Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Il rapporto qualità prezzo come indicatore nelle recensioni

da MarioLino il 15 feb 2005 11:30


Secondo me è inutile, perchè la valorizzazione dipende dalla sensibilità (e dai soldi) di ciascuno. Sensibilità che tra l'altro già influenza parecchio i voti su cucina/ambiente/servizio. Abbiamo bisogno di altri valori soggettivi?

O mi trovate un formula univoca per definire il rapporto qualità prezzo che tutti devono usare, o altrimenti è del tutto inutile.

Altrimenti mi interessano di più dati oggettivi come: costo del coperto, ricarico su vini e bevande, costo medio delle portate. Da questi dati ognuno trae le proprie conclusioni.

Insomma se posso darvi la mia opinione: bisogna arricchire le recensioni di parametri oggettivi, perchè di parametri soggettivi ce ne sono già abbastanza.

E poi io il motore di ricerca per trovare un ristorante non lo uso mai! Al massimo faccio un filtro sulla mia zona... e basta.... per me non ha senso applicare altri filtri.

Ciao!

da Ospite il 15 feb 2005 11:42


La penso esattamente come te, ci ho riflettuto, e mi sembrano osservazioni sensate.

:wink:

Re: Il rapporto qualità prezzo come indicatore nelle recensi

da vale il 15 feb 2005 12:08


MarioLino ha scrittoSecondo me è inutile, perchè la valorizzazione dipende dalla sensibilità (e dai soldi) di ciascuno. Sensibilità che tra l'altro già influenza parecchio i voti su cucina/ambiente/servizio. Abbiamo bisogno di altri valori soggettivi?

O mi trovate un formula univoca per definire il rapporto qualità prezzo che tutti devono usare, o altrimenti è del tutto inutile.

Altrimenti mi interessano di più dati oggettivi come: costo del coperto, ricarico su vini e bevande, costo medio delle portate. Da questi dati ognuno trae le proprie conclusioni.

Insomma se posso darvi la mia opinione: bisogna arricchire le recensioni di parametri oggettivi, perchè di parametri soggettivi ce ne sono già abbastanza.

E poi io il motore di ricerca per trovare un ristorante non lo uso mai! Al massimo faccio un filtro sulla mia zona... e basta.... per me non ha senso applicare altri filtri.

Ciao!


Ciao MarioLino,

le tue considerazioni sono più che legittime e anch'io le condivido.

Vorrei solo informarti che il motore di ricerca è in fase di sviluppo e quindi tra qualche tempo potrai usarlo nel migliore dei modi. Proprio per le ragioni che hai esposto le decisioni su come realizzarlo cambiano continuamente ritardando i lavori in corso...

Speriamo di avere a breve una versione test per poter fruire al meglio le informazioni de ilmangione.it

Un saluto.

Valerio

da silbusin il 15 feb 2005 12:43


MarioLino, condivido.
Però pensiamo alle recensioni sulle automobili: è vero che ci sono parametri tecnici inoppugnabili, però Quattroruote spesso definisce un'auto troppo cara per le prestazioni in generale che presenta (comparandola con altre dello stesso segmento); volendo fare una trasposizione ardita potremmo dire che se in un ristorante mi servono un vino XY con un ricarico fuori di melone (300%), il caffè buonissimo lo pago 5 €, un piatto (porzione micro) di prosciutto crudo buonissimo al coltello 25 €, un piatto di cozze al profumo di timo (ottime) 30 €, un coperto 8 € (!) quindi prezzi assolutamente fuori mercato (persino per Cracco Peck) come mi devo comportare? Probabilmente dirò si mangia bene ma si spende in modo esagerato (mi rapinano): gli dò lo stesso 9 alla cucina?
Basta intendersi. Guarda che non è un problema da poco. Io e filo ci siamo infiocinati partendo proprio da considerazioni simili. E sono sicuro che entrambi la pensiamo allo stesso modo.
Chiudo, ribadendo il mio consenso a quanto dici. E' un argomento interessante.
Ciao.
Silvano

da MarioLino il 15 feb 2005 13:04


Io personalmente sospetto che il rapporto qualità/prezzo indicato nelle recensioni delle auto sia condizionato molto dagli sponsor... per cui di quello mi fido ancora meno.

Io sostengo che è inevitabile che ciascuno di noi nell' assegnare i voti ad un ristorante consideri anche il conto pagato. Per me è così, e leggendo le recensioni di altri mi accorgo che è così per quasi tutti . Forse gli unici che non si curano del conto sono Princess e Nicola74: sono da considerarsi i "recensori perfetti"? Può darsi, forse dovremmo tutti imparare da loro. Datemi il loro conto in banca e sarò un ottimo discepolo ;-)

Quindi, partendo da questo presupposto, ritengo che il rapporto qualità/prezzo sia già in una certa misura (in relazione a sensibilità di ciascuno) implicito nei voti a cucina/servizio/ambiente. Per cui è inutile....

Tanto più che è un parametro molto ma molto soggettivo. Poco utilizzabile anche nei filtri di ricerca secondo me. Io la penso così: preferirei filtrare sul prezzo del coperto o sul prezzo medio dei secondi, piuttosto che sul rapporto qualità/prezzo.

Discorso interessante cmq.

Ciao

risposta a silvano

da Ospite il 15 feb 2005 13:13


E non facciamola tanto difficile!
Alla fine di tutta l'ambaradera possiamo schematizzare:

70% dei locali (ristoranti -non pizzerie) naviga nella fascia dai 30 ai 50 €
30% dei locali va in ordine sparso sopra questa media.

Puoi trovare un ottimo 35€ ed un 50€ che ti fa cadere le braccia.

Con 30 o 50 €- e qui mi ricollego a discorsi precedenti- io intendo un pranzo completo -con le tradizionali e canoniche 4 portate. VINO ESCLUSO

Mangiare bene 1 piatto a 30€(situazione paradossale, ma mica poi tanto) è decisamente sbilanciato verso il caro, e quindi è impossibile valutare un locale.

Nei conti a 50 € ci devono stare (vini esclusi) un appetizer e della piccola pasticceria al momento del caffè. Il menù scritto e non recitato- Le bottiglie stappate al tavolo- I camerieri in abito consono e che sappiano fare il loro lavoro, non degli improvvisati della domenica- I tavoli e le sedie comodi e quel minimo di spiegazioni che Macs ha evidenziato carenti nella sua ultima esperienza, oltre alla presentazione dei piatti.
Menù degustazione estratto dalla carta e non cosa differente.

I locali di culto, purtroppo e giustamente, fanno quello che vogliono.
Sta a noi frequentarli o meno.

Direi che questa fascia mediana sia la più interessante per le nostre ricerche.
Aspetto vostre considerazioni.
LA MAX 61°

Un ristorante, quando non è espressione del territorio in cui si trova, non rappresenta nulla. (Pinuccio Alia)

Re: risposta a silvano

da MarioLino il 15 feb 2005 17:06


MAX61° ha scrittoE non facciamola tanto difficile!
Alla fine di tutta l'ambaradera possiamo schematizzare:

70% dei locali (ristoranti -non pizzerie) naviga nella fascia dai 30 ai 50 €
30% dei locali va in ordine sparso sopra questa media.

Puoi trovare un ottimo 35€ ed un 50€ che ti fa cadere le braccia.

[cut]


Io non voglio farla difficile, voglio semplificare: non aggiungiamo inutilmente altri parametri soggettivi. Così com 'è per me va bene. Tanto ciascuno di noi valorizza i voti e i cappelli come crede (vedi la discussione aperta da dude sulla rece di macs), perchè per il rapporto qualità/prezzo dovrebbe fare diversamente?

Al più io trovo indicativo il costo del coperto. Lo aggiungerei nelle rece e nel motore di ricerca... a Monza c'è un solo ristorante dove il coperto costa zero, e guarda caso è uno dei miei ristoranti preferiti.

Ciao

da pepe il 15 feb 2005 17:14


Mi spiace contraddirti, ma è soggettiva anche la tua richiesta del prezzo del coperto. A me fa piacere non pagare il coperto, ma io non sceglierei mai e solo in base a quello.
Come non puoi inserire parametri sui ricarichi dei vini. Troppo complesso e a volte poco applicabile.
Il prezzo medio delle portate, quello sicuramente sarebbe utile, anche se lascia un pò il tempo che trova.
E in ogni caso quelli indicati da te , mi sembrano più parametri da scheda del ristorante, che da recensione in se.
Io son sempre per l'inserimento del rapporto qualità/prezzo, che non incida nella colorazioni dei cappelli.
Ciao.

Risposta a MarioLino

da Ospite il 15 feb 2005 17:21


Guarda che io rispondevo a Silbusin. Non che non mi faccia piacere parlarne anche con te. Anzi!

I parametri che tu dici soggettivi, non sono per niente soggettivi. Nella mia idea (CONTI A 50€ Vini esclusi) i ristoratori dovrebbero farci trovare le cose che ti ho descritto.
Domanda: tu credi davvero alla storia del coperto o a quella del servizio?
Ti dirò di più: per certi versi son più onesti quelli che mettono il costo del coperto e del servizio, di quelli che non lo mettono (in chiaro sul conto) ma te lo rifilano ben suddiviso su altre voci. Dai, non facciamo gli gnorri!

Riassumendo le cose:
A 30 € menù completo -vini esclusi certe pecche le possiamo accettare
A 50 € " " " ci devono essere certe cose tassativamente
Oltre i 50 € deve essere tutto in meglio. Questo il mio discorso.
Ciao
LA MAX 61°
Un ristorante, quando non è espressione del territorio in cui si trova, non rappresenta nulla. (Pinuccio Alia)

da MarioLino il 15 feb 2005 17:23


pepe ha scrittoMi spiace contraddirti, ma è soggettiva anche la tua richiesta del prezzo del coperto. A me fa piacere non pagare il coperto, ma io non sceglierei mai e solo in base a quello.


E' chiaro. Ma è un parametro oggettivo, non cambia al cambiar del recensore. Ogni lettore della recensione poi gli da il peso che vuole.

pepe ha scrittoCome non puoi inserire parametri sui ricarichi dei vini. Troppo complesso e a volte poco applicabile.


Troppo complesso? Dici? Io riesco a farmi un 'idea sui ricarichi applicati a bevande e vini abbastanza facilmente. Certo non riuscirei forse a trovare il fattore moltiplicativo preciso rispetto al supermercato/enoteca però potrei individuare un range: da uno a due volte, da due a tre, da tre a quattro, eccetera.

pepe ha scrittoIl prezzo medio delle portate, quello sicuramente sarebbe utile, anche se lascia un pò il tempo che trova.


Tu dici che è addirittura meno significativo ed oggettivo del rapporto qualità/prezzo? Non credo.

pepe ha scrittoE in ogni caso quelli indicati da te , mi sembrano più parametri da scheda del ristorante, che da recensione in se.


Questo è vero, andrebbero messi nella scheda, e dovrebbero essere utilizzabili come filtri nel motore di ricerca.

Re: Risposta a MarioLino

da MarioLino il 15 feb 2005 18:32


MAX61° ha scrittoGuarda che io rispondevo a Silbusin. Non che non mi faccia piacere parlarne anche con te. Anzi!

I parametri che tu dici soggettivi, non sono per niente soggettivi. Nella mia idea (CONTI A 50€ Vini esclusi) i ristoratori dovrebbero farci trovare le cose che ti ho descritto.
Domanda: tu credi davvero alla storia del coperto o a quella del servizio?
Ti dirò di più: per certi versi son più onesti quelli che mettono il costo del coperto e del servizio, di quelli che non lo mettono (in chiaro sul conto) ma te lo rifilano ben suddiviso su altre voci. Dai, non facciamo gli gnorri!


Io personalmente preferisco comunque un costo spalmato che un costo fisso perchè solitamente prendo solo uno/due portate. Mi sembra corretto che prezzo e servizio siano costi variabili ossia spalmati: se prendo più portate, è giusto paghi di più il coperto e servizio rispetto a chi prende un piatto unico.

Per quanto riguarda le tue categorie di prezzo, le condivido grossomodo, anche se probabilmente sarebbero necessarie anche differenziazioni in base alle materie prime (carne o pesce) ed altri parametri. Ma il discorso qui si complica!

Ciao

da pepe il 15 feb 2005 18:58


Sono abbastanza d'accordo con Max61, sulle fasce di prezzo dei ristorant, ma come dice mariolino il discorso si complica un pò per la materia prima, ma anche per la zona oserei dire.
Per il resto, rispondendo a mariolino :
- Inserire il coperto/servizio nella scheda penso sia pià che positivo.
- Se vado in un posto dove ci sono dei vini che non conosco e ne prendo uno,come faccio a stabilire il ricarico sul vino?
Posso fare ricerche in internet, però non sono mai assolutamente veritiere.
- Il prezzo medio delle portate. Penso sia un grande indicatore, ma come fai a stabilirlo bene e come fai a utilizzarlo bene? Vado in un ristorante che propone spaghetti alla carbonare e poi linguine all'asticie. Risulta un pò falsato o no, in questo caso?

Il rapporto qualità prezzo, non sarà obiettivo, ma è pur sempre un indicatore che può servire, al di la poi di tutti gli altri indicatori.
Inoltre anche io uso poco i filtri, però qualche volta possono essere utili, e più se ne hanno meglio è. O no?
Ciao.

da MarioLino il 15 feb 2005 19:15


pepe ha scritto- Se vado in un posto dove ci sono dei vini che non conosco e ne prendo uno,come faccio a stabilire il ricarico sul vino?
Posso fare ricerche in internet, però non sono mai assolutamente veritiere.
- Il prezzo medio delle portate. Penso sia un grande indicatore, ma come fai a stabilirlo bene e come fai a utilizzarlo bene? Vado in un ristorante che propone spaghetti alla carbonare e poi linguine all'asticie. Risulta un pò falsato o no, in questo caso?

Il rapporto qualità prezzo, non sarà obiettivo, ma è pur sempre un indicatore che può servire, al di la poi di tutti gli altri indicatori.
Inoltre anche io uso poco i filtri, però qualche volta possono essere utili, e più se ne hanno meglio è. O no?
Ciao.


Per quanto riguarda i ricarichi su vini, credo che ci si possa fare un' idea annotando il prezzo di un vino molto comune in lista e poi, una volta a casa, confrontando con il prezzo al quale è offerto su sito dell' esselunga (ad esempio).

E qui chiudo perchè mi fuma il cervello... oggi ho lavorato veramente un casino ....

Ultima cosa: per me vanno bene tutti gli indicatori di questo mondo, non vorrei che il sito si complicasse troppo e che robi e vale venissero oberati di lavoro. Io cercavo di stabilire una priorità più che altro. Per me il rapporto qualità prezzo non è prioritario, perchè c'è già: al momento è già espresso nei voti a cucina/ambiente/servizio. Io non riuscirei cmq a valutare la cucina senza considerare quanto ho speso... e qui il discorso si chiude perchè sono discorsi già fatti.

da wineless il 15 feb 2005 20:11


Per MarioLino
sì, come interpreti tu la cosa il nuovo parametro sarebbe inutile.
Ma non sarebbe possibile che tu con uno sforzo immane di obiettività riuscissi a non influenzare più gli altri 3 parametri sotto questo punto di vista e riversare nel nuovo coefficiente il valore che attribuisci al mangiato rapportato alla cifra spesa? Perchè, se introdotto, secondo me lo scopo sarebbe proprio questo, isolare questa variabile dal resto delle valutazioni perchè non incida più sui voti puri di cucina-servizio-ambiente, come invece (GIUSTAMENTE!) si è fatto sinora.
Chiudo qui per non insistere oltremodo e non risultare tedioso.

Però allo scopo di non creare imbarazzi da parte dell'utente fruitore del sito, propongo di introdurre una sezione "Profili Recensori" dove ognuno può spiegare il suo metro di valutazione, le proprie peculiarità o manie nelle varie circostanze, al fine di riuscire a dare il giusto peso ai numeri.
Se, colto dal dubbio, qualcuno pensasse "ma come la penserà questo a tal proposito" " perchè ha dato un voto così basso" magari si illuminerebbe entrando a vedere la sua scheda. Follia? Maybe.
Sicuramente la cosa migliore è cercare di spiegarsi con le parole, nelle mie rece cerco di farlo ampiamente, ma è vero che come ha detto qualcuno magari non si ha voglia di leggersi decine di papiri, per cui verrebbe in soccorso un metodo scientifico, ma ahimè come tale sarà anche macchinoso e molto complesso.[/b]

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

PROPOSTA WINELESS

da Ospite il 15 feb 2005 21:50


Bravo Adriano, questa è una cosa interessante.
Io chiedo agli admin di estenderla coloro che la vogliono fare.
Personalmente ci terrei molto a far sapere il mio metro di giudizio (vedi sedie scomode/comode p.es) e ci metteri pure la foto mia.
Salutoni
LA MAX 61°

proposta wineless

da Ospite il 15 feb 2005 23:07


Integro la risposta di prima perchè ho dovuto troncare involontariamente.
Dunque: è tutto il giorno che attraverso i vari post, cerco di far capire che abbiamo solo due strade da seguire per rendere più semplice ed efficace ogni recensione. Adriano è arrivato giusto in tempo.

1°) si trova un metro comune per valutare i locali

2°) si chiariscono i criteri base di ogni recensore

Da una di queste due scelte non possiamo scappare. Siamo obbligati.
Visto che la prima soluzione è di difficile praticabilità, proviamo in 5-10 a fare un esperimento nella seconda direzione.

Ecco come di solito io vado a formare il mio giudizio.
PARTENDO DALL'INIZIO
Da una delle principali guide (ma anche dalle pagine gialle-internet ecc.) io estrapolo un ristorante che credo possa fare al caso mio.
Se c'è un giudizio cerco di capire tra le righe quale sarà il tipo di cucina.
Guardo il conto finale e decido se è OK e prenoto.
Di solito chiedo (alla prenotazione) che tipo di cucina sia la loro.
Già dalle risposte ho un primo segnale.
Se capito in un posto che proprio da segni di totale discordanza con le mie aspettative, faccio finta di ricevere una telefonata urgente e dico che purtroppo son costretto a rientrare IMMEDIATAMENTE!!!!
Una volta messo piede nel locale cerco di avere una panoramica generale e da come son disposti ed apparecchiati i tavoli, comincio a registrarmi i primi punti + o --. Sedendomi comincio a dare il primo vero e proprio punteggio. Chi non prova le sedie che poi posiziona sotto le natiche dei suoi clienti è un pressapochista, non un ristoratore.
-Il personale o/e il patron vestiti in modo non consono, solitamente, propongono quello che rappresentano. Proprio sabato, in un bel posticino, mi son visto servire da una ragazzotta in jeans-scarpe ginniche eombelichino esposto. Stessa cosa per i maschietti con il codino o tutta la ferramenta conficcata dentro le carni. Gente non professionale, quindi sottopagata o peggio sopravalutata.
Non è necessario avere giacca bianca o grembiule. Basta qualcosa di sobrio. Ci siamo capiti.
-Menù letto e non presentato scritto va bene nella trattoria per camionisti, senza nulla togliere al valore delle trattorie. Parliamo di ristorante.
-Menù degustazione che non rispetta la carta mi fa sospettare e non poco.
Non mi ci avventuro.
-Bottiglie di vino non aperte al tavolo valgono subito un bel 3-- (come si diceva una volta) per il servizio.
-Svarioni nel servire prima l'uomo e poi la signora che l'accompagna stessa considerazione.
-Per le fasce di Prezzo ho già detto. Nei 30€ va bene il menù fine a se stesso. Nei 50 € ci devono essere appetizer-aperitivo e piccola pasticceria con il caffè.
- Se nel menù si vedono portate chiaramente non stagionali (carciofi ad agosto-funghi a gennaio) diffido parecchio.
- Il proporre ad esempio salmone per antipasto e poi tra i primi e ancora tra i secondi (ma vale anche per volatili ecc.) non mi piace.
-Portate scritte nel menu e che scompaiono quando le chiedi...chissà perchè... finite, mi fanno inca....re.
-Stessa cosa per il cambio di alcuni componenti del piatto scritto nel menu.
Ad esempio "ciciripi su letto di spinaci e poi...ma sa, abbiamo messo le coste perchè gli spinaci son finiti" stessa inca...ura.
-Antipasti al carrello da servirsi da soli (tipo pane Caremma)
-Contorni serviti in tempi diversi o separati dal secondo.
Pollo alla diavola 12€ -patate chips 4€ - stile trattoria del gallo.
-Uso smodato del microonde per riscaldare alcune cose pre-preparate
-Dessert chiaramente industriali
-Caffè sciacquato.
Ne ho dette abbastanza?
No, il resto ve lo dirò se va in porto la proposta del mio amico Adriano.
Che ne dice il PRUFESSUR?
Ciao Mangini
LA MAX 61°

Sempre sul metro di valutazione

da Ospite il 16 feb 2005 01:17


Leggo recensione di un locale vicino a dove abito (non faccio nomi per rispetto del recensore). Cappello blu- per antipasti banali- primi altrettanto banali e secondi alla griglia. Io l'ho provato(qualche anno fa) e siccome non mi ci sono trovato bene, manco l'ho segnalato.
Gente, i gusti personali non si discutono, ma il tagliere di salumi, tagliatelle paglia e fieno ecc. non possono andare in sintonia col cappello blu. Qui c'è una visione distorta. A questo punto non conviene neanche cercare di fare un lavoro di cernita. Ognuno dice la sua e, come direbbe silbusin-alias Silvano-alias il castigaminchio: "chi vusa pusèe fort, la vaca l'è la sua"
Traduzione in volgare: Colui che è in grado di urlare a livello decibel maggiore degli altri contendenti, si aggiudica il capo di bestiame.
Saluti
LA MAX 61°

da MarioLino il 16 feb 2005 10:52


wineless ha scrittoPer MarioLino
Ma non sarebbe possibile che tu con uno sforzo immane di obiettività riuscissi a non influenzare più gli altri 3 parametri sotto questo punto di vista e riversare nel nuovo coefficiente il valore che attribuisci al mangiato rapportato alla cifra spesa?


Sarebbe uno sforzo disumano perchè come hai detto tu stesso si giudica un locale in relazione alla sua risposta alle proprie aspettative...ed un conto troppo alto, sproporzionato, inevitabilmente (almeno per me), delude le aspettative. E poi, come faremmo con le quasi già 3 mila recensioni già registrate? Come convinceresti TUTTI i rensori a non farsi condizionare da aspettative e conto pagato? Impossibile, impraticabile.

Però allo scopo di non creare imbarazzi da parte dell'utente fruitore del sito, propongo di introdurre una sezione "Profili Recensori" dove ognuno può spiegare il suo metro di valutazione, le proprie peculiarità o manie nelle varie circostanze, al fine di riuscire a dare il giusto peso ai numeri.


Questa invece è un' idea grandiosa! Tanto di cappello (blu).
Il profilo dovrebbe contenere secondo me un questionario, ovvero dovrebbe essere un minimo guidato con domande del tipo:
- quanto conta per te la cucina, quanto l'ambiente, quanto il servizio
- quanto conta il conto pagato
eccetera.

Grande wineless, anche max61 mi sembra d'accordo. Bravi noi, bravi tutti.

Ciao

da pepe il 16 feb 2005 12:29


Non capisco l'estrema difficoltà, nel riuscire a scindere per esempio il voto alla cucina dal rapporto qualità/prezzo. Penso non sia così impossibile.
Saprai dare un valore obiettivo a un piatto al di la del suo prezzo. Saprai dire quanto ti è piaciuto, o no?
Sarà poi questione di abitudine. Certo fino a quando non compare il nuovo indicatore è chiaro che è immediato dare i voti in base al prezzo. Ma dopo sarà più facile , e quindi il voto, nella sua soggettività, sarà un pò più obiettivo.
Non capisco poi,perchè un posto specializzato in carne, che ti propone magari come antipasto degli ottimi salumi o formaggi, non possa essere da cappello blu, prima di tutto. Se la carne è ottima, i salumi e i formaggi altrettanto, hanno un ottimo vino e te lo servono pure bene, che male c'è a dare il cappello blu? Questo riferendomi a quanto detto da max61.
Piace anche a me l'idea del questionario sul profilo. Si potrebbe rilevare molto utile per le scelte di chiunque.
Idea assolutamete geniale.
Ma cosa ne pensano vale e robi?

Wow...il mio primo post..

da Bradipo il 16 feb 2005 13:17


Buongiorno a tutti ragazzi.

Mi presento, Bradipo.

Faccio parte della maggioranza (credo) silenziosa che frequenta questo sito e trae beneficio dalle vostre bellissime (quale più e quale meno) recensioni, senza ancora aver partecipato di proprio pugno a migliorare lo status quo.

Leggo spesso anche il forum, senza mai aver trovato prima occasione d'intervenire.

Detto questo, di cui faccio pubblica ammenda,
tuttavia ho pensato che potessi incominciare portando la mia idea sul valore del rapporto prezzo qualità e sulla sua oggettività.

D'altra parte non bisogna essere per forza delle veline per poter giudicare nei concorsi di bellezza, no? :wink:

Inizierei col dire che un rapporto tra un valore certo (prezzo) e un valore soggettivo (qualità) non potrà per definizione essere "oggettivo"...
E questo è dimostrato dalla discussione che si dipana da 2 giorni...

Considerato questo a me sembra buona l'idea di non ricordo chi (non avermene!) di indicare delle fasce di prezzo per ogni singola portata e magari dei prezzi indicativi di pranzo completo senza vini.
Ovviamente in aggiunta al proprio conto finale (s'intende neh..)

Mi spiego.

Antipasti: da 3 eur a 6
Primi: da 6 a 9
Secondi: da 10 a 15
Pranzo completo (vini esclusi): da 19 eur (3+6+10) a 30 eur (6+9+15).

Questo, che poi è il collaudato metodo della guida Pappamilano (ed immagino anche altre) mi sembra decisamente il più oggettivo possibile.

Almeno, è quella che potrebbe dare il maggiore valore aggiunto al maggior numero di persone perchè:

1) Ha il vantaggio di indicare un prezzo indicativo sia per chi si sfagna dall'antipasto al secondo (se poi vogliamo aggiungere una fascia "dolce" se po fa..) sia per chi, come me, più di 2 portate non gli vanno giù
2) E' più facile ricordare una fascia di prezzo per l'avventore/recensore che non magari i singoli prezzi
3) E' un criterio abbastanza esaustivo e oggettivo
4) Il lettore saprà farsi un'idea propria del rapporto qualità prezzo leggendo la recensione, entusiastica o meno, e confrontando i prezzi da solo..
5) In un eventuale criterio per il motore di ricerca si potrebbe inserire anzichè il voto qualità/prezzo le 3 voci "prezzo dei primi", dei secondi e degli antipasti... (ma anche no eh?, era solo per evitare obiezioni in questo senso)...

Almeno, nella mia opinione, da lettore fedele, è sicuramente il metodo che apprezzerei di più.

Es: L'Oca Ciuca - fedeli alla linea - (PS: Rinaldo aspettami in primavera, quando prendendo la moto non vado dritto nel tesin al curvone del ponte, sono lì).

Leggo una recensione entusiastica. Bene, penso, si mangia da dio.
Prezzo completo: 45 eur. Penso, però è un po costoso, e io non mangio tutta quella roba. Quanto spenderei per un antipasto, un primo e un dolce, per dire?

SE avessi uno specchietto tipo quello proposto sopra, potrei farmi un'idea più aderente alle mie esigenze...

DEtto questo, mi rimetto al vostro giudizio e vi faccio i complimenti a tutti. Prima il sito era un po' mortino, al di là delle recensioni, ma da quando avete fatto una bella combriccola, ora è veramente spumeggiante.

Buon appetito a tutti.

B.

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