piacciono da matti.
Virtuosismi dello chef? Ma ben vengano!


Fante 100%

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da Bob il 28 set 2006 16:19


Qualche volta ho voglia di sfizioserie, e allora mi andrebbero bene anche gli assaggini, ma,più spesso, voto per il pranzo tradizionale. Anche perchè odierei moltissimo trovare un assaggino che mi piace da matti, e finirlo in un boccone. Magari dopo averlo mangiato per primo. Lo zucchero della veneziana si mangia in fondo.....

da ilForchetta il 28 set 2006 17:31


Fante ha scrittoA me gli assaggini piacciono da matti.
Virtuosismi dello chef? Ma ben vengano!


Io mi farei un pranzo intero di assaggini, questo sì! Modello Tapas spagnole, ad esempio!

da pillutta il 28 set 2006 17:34


alberto ha scritto
Fante ha scrittoA me gli assaggini piacciono da matti.
Virtuosismi dello chef? Ma ben vengano!


Io mi farei un pranzo intero di assaggini, questo sì! Modello Tapas spagnole, ad esempio!


uhm, me gustan mucho :P

Woody Allen : Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia, ma la pallottola mi salvò la vita.

da Stroliga il 28 set 2006 18:09


Io mi ricordo ancora un piatto di tortelloni alla zucca con scaloppa di foie gras mangiati al Marconi di Sasso Marconi, che se solo fosse stato in versione assaggini :twisted:
un tortello tirava l'altro ed erano sempre più buoni, ad ogni tortello capivo, e godevo, sempre di più.

Se vogliamo collocare un piatto nella memoria penso che non possiamo sommergerlo in mezzo a troppi altri.

da ikokka il 28 set 2006 20:25


personalmente preferisco le normali portate le trovo più digeribili ..ovviamnet dipende dalla portama di tanti assaggini di qui di li che a volte nn si capisce neppure di cosa ci sia dentro!il cibo se è buono nn ha bisogno di tante lavorazioni....

da Greedy il 29 set 2006 10:21


Qui si sta semplificando un po' troppo (IMHO), bisogna prima stabilire di cosa si parla.

Se trattasi di trattoria, osteria o comunque ristorazione di impronta tradizionale-regionale, allora la mia scelta verte su piatti abbondanti che mi lascino appagato di quanto ho scelto. Un bel piatto di maccaroni deve essere abbondante, una tagliata o un filetto, un risotto alla milanese, un brasato o una polenta con i funghi, devono essere servite in porzioni intere, in grado di soddisfare chiunque e non lasciare, a fine piatto, la voglia non appagata.

Se trattasi di ristorazione di alto livello, cucina creativa, dove l'estro e la fantasia dello chef la fanno da padrone, allora gli assaggini sono quasi d'obbligo, per coccolare il cliente e permettergli di assaggiare quanto più possibile dell'arte espressa dalla cucina.

G.

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da kinggeorge il 29 set 2006 10:29


concordo con greedy...

ormai sempre più di rado, in un ristorante di "livello", mi accontento del menù degustazione proposto...

ed è un piacere vedere il susseguirsi di portate "a sorpresa", ancor più quando sono fuori carta dettati dalla "spesa del giorno".

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da Stroliga il 29 set 2006 11:16


Pochi piatti, ben cucinati e ben presentati in porzioni giuste , assolutamente non abbondanti, ma giuste.........in cucina l'equilibrio
è quasi tutto.
Per me il resto è frenesia, continuiamo a volere sorprese una dietro l'altra, ancora ancora ..........mi immagino anche dall'altra parte, in cucina...........ma come si fa a reggere a questa continua richiesta?
E poi questo continuo cambio di piatti, posate.........è un modo che non mi corrisponde.

Tutto deve strabiliare.........arriveremo nella cucina come alle sfilate di moda dove per catturare l'attenzione fanno sfilare abiti immetibili?

Anche a me piace la sorpresa in cucina, anzi a volte non leggo le recensioni per godermela ancora di più, ma se le sorprese sono tante non riesco a godermele, è come sciuparle.
Ma l'eccesso è caratteristico della nostra epoca.

da ilForchetta il 29 set 2006 11:19


E poi, arriva un conto stratosferico. E senti cose del tipo:

"Certo, è alto, ma c'erano il preantipasto con il suo calice, gli assaggini di interludio, il puliscibocca prima del pesce, la minipasticceria e poi il bicchierino finale della staffa!"

Ma chi te li ha chiesti?

da kinggeorge il 29 set 2006 11:20


qui mi sa che qualcuna ha frainteso tutto...

la sorpresa di non sapere cosa arriva... non la necessità che ogni piatto rincorra la sorpresa del gusto della vista e dell'olfatto!!

tanti piatti per farsi raccontare chi è che cucina tramite le sue creazioni, non tanti piatti per ottenere l'effetto di una sniffata di coca...

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da Greedy il 29 set 2006 11:21


kinggeorge ha scritto
ormai sempre più di rado, in un ristorante di "livello", mi accontento del menù degustazione proposto...




Che tristezza quei menu degustazione con solo sette portate, vero? Ma dico io ... almeno almeno un tre o quattro antipasti, un tris di primi, un bis di secondi, il pre-dolce offerto, un assaggio di diversi dessert, piccola pasticceria con il caffè e poi, se ci sta, con il rhum, si potrebbe abbinare un cioccolatino ... why not?!

:shock:

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da Stroliga il 29 set 2006 11:26


.........Quando incontro qualcuno per la prima volta, vado piano pianino e l'avvicinamento è graduale, non voglio sapere tutto e subito, mi piace scoprirlo poco per volta, capire di cosa è capace......................a meno che non debba farlo per lavoro,ovviamente................

da kinggeorge il 29 set 2006 11:28


Stroliga ha scritto.........Quando incontro qualcuno per la prima volta, vado piano pianino e l'avvicinamento è graduale, non voglio sapere tutto e subito, mi piace scoprirlo poco per volta, capire di cosa è capace......................a meno che non debba farlo per lavoro,ovviamente................


vero anche questo.. dipende da quante volte si ha la possibilità di tornare da qualcuno che si è appena conosciuto ed a quanta distanza temporale...

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da ikokka il 29 set 2006 16:27


ma qui si parla di portatone mi sa che devo tacere...
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