Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Ancora sull'acqua microfiltrata

da silbusin il 04 nov 2006 00:49


''L'acqua filtrata servita nei ristoranti, spesso spontaneamente, in alternativa alla minerale in bottiglia peggiora quella del rubinetto dello stesso ristorante, sia sotto il profilo igienico sia, spesso, dal punto di vista chimico''. E' quanto sostiene Altroconsumo che, nel numero di luglio dell'omonima rivista, pubblica i risultati di un inchiesta che ha interessato 16 ristoranti (5 a Roma e 11 a Milano), che abitualmente servono acqua filtrata. L'inchiesta e' stata realizzata dall'associazione dei consumatori raccogliendo, in appositi recipienti sterili, campioni sia di acqua servita in tavola (e quindi filtrata), sia di acqua del rubinetto presa nei bagni, per valutare l'efficacia dell'impatto di filtrazione. In tutti i casi, sostiene Altroconsumo, ''nell'acqua filtrata sono state registrate cariche batteriche superiori, anche di molto, all'acqua potabile di partenza, dovute con grande probabilita' alla cattiva manutenzione dei filtri''. ''Il fatto che il problema si cosi' generalizzato - sottolineano i consumatori - suona come un campanello di allarme e fa ritenere che l'utilizzo di questi sistemi non dia sufficienti garanzie ai consumatori, anche perche' i filtri modificano le caratteristiche dell'acqua potabile''. La situazione si aggrava quando nell'acqua sono presenti sostanze potenzialmente dannose, come nel caso di una caraffa d'acqua servita a Milano, in cui e' stata riscontrata la presenza di un batterio patogeno, il Pseudomanas aeruginosa, che se presente in quantita' elevate puo' provocare infezioni. O ancora, il caso di un campione d'acqua in cui Altroconsumo avrebbe rilevato un valore di nitriti superiore alla soglia consentita dalla legge, mentre l'acqua dello stesso ristorante, prima del filtraggio era perfettamente in regola. L'associazione dei consumatori sostiene inoltre che, appena ricevuti i risultati di laboratorio, nel maggio scorso, avrebbe provveduto a presentare un esposto alle Asl e ai Nas (Nuclei anti sofisticazione) di Milano e Roma, senza ricevere alcuna risposta. Considerato il prezzo dell'acqua microfiltrata, Altroconsumo invita i consumatori che non volessero bere l'acqua del rubinetto, di acquistare almeno quella in bottiglia. I ristoratori invece vengono invitati ad un controllo igienico su tutte le fasi di manipolazione e somministrazione di alimenti." (ANSA)

da montefollonico il 04 nov 2006 08:44


Beh riproviamo Sil, mi sa che la osteggiamo solo te ed io in questo forum , sto prodotto ridicolo e pericoloso. Non mi sono esposto più di tanto, voglio anche io portare il mio contributo personale e anche uno "ufficiale".
Personalmente, grazie ai trascorsi giovanili di geochimico, posso dire che sia l'attività di demineralizzazione che quella di pulizia microbica dei filtri e di altri apparecchi presenti in tali attrezzature, nesessita o meglio NECESITEREBBE, di un manutenzione assidua, che i produttori di sti aggeggi nemmeno propongono. Inoltre moltissimi partono con errori concettuali di progettazione ,che li rende parzialmente efficaci.
Ma lo dico da tempo. Con un amico ristoratore del sito ,ne abbiamo parlato a lungo, implorandogli di buttare via l'inutile macchinetta, spero che lo abbia fatto :)
La posizione ufficiale: rappresento due associazioni ambientaliste che non vedono di buon occhio tali apparecchi di microfiltrazione.
Consiglio: evitate assolutamente di pranzare in ristoranti che posseggono tale dispositivo.
Montefollonico

da MEB il 04 nov 2006 09:36


Domanda: tempo fa si è discusso sulla possibilità/opportunità di potersi portare un vino da casa.
Forse sarebbe il caso di domandarsi se non sia lecito portarsi l'acqua :D

da ilForchetta il 04 nov 2006 10:26


montefollonico ha scrittoConsiglio: evitate assolutamente di pranzare in ristoranti che posseggono tale dispositivo.
Montefollonico


Beh, non basterebbe semplicemente non berne l'acqua microfiltrata, pur continuando a frequentarli? :wink:


anche perché, altrimenti, l'amico ristoratore ti strozza...

da Fante il 04 nov 2006 10:38


Fantastico.
Che il sistema di microfiltraggio fosse solo un escamotage per far pagare l'acqua del rubinetto potevo anche azzardarlo, ma che oltretutto fosse potenzialmente dannoso.....

da tano il 04 nov 2006 14:17


Signori..........
non voglio difendermi all'infinito, una cosa è trattare a dovere l'impianto un'altra è fare il furbo.

Posso anche essere d'accordo con Silvano che va scovare tutto e di più, cosa per altro che gli fa onore, ma l'eco che gli sta dietro.......suvvia non calcate la mano.

Chiaro che de barlafus ne è pieno il mondo, ma non tutti sono come quei signori che si sono fatti prendere in flagrante.

da silbusin il 04 nov 2006 15:16


Sulle bottiglie di acqua del rubinetto obbligatoriamente andava e va scritto:

Acqua destinata al consumo umano. Conforme al D. Leg. del 02/02/01 n. 31. Microfiltrata. Addizionata (o no) di anidride carbonica.

Il decreto 181/2003 ha poi semplificato con ""acqua potabile trattata" o "acqua potabile trattata e gassata".

Di questo argomento ne stanno discutendo in questi giorni su un paio di altri forum enogastronomici (da cui ho tratto informazioni), il che significa che è un problema sentito.

Con il buon tano abbiamo discusso diverse volte e non ci siamo mai trovati d'accordo.

Se mi metto nei suoi panni perchè non devo evitare stoccaggio di bottiglie e quindi spazio di magazzino, rifornimento delle stesse con tutti i disagi del rifornimento, contenitori di vetro magari rovinati esternamente perchè abrasi e quindi poco belli su una mise en place di altissimo livello come la sua?

Se mi metto nei miei panni di utente perchè devo bere l'acqua del rubinetto che (dopo l'ammortizzamento dell'impianto di cui conosco benissimo sia i costi sia i tempi sia i metodi e quindi evitate di dire che l'impianto è una perdita, per favore! il brekeven point lo so calcolare bene) costa 4 o 6 centesimi al litro (liscia o gassata o ferrarelle) e viene fatta pagare 2 o anche 3 euro a boccia non da litro (Villa Crespi), le bocce non portano mai la dizione di legge, non ho nessuna garanzia che vengano sterilizzate come le bottiglie industriali, e la manutenzione del depuratore sia fatta con coscienza?

Allora: da tano sono sicuro perchè ho visto le dichiarazioni scritte della manutenzione effettuata, ma da Gigi er Trojone?

In Francia la boule d'eau è aggratis e costituisce spesso la bevanda dei commensali (scordatevi che il francese a tavola beva vino e spenda come in Italia; sono dei micragnosi terribili e comunque non amano farsi spennare): perchè non offrirla? Dico quella microfiltrata. Stante che tutto al ristorante viene fatto pagare (al di là delle situazioni di conoscenza o particolari) cosa costa spalmare su un menù di cinquanta euro 6 centesimi di acqua?

Quindi io ritengo, al di là della serietà del trattamento dell'impianto e della sua manutenzione che diamo per scontato ma non per certo, che quando vado al ristorante, da buon italiano medio, voglio acqua minerale industriale; mi andrebbe benissimo anche nei contenitori PET. Perchè devo pagare 2 € la Lauretana nella bottiglia di pininfarina quando costa molto meno della metà la stessa acqua in bottiglie da 1,5 litri?

Scusate la lungaggine ma mi pareva opportuno chiarire la mia posizione che non vuole essere minimamente offensiva o ammiccante verso chicche e sia! Poffarbacco, perdindirindina, ma mi faccia il piacere!

Doverose precisazioni

da montefollonico il 04 nov 2006 15:48


Bene rieccomi, ero stato zitto per non prendere una posizione ufficiale.
Ufficiale nel senso a nome di associazioni ambientaliste, cioè di addetti ai lavori.
Quindi devo precisare:
tali impianti anche se sottoposti a manutenzione "regolare" (regolare secondo il costruttore e basta) sono carenti per il seguente motivo:
-errori concettuali di progettazione (sono menate gli uva ecc.)
-la manutenzione dovrebbe essere giornaliera, con relative analisi, per avere la totale certezza della potabilità o tantomeno delle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche promesse.
Osservazioni in merito a quanto ho detto,fatte da i non addetti ai lavori, lasciano il tempo che trovano.

Oh Tano desumo da quanto hai scritto che non hai buttato l'orrendo aggeggio,me lo avevi promesso in caso di trasferimento....
saluti Monty

da Fante il 04 nov 2006 15:50


Chiedo scusa a Tano, non volevo fare provocazioni gratuite.
Concordo con Sibu nei panni del cliente lo preferisco nudo, ma quello è un mio vizio.
Siam sempre lì....è meglio pagare voce per voce o pagare la stessa cifra spalmata su più piatti? Domanda difficile....
Tuttavia sarebbe davvero bello se, entrando al ristorante potessi scegliere tra pagare l'acqua in bottiglia o avere a gratis una caraffa d'acqua del rubinetto. Alla fine penso che la maggior parte degli avventori sceglierebbe l'acqua gassata. Ma il ristorante offrirebbe una cortesia in più che non passerebbe inosservata. Insomma, una piccola spesa per un grande vantaggio d'immagine....

da tano il 04 nov 2006 16:17


Ragazzi .......se non fossi certo di quello che vendo mi ravvederei.

Mi spiace ci sia gente che non è capace di fare il proprio mestiere, ma un po' mi innalza, d'altro canto non siamo tutti uguali, per fortuna, altrimenti il mio lavoro varrebbe meno.

Carrissimo Gabriele, la mia promessa è ancora valida, sono in cerca di un'acqua in bottiglia per poter dare anche questa scelta.

I signori contattati per farmi avere questo servizio mi rispondono.......è meglio che non lo dico.
Problema: prendo troppo poca acqua.

Andare al supermercato per prendere ciofeche, no grazie, mi tengo la mia.

da wineless il 04 nov 2006 17:53


beh, ciofeche... tutti beviamo ogni giorno l'acqua del supermercato (ce ne sono di buone, dai) per cui se un cliente al ristorante la preferisce a quella del rubinetto, perchè non accontentarlo?

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da tano il 05 nov 2006 04:37


wineless ha scrittobeh, ciofeche... tutti beviamo ogni giorno l'acqua del supermercato (ce ne sono di buone, dai) per cui se un cliente al ristorante la preferisce a quella del rubinetto, perchè non accontentarlo?


Ciao Adry,
intanto io la bevo da 4 anni e i reni mi sembra funzionino meglio di quando bevevo la Ploze, che sembra essere una delle migliori.

In vetro al supermercato in vetro non c'è molto.......me ne dai una come consiglio.......

da primus il 05 nov 2006 09:52


La posizione ufficiale: rappresento due associazioni ambientaliste che non vedono di buon occhio tali apparecchi di microfiltrazione



Gli ambientalisti non vedono di buon occhio troppe cose.

Io sono con Tano al 100%, anche se appena rilevata la Locanda la prima cosa che ho fatto è stata quella di "demolire" l'aggeggio per depuarare l'acqua e fare spazio alla S.Pellegrino.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da montefollonico il 05 nov 2006 12:08


Bene sulle acque si dovrebbe crivere e molto.
A me piace poter scegliere in un ristorante fra più acque, ma ahimè miseria non è facile.
Come ogni vino ed ogni olio a seconda di quel che mangi, si dovrebbe/potrebbe scegliere la sua giusta acqua.
E non solo: ogni essere umano ha la sua acqua da prediligere, vuoi per patologie, ipertensione , stipsi, digestione e per gusto.
Quindi rifilarne usa sola microfiltrata, beh fa sorridere se non incavolare.
Beh a tavola poi che dire la POSE (con la esse) esempio mica va tanto bene a tutti, toppo oligominerale. E' buonissima sgorga VICINO alle DOLOMITI, non nelle DOLOMITI , adatta come dirà meglio silvano nelle diete iposodiche e nelle malattie del ricambio (detto bene?),meno per pasteggiare, non facilità la digestione, ma cosa più importante non facilità l'"assaggio", come daltronde la tanto vedo usata Lauretana, anchessa per niente "sapida".
Quindi?
segue Monty

da wineless il 05 nov 2006 14:15


Plose

con la L e con la S

8)

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da silbusin il 05 nov 2006 14:36


montefollonico ha scrittoBene sulle acque si dovrebbe crivere e molto.
A me piace poter scegliere in un ristorante fra più acque, ma ahimè miseria non è facile.
Come ogni vino ed ogni olio a seconda di quel che mangi, si dovrebbe/potrebbe scegliere la sua giusta acqua.
E non solo: ogni essere umano ha la sua acqua da prediligere, vuoi per patologie, ipertensione , stipsi, digestione e per gusto.
Quindi rifilarne usa sola microfiltrata, beh fa sorridere se non incavolare.
Beh a tavola poi che dire la POSE (con la esse) esempio mica va tanto bene a tutti, toppo oligominerale. E' buonissima sgorga VICINO alle DOLOMITI, non nelle DOLOMITI , adatta come dirà meglio silvano nelle diete iposodiche e nelle malattie del ricambio (detto bene?),meno per pasteggiare, non facilità la digestione, ma cosa più importante non facilità l'"assaggio", come daltronde la tanto vedo usata Lauretana, anchessa per niente "sapida".
Quindi?
segue Monty


uah,uah,uah,uah,uah Fonte Plose spa - via Julius Durst, 12 - 39042 Bressanone (BZ) tel. 0472 836461 - fax 0472 801170.
con la elle Monty.... :P

Mi permetto dire alcune cose semplici. L'acqua del rubinetto, cioè dell'acquedotto, dovrebbe andare sempre bene perchè ritenuta potabile dagli Enti deputati al controllo (che avviene anche due volte al giorno se necessario o cmq quanto serve).
La potabilità tiene conto dellla presenza di batteri (titolati all'E. Coli) per metro cubo e delle sostanze inorganiche. Esistono dei limiti (l'Italia checchè se ne dica ha una legislazione molto severa) oltre i quali l'acqua non è più potabile e quindi non adatta ad uso umano.
Quindi se io, come negli anni 70, prendessi un sifone da selz (tano lo conosce come le sue tasche) ci metto l'acqua del rubinetto, schiscio dentro una bomboletta di anidride carbonica e la porto a tavola, quella è acqua potabile gassata artificialmente. In realtà con il selz ci facciamo un ottimo Rabarbaro Zucca, dopo aver tirato fuori il bicchiere dal ghiaccio tritato (ricordi tano?).

Le acque minerali sono una moda quasi esclusivamente italiana: calcolando il residuo fisso, cioè le sostanze inorganiche che rimangono in una bomba calorimetrica dopo evaporazione, si dividono grossolanamente in oligominerali (Lauretana è quella che lo ha più basso), mediominerali (Uliveto ha un residiuo fisso che sfiora il grammo) e minerali (Tabiano ad esempio).
In realtà la suddivisione è più articolata, ma tanto per capire.

Non è vero che l'acqua non ha sapore e che ognuno di noi non è in grado di distinguere il sapore che preferisce: anche l'acqua ha una sua sapidità. Io preferisco la S. Pellegrino e perchè buscia da matt la Perrier. In realtà mi piacciono tutte le acque gasatone (il top era la Recoaro che immediately ti dava il burp liberatorio - tutte balle che il gas dilata lo stomaco: rimane in esso non più di 20 secondi).

Poi esistono delle indicazioni più o meno diverse se qualcuno ha qualche disturbo digestivo o altro, ma qui si è nel campo della idroterapia, campo che definirei "minato".

Il succo del mio pensiero è: da buon italiano medio (ripeto) amo pranzare con un'acqua minerale industriale gassata; al ristorante NON voglio pagare l'acqua del rubinetto. E' una mia scelta.
saluti.

da primus il 05 nov 2006 16:45


Che discorsi....vi ci vorrebbe un pò di guerra...a tutti...tsè 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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