Caro Dany, notizie dal fronte o meglio dalla "fonte".
In generale il ricarico minimo dei ristoranti di fascia medio-bassa è del doppio.
Per quell di fascia medio-alta del triplo.
Alle riunioni AIS ogni tanto fanno vedre le tabelle dei ricarichi (cantina-grossista-utente finale o cantina-utente finale): non è insolito sentire l'ooohhh della sala di fronte a certi prezzi (e sì che sono degli esperti...).
La "nuova " furbizia è quella di mettere in lista etichette sconosciute: ci sono ricarichi fasulli. Quando te ne accorgi a casa dopo aver consultato internet o le guide, la fregatura è già stata data.
La più recente, in un ristorante di Bergamo, il Sedara Donnafugata 2004 (in spedizione a 7,30 €; all'Esselunga 8, 60 €) a 32 €! Dovessi vedere la faccia del gestore quando un mio amico di Bergamo gli ha contestato "alla bergamasca"
(come gli farebbe bene a tanti ristoratori averne un paio a settimana di clienti bergamaschi DOC) il ricarico elevato!
Abbiamo poi bevuto volutamente acqua minerale!
E' comunque un argomento che abbiamo sviscerato a lungo. Non c'è alcuna logica commerciale sui ricarichi. Ognuno fa quello che gli pare.
Sul GR un po' di tempo fa hanno massacrato uno che da Pinchiorri aveva bevuto due calici di Amarone pagandoli 75 € l'uno. Quando la stessa etichetta in enoteca costa al massimo 150 € la bottiglia.
Da una bottiglia si contano circa 6 calici, fai tu il conto...
Dimenticavo: l'avevano massacrato perchè aveva detto che il prezzo era molto onesto...