la qualità è amica del portafoglio



impossibile...

primus ha scrittola qualità è amica del portafoglio



impossibile...

Ma a volte può succedere ...

Sabryli ha scritto

primus ha scrittola qualità è amica del portafoglio



impossibile...

Ma a volte può succedere ...

non al ristorante, a meno che non conosci il proprietario....

Loderei comunque l’avventura editoriale di una guida, che spesso si associa a ricercatezza, a lusso gastronomico, che celebra cuochi famosi, che vuole scoprire una vocazione un po’ più popolare.

primus ha scritto

non al ristorante, a meno che non conosci il proprietario....

....che ti faccia un prezzo da amico e non ci guadagna un tubo

simoncina ha scrittoLoderei comunque l’avventura editoriale di una guida, che spesso si associa a ricercatezza, a lusso gastronomico, che celebra cuochi famosi, che vuole scoprire una vocazione un po’ più popolare.

un conto è lodare il "popolare" come dici tu, cibi genuini e ben preparati a prezzi onesti...questo si....ma la qualità a basso prezzo è una bufala...non conosco la guida di cui parli, ma se è così è na bufala...rossa

keywest68 ha scritto

primus ha scritto

non al ristorante, a meno che non conosci il proprietario....

....che ti faccia un prezzo da amico e non ci guadagna un tubo

esatto

primus ha scritto

keywest68 ha scritto

primus ha scritto

non al ristorante, a meno che non conosci il proprietario....

....che ti faccia un prezzo da amico e non ci guadagna un tubo

esatto

Secondo me ci guadagnate qualcosina sempre ...
ok ok mi taccio

simoncina ha scrittoLoderei comunque l’avventura editoriale di una guida, che spesso si associa a ricercatezza, a lusso gastronomico, che celebra cuochi famosi, che vuole scoprire una vocazione un po’ più popolare.

Sono d'accordo con Simoncina. Certe proposte di piatti tradizionali con materie prime semplici non giustificano prezzi esagerati.

E' bene segnalare quei posti.

Fante ha scrittoCerte proposte di piatti tradizionali con materie prime semplici non giustificano prezzi esagerati

messa in questi termini forse è esatto.
credo che questo sia lo spirito che dovrebbe esserci nelle migliaia di agriturismi sbocciati come i funghi negli ultimi anni.
anche se........

simoncina ha scrittoLoderei comunque l’avventura editoriale di una guida, che spesso si associa a ricercatezza, a lusso gastronomico, che celebra cuochi famosi, che vuole scoprire una vocazione un po’ più popolare.

....Forse stiamo scoprendo un nuovo brand......

Non credo sia per puro spirito di condivisione di una nuova realtà....

Semplicemente anche la ristorazione top sta vivendo momenti di grave crisi, e sta affiancando "seconde linee" di ristorazione più "easy" per supportare la contingenza attuale.

La qualità la paghi. Sempre.
Ma questo non vuol dire che in una location fuori città, a gestione familiare e con una cucina semplice che si basa principalmente sulla buona qualità delle materie prime piuttosto che sulla loro elaborazione non si possano fare prezzi più che onesti.
Oldani, per quanto conosciuto, fa dei prezzi onesti utilizzando materie prime povere, ma di qualità; a maggior ragione li può fare il ristoratore meno conosciuto.
Non come qualche ristorante che propone la burrata d'Andria con due pomodorini pachino a 16-18 euro!!!

marconuara ha scrittoLa qualità la paghi. Sempre.
Ma questo non vuol dire che in una location fuori città, a gestione familiare e con una cucina semplice che si basa principalmente sulla buona qualità delle materie prime piuttosto che sulla loro elaborazione non si possano fare prezzi più che onesti.

il non elaborare le materie prime non vuol dire che abbatti il prezzo.
se una materia prima costa 1 euro al kg, costerà sempre un euro sia che tu la elabori o no.

simoncina ha scrittoMangiare bene spendendo poco. E' dell'ultimo numero di Panorama, la notizia della pubblicazione di una guida del Gambero Rosso che suggerisce al lettore migliaia di indirizzi per gustare i sapori di una volta a 10, 20, 30 euro. Il Gambero Rosso stila una guida enogastronomica dove la qualità è amica del portafoglio. FINALMENTE!

c'è già la Guida del Gambero Rozzo per questo.. se so' svejati mo'! C'è pure Osterie d'Italia e qualche altro bel libercolo.
Per quanto riguarda il costo della qualità, è vero che la non elaborazione non abbatte il prezzo delle materie prime, ma abbatte quello del lavoro: se per fare un piatto di carbonara basta un cuoco, per fare un piatto da ristorante "top" con tre o quattro o più elaborazioni particolari m'insegnerete voi chef quanta gente in più ci vuole in cucina... no?
poi un'altra osservazione: la qualità non sta necessariamente/esclusivamente nell'uso di prodotti "top" (patate ratte, pata negra, balik & company): per me una qualità ottima può stare anche nella carne d'agnello allevata dal ristoratore nel suo sperduto agriturismetto di provincia... non confondiamo "qualità" con "rarità".

Oldani, per quanto conosciuto, fa dei prezzi onesti utilizzando materie prime povere, ma di qualità; a maggior ragione li può fare il ristoratore meno conosciuto.



vero, ma sulla tavola di Oldani, parole sue, non troverai mai carne di Kobe, gamberi di S.Margherita, astici, aragoste, foie gras & Co.

Sicuramente guadagna di piu' lui con la sua famosa cipolla caramellata che, per quanto sia perfetta e venga da Breme, lè sempre nà cipolla

Io che sono un poveraccio sconosciuto e lavoro in un paesino di 3000 anime, una tartare di gamberi rossi siciliani te la devo mettere 17 €, perchè 6 gamberi a me costano 10 euro.

Quindi?
miracoli con certi prodotti non se ne fanno. Si puo' fare un'ottima cucina a prezzi onestissimi facendo degli ottimi ravioli al ragù, splendidi arrosti e fantastici bolliti. Nulla piu'.

butter_fly ha scritto se per fare un piatto di carbonara basta un cuoco, per fare un piatto da ristorante "top" con tre o quattro o più elaborazioni particolari m'insegnerete voi chef quanta gente in più ci vuole in cucina... no?

il discorso delle più portate all'interno di un menù non dipendono solo dalla volontà di un ristoratore o chef pazzo in cucina.
è il mercato che lo chiede.
se tu vai in un'agriturismo ( ma ci credete sempre a questa favoletta incantata?) ti aspetterai di mangiare quello che trovi.
se vai in un ristorante diventi più esigente in tutti i sensi , tavoli ben separati, camerieri preparati, lista dei vini consona alle tue abitudini di mangione e naturalmente portate particolari ben elaborate e magari presentate bene ma soprattutto di qualità.
insomma tutte cose che non si sposano bene con la parola economico.

sì key figurati... il discorso del mercato non l'ho neanche voluto sfiorare. inoltre non parlavo del numero di portate in menù, ma del numero di elaborazioni nello stesso piatto: tortino di questo con patè di quell'altro e suprema di codesto con salsa di quello, per fare un esempio, credo sia più impegnativo, in termini di lavoro, di un piatto di spaghetti ripassati con uovo e pancetta. il mio discorso era questo qui

se cena low cost significa una onesta carbonara o piatti similari,forse ho interpretato male l'argomento del topic.