Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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4 Sarti in padella

da Fante il 16 mag 2007 11:09


Come la vedete voi la nuova tendenza degli stilisti di aprire dei ristoranti?

da twentyfive il 16 mag 2007 11:10


fanno bene...la gente ci va!

da stefano66m il 16 mag 2007 11:14


E' una buona soluzione per noi consumatori, danno la possibilità a dei cuochi bravi e giovani di emergere in locali che non potrebbero mai permettersi.
Per gli stilisti credo sia un sistema relativamente economico per farsi pubblicità

da Fante il 16 mag 2007 11:31


stefano66m ha scrittoE' una buona soluzione per noi consumatori,


Io trovo la cosa molto interessante. Hanno sicuramente una disponibilità economica che li avvantaggia molto e possono lanciare nuovi talenti.

Ma l'aspetto più interessante è che gli stilisti fino ad ora aprivano solo discoteche e locali.

I ristoranti sono solo un capriccio in più o seguono effettivamente una tendenza, una richiesta di un livello di ristorazione più alto, più innovativo?

Tra l'altro m'ha stupito leggere che il Trussardi è di buon livello. Belle rece, Stefano :wink:

da stefano66m il 16 mag 2007 11:46


Fante ha scritto
stefano66m ha scrittoE' una buona soluzione per noi consumatori,


Io trovo la cosa molto interessante. Hanno sicuramente una disponibilità economica che li avvantaggia molto e possono lanciare nuovi talenti.

Ma l'aspetto più interessante è che gli stilisti fino ad ora aprivano solo discoteche e locali.

I ristoranti sono solo un capriccio in più o seguono effettivamente una tendenza, una richiesta di un livello di ristorazione più alto, più innovativo?

Tra l'altro m'ha stupito leggere che il Trussardi è di buon livello. Belle rece, Stefano :wink:


Ti ringrazio :oops:



Credo che sia un ampliamento di un'offerta al loro target di cliente , la signora di 60 anni che può permettersi il vestito di Armani presumibilmente preferisce passare la serata da Nobu piuttosto che in discoteca.
Trussardi ha fatto un lavoro meraviglioso per quanto riguarda il locale, si avvale della capacità di Berton ,cuoco giovane (under 40)dal curriculum di tutto rispetto, per un cliente certamente non giovanissimo.
Dolce e Gabbana che hanno una clientela più variegata hanno aperto una parte dove si spende poco e al piano superiore un lristorante dai costi più elevati così da soddisfare un pò tutti.

da caneciccio il 16 mag 2007 11:50


Da Chanel.



Trippa e Pajata

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Strini il 16 mag 2007 11:58


stefano66m ha scritto Trussardi ha fatto un lavoro meraviglioso per quanto riguarda il locale, si avvale della capacità di Berton ,cuoco giovane (under 40)dal curriculum di tutto rispetto, per un cliente certamente non giovanissimo.


Questo Berton è il figlio del patron dell'"Ami Berton" e più recentemente del "Piccolo sogno" (che ha chiuso, mi sembra)?

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da keywest68 il 16 mag 2007 12:04


sicuramente un'innovazione che attira persone di ogni tipo.
cucine di livello visto i nomi che vi girano dentro.
Sia Berton del Trussardi che Ancona( suos chef) di dolce e Gabbana, li conosco e ho lavorato con loro e posso garantirvi che sono di altissimo livello.
il discorso è che questi locali vorrebbero conciliare alta ristorazione con massa, forse sono due concetti che non viaggiano bene insieme.
sicuramente questi locali griffati, portano via mercato a locali con nomi meno eclatanti e meno trendy, portando sempre più esperti della ristorazione a lasciare il settore e facendo si che tanti incompetenti investano nella ristorazione, settore in cui non ti puoi improvvisare.

da stefano66m il 16 mag 2007 12:09


Strini ha scritto
stefano66m ha scritto Trussardi ha fatto un lavoro meraviglioso per quanto riguarda il locale, si avvale della capacità di Berton ,cuoco giovane (under 40)dal curriculum di tutto rispetto, per un cliente certamente non giovanissimo.


Questo Berton è il figlio del patron dell'"Ami Berton" e più recentemente del "Piccolo sogno" (che ha chiuso, mi sembra)?


Non lo so se sia il figlio di Berton. :(
Io adoravo il piccolo sogno e prima ancora l'Ami Berton.
Ti confermo la notizia che il piccolo sogno ha chiuso :( , dovrebbe riaprire qualcos'altro nello stesso posto ma non ho notizie precise.
Prima del piccolo sogno c'era il Calajunco, ottimo ristorante siciliano, speriamo prosegua la tradizione di una buona cucina in via Stoppani (è vicino a casa) 8)

da Strini il 16 mag 2007 12:57


stefano66m ha scritto Io adoravo il piccolo sogno e prima ancora l'Ami Berton.
Ti confermo la notizia che il piccolo sogno ha chiuso :( , dovrebbe riaprire qualcos'altro nello stesso posto ma non ho notizie precise.
Prima del piccolo sogno c'era il Calajunco, ottimo ristorante siciliano, speriamo prosegua la tradizione di una buona cucina in via Stoppani (è vicino a casa) 8)


Ho provato il Calajunco, ma purtroppo non sono mai riuscito a provare gli altri due (mio padre era un fanatico dell'Ami Berton).

Comunque, da quanto ho letto in una recensione, al posto del Piccolo Sogno c'è questo:

http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=17034

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Fante il 16 mag 2007 14:05


keywest68 ha scrittoil discorso è che questi locali vorrebbero conciliare alta ristorazione con massa, forse sono due concetti che non viaggiano bene insieme.
sicuramente questi locali griffati, portano via mercato a locali con nomi meno eclatanti e meno trendy, portando sempre più esperti della ristorazione a lasciare il settore e facendo si che tanti incompetenti investano nella ristorazione, settore in cui non ti puoi improvvisare.


Ecco, portano via mercato o attirano l'attenzione? Insomma, è poi sbagliato far diventare la qualità una moda?

Finora hanno puntato sull'apparenza con i vari club con sette livelli di priveè - una inquietante metafora dantesca - adesso quantomeno a fianco del bello sono costretti a proporre anche il buono.

No?

da keywest68 il 16 mag 2007 14:46


cero che sono costretti a vendere anche il buono.
i loro nomi sono altisonanti e sinonimi di qualità.
per questo e per via degli investimenti che fanno (proibitivi per chiunque) non solo sono costretti ma ne hanno anche l'obbligo.

da fulvia il 16 mag 2007 14:46


keywest68 ha scrittosicuramente un'innovazione che attira persone di ogni tipo.
cucine di livello visto i nomi che vi girano dentro.
Sia Berton del Trussardi che Ancona( suos chef) di dolce e Gabbana, li conosco e ho lavorato con loro e posso garantirvi che sono di altissimo livello.
il discorso è che questi locali vorrebbero conciliare alta ristorazione con massa, forse sono due concetti che non viaggiano bene insieme.
sicuramente questi locali griffati, portano via mercato a locali con nomi meno eclatanti e meno trendy, portando sempre più esperti della ristorazione a lasciare il settore e facendo si che tanti incompetenti investano nella ristorazione, settore in cui non ti puoi improvvisare.


Diciamo allora che sono dei bei bacini di compensazione per aziende che fatturando milioni di euro si ritrovano poi in fase di bilancio a registrare notevoli perdite per attività, sicuramente di prestigio, ma che alla luce dei fatti sono esclusivamente una bella vetrina ma dal punto di vista economico con costi di esercizio notevolmente superiori agli introiti....... :wink:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da keywest68 il 16 mag 2007 14:50


si Fulvia, concordo con te.

da silbusin il 16 mag 2007 15:12


fante el scopriss semper l'aqua calda...nel marketing si dice l'effetto algida. il cornetto per eccellenza è quello dell'algida ma tutte le altre marche lo tengono in listino, come la coppa del nonno ecc. ne vendono 1000 pezzi ma è in listino cmq.
così è bastato che si muovesse Armani e gli altri gli van dietro.
lo facevano già le star holliwoodiane e adesso anche in Europa gli attori aprono locali; e poi i calciatori.
la differenza però è che un Armani o un D&G si possono permettere che il locale lavori in perdita, in fondo è pubblicità e i costi sono ripianati. Gattuso e Vieri non se lo possono permettere invece.
Diverso tempo fa si era parlato di un locale Versace con in cucina nientemeno che Ducasse; poi però la cosa non andò in porto.
E' come per i supermercati: meno pubblicità sui media e ti vendo i prodotti sottocosto.
Questione di investimenti in immagine e ritorni.
E' che al povero fante, l'unica volta che è andato al Nobu, alla vista di così tante gnocche ha passato la sera nei servizi, come quella volta del beer contest...per la felicità del suo oculista (che è anche specialista urologo) :roll:

da Gallo_Nero il 16 mag 2007 15:46


La carne è buona di Cavalli.............. :wink:

da stefano66m il 16 mag 2007 15:48


Strini ha scritto
stefano66m ha scritto Io adoravo il piccolo sogno e prima ancora l'Ami Berton.
Ti confermo la notizia che il piccolo sogno ha chiuso :( , dovrebbe riaprire qualcos'altro nello stesso posto ma non ho notizie precise.
Prima del piccolo sogno c'era il Calajunco, ottimo ristorante siciliano, speriamo prosegua la tradizione di una buona cucina in via Stoppani (è vicino a casa) 8)


Ho provato il Calajunco, ma purtroppo non sono mai riuscito a provare gli altri due (mio padre era un fanatico dell'Ami Berton).

Comunque, da quanto ho letto in una recensione, al posto del Piccolo Sogno c'è questo:

http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=17034


Ti ringrazio, dalla recensione non è molto invitante, aspetto un pò a provarlo 8)

da butter_fly il 16 mag 2007 17:25


silbusin ha scrittocosì è bastato che si muovesse Armani e gli altri gli van dietro.
lo facevano già le star holliwoodiane e adesso anche in Europa gli attori aprono locali; e poi i calciatori.
la differenza però è che un Armani o un D&G si possono permettere che il locale lavori in perdita, in fondo è pubblicità e i costi sono ripianati. Gattuso e Vieri non se lo possono permettere invece.
Diverso tempo fa si era parlato di un locale Versace con in cucina nientemeno che Ducasse; poi però la cosa non andò in porto.
E' come per i supermercati: meno pubblicità sui media e ti vendo i prodotti sottocosto.
Questione di investimenti in immagine e ritorni.


grazie silbusin: m'hai evitato per un soffio di scriver le stesse cose pare pare :D
sottoscrivo i sopracitati concetti e torno a lavura' !
:wink:

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da silbusin il 16 mag 2007 18:14


butter_fly ha scrittograzie silbusin: m'hai evitato per un soffio di scriver le stesse cose pare pare :D
sottoscrivo i sopracitati concetti, specialmente: "E' che al povero fante, l'unica volta che è andato al Nobu, alla vista di così tante gnocche ha passato la sera nei servizi, come quella volta del beer contest...per la felicità del suo oculista (che è anche specialista urologo)" e torno a laura' !
:wink:

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sante parole!

da ilForchetta il 17 mag 2007 11:39


silbusin ha scrittola differenza però è che un Armani o un D&G si possono permettere che il locale lavori in perdita, in fondo è pubblicità e i costi sono ripianati. Gattuso e Vieri non se lo possono permettere invece.


Sbagliato, avendo anche una linea di abbigliamento da pubblicizzare.

Insomma, i sarti fanno i coperchi, i calciatori fanno i sarti e le padelle.

Mancano i ristoratori che fanno le minigonne. Fulvia, che ne dici di una nuova linea? Oca Ciuca Jeans va bene?

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