stefano66m ha scrittoE' una buona soluzione per noi consumatori,
Fante ha scrittostefano66m ha scrittoE' una buona soluzione per noi consumatori,
Io trovo la cosa molto interessante. Hanno sicuramente una disponibilità economica che li avvantaggia molto e possono lanciare nuovi talenti.
Ma l'aspetto più interessante è che gli stilisti fino ad ora aprivano solo discoteche e locali.
I ristoranti sono solo un capriccio in più o seguono effettivamente una tendenza, una richiesta di un livello di ristorazione più alto, più innovativo?
Tra l'altro m'ha stupito leggere che il Trussardi è di buon livello. Belle rece, Stefano
stefano66m ha scritto Trussardi ha fatto un lavoro meraviglioso per quanto riguarda il locale, si avvale della capacità di Berton ,cuoco giovane (under 40)dal curriculum di tutto rispetto, per un cliente certamente non giovanissimo.
Strini ha scrittostefano66m ha scritto Trussardi ha fatto un lavoro meraviglioso per quanto riguarda il locale, si avvale della capacità di Berton ,cuoco giovane (under 40)dal curriculum di tutto rispetto, per un cliente certamente non giovanissimo.
Questo Berton è il figlio del patron dell'"Ami Berton" e più recentemente del "Piccolo sogno" (che ha chiuso, mi sembra)?
stefano66m ha scritto Io adoravo il piccolo sogno e prima ancora l'Ami Berton.
Ti confermo la notizia che il piccolo sogno ha chiuso , dovrebbe riaprire qualcos'altro nello stesso posto ma non ho notizie precise.
Prima del piccolo sogno c'era il Calajunco, ottimo ristorante siciliano, speriamo prosegua la tradizione di una buona cucina in via Stoppani (è vicino a casa)
keywest68 ha scrittoil discorso è che questi locali vorrebbero conciliare alta ristorazione con massa, forse sono due concetti che non viaggiano bene insieme.
sicuramente questi locali griffati, portano via mercato a locali con nomi meno eclatanti e meno trendy, portando sempre più esperti della ristorazione a lasciare il settore e facendo si che tanti incompetenti investano nella ristorazione, settore in cui non ti puoi improvvisare.
keywest68 ha scrittosicuramente un'innovazione che attira persone di ogni tipo.
cucine di livello visto i nomi che vi girano dentro.
Sia Berton del Trussardi che Ancona( suos chef) di dolce e Gabbana, li conosco e ho lavorato con loro e posso garantirvi che sono di altissimo livello.
il discorso è che questi locali vorrebbero conciliare alta ristorazione con massa, forse sono due concetti che non viaggiano bene insieme.
sicuramente questi locali griffati, portano via mercato a locali con nomi meno eclatanti e meno trendy, portando sempre più esperti della ristorazione a lasciare il settore e facendo si che tanti incompetenti investano nella ristorazione, settore in cui non ti puoi improvvisare.
Strini ha scrittostefano66m ha scritto Io adoravo il piccolo sogno e prima ancora l'Ami Berton.
Ti confermo la notizia che il piccolo sogno ha chiuso , dovrebbe riaprire qualcos'altro nello stesso posto ma non ho notizie precise.
Prima del piccolo sogno c'era il Calajunco, ottimo ristorante siciliano, speriamo prosegua la tradizione di una buona cucina in via Stoppani (è vicino a casa)
Ho provato il Calajunco, ma purtroppo non sono mai riuscito a provare gli altri due (mio padre era un fanatico dell'Ami Berton).
Comunque, da quanto ho letto in una recensione, al posto del Piccolo Sogno c'è questo:
http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=17034
silbusin ha scrittocosì è bastato che si muovesse Armani e gli altri gli van dietro.
lo facevano già le star holliwoodiane e adesso anche in Europa gli attori aprono locali; e poi i calciatori.
la differenza però è che un Armani o un D&G si possono permettere che il locale lavori in perdita, in fondo è pubblicità e i costi sono ripianati. Gattuso e Vieri non se lo possono permettere invece.
Diverso tempo fa si era parlato di un locale Versace con in cucina nientemeno che Ducasse; poi però la cosa non andò in porto.
E' come per i supermercati: meno pubblicità sui media e ti vendo i prodotti sottocosto.
Questione di investimenti in immagine e ritorni.
butter_fly ha scrittograzie silbusin: m'hai evitato per un soffio di scriver le stesse cose pare pare
sottoscrivo i sopracitati concetti, specialmente: "E' che al povero fante, l'unica volta che è andato al Nobu, alla vista di così tante gnocche ha passato la sera nei servizi, come quella volta del beer contest...per la felicità del suo oculista (che è anche specialista urologo)" e torno a laura' !
silbusin ha scrittola differenza però è che un Armani o un D&G si possono permettere che il locale lavori in perdita, in fondo è pubblicità e i costi sono ripianati. Gattuso e Vieri non se lo possono permettere invece.