da bruno125 il 07 gen 2007 15:21
Mi piaceva fare recensioni: ricercando l'origine del locale, la gente, l'atmosfera, le origini, la sua anima e il suo cuore.
La settimana scorsa ero in un ristorante di Trento: veduta sulla Piazza, Stella Michelen (è come la Sacra Rota: ormai la diga ha rotto...) etc...etc..
Cameriere con la solita testa pelata di moda, esperienza di qualche settimana, non conosce neanche il glorioso passato del suo chef (forse il nome?), speck passato come "stagionato 10 mesi" con nessun gusto, mancante di affumicatura e ingredienti vari, tante righe per i cibi a cui non corrisponde niente.
E ancora: cotechino sciapo, lenticchie cotte male.
Il pesce, l'oggetto misterioso di una volta, la fa da padrone: ma io mi fermo a Castelfranco Veneto e non cedo alle mode del momento.
Il ristorante, l'osteria, il vecchio bar: tutto cancellato, distrutto.
Dalla mancanza di tutto: tempo, spazio, passione, conoscenza, voglia, curiosità, avidità di guadagno e chissà quant'altro!
Su tutto prevalgono rumore, immagini: il tutto e il niente.
Paolo Conte, un ragazzo settantenne da poco, mi attira: via, via, vieni via da qui...