Condivido perfettamente (e di questi tempi non è poco!)
Il problema è che a Milano sino a tre/quattro anni fa i prezzi non erano lievitati come ora: anche coloro che avevano fatto una quasi giusta trasformazione lira/euro (e io ne conosco parecchi) si sono poi "adattati" all'andazzo. E devo dire con rabbia che anch'io che per un certo periodo mi ero rifiutato di "ragionare" in termini di nuovo euro nella ristorazione, mi sono "adattato". Dove non mi sono ancora "adattato" è sul ricarico dei vini. (posso citarvi tutti i ristoranti in cui il padrone ha bellamente ammesso il famoso cambio, ma sarebbe solo noioso).
L'adattamento però non è stato generale: per tutti i motivi ben riportati dalla stampa, c'è una crisi profonda nella ristorazione. Ormai, a Milano, non è insolto trovare tavoli liberi il sabato sera. E siccome la gente è ormai molto attenta su tutto, se la gente non andrà alla ristorazione sarà la ristorazione che andrà alla gente.
Anch'io ormai tendo ad andare fuori Milano perchè con 40 € (80 mila vecchie lirette, e che nessuno si azzardi a ironizzare che non penso in euro) posso mangiare meglio di quanto mangi in città.
E comunque un vino che viene venduto a 8 € al supermercato non può essere venduto al ristorante a 22. E' una "ladrata", chiamatela come volete.
Questi discorsi li facevo molti, ma molti topic fa e di consensi non è che ne avessi poi molti, perchè ognuno diceva : "si hai ragione, ma...".
Si vede che si stavano "adattando".
Eh, caro king, cosa ci vuoi fare....andremo a mangiare a CorsoItalia83
c'è ancora tempo, nella giornata di dare mazzate e poi gli auguri di buona pasqua