Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Ristorante "caro"

da Bob il 05 ott 2007 17:27


Quando un ristorante è "caro"? Mi spiego meglio. Quando un ristorante ha un costo generico (primo medio, secondo guarnito medio, dessert, mezzo vino della casa) che supera quello che pensiamo essere un massimo?
Va da sè che non parlo del rapporto q/p: per me, un ristorante da 150 euro cad è "caro" anche se ti offre lingue di pappagallo della Patagonia. Oppure non riuscite a scindere il giudizio dall'insieme dei servizi?
Vi spiego: sono un po' stufo di leggere recensioni dove, a fronte di un antipasto e un primo, si pagano 50 euro, e il q/p viene considerato "normale" o addirittura "buono".
Così per inciso, se il ristorante supera i 50 euro per quanto detto, per me va già tra quelli "costosi". Come dice qualcuno, "sempre di pastasciutta si tratta".

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

Re: Ristorante "caro"

da Greedy il 05 ott 2007 17:34


Bob ha scrittoQuando un ristorante è "caro"? Mi spiego meglio. Quando un ristorante ha un costo generico (primo medio, secondo guarnito medio, dessert, mezzo vino della casa) che supera quello che pensiamo essere un massimo?
Va da sè che non parlo del rapporto q/p: per me, un ristorante da 150 euro cad è "caro" anche se ti offre lingue di pappagallo della Patagonia. Oppure non riuscite a scindere il giudizio dall'insieme dei servizi?
Vi spiego: sono un po' stufo di leggere recensioni dove, a fronte di un antipasto e un primo, si pagano 50 euro, e il q/p viene considerato "normale" o addirittura "buono".
Così per inciso, se il ristorante supera i 50 euro per quanto detto, per me va già tra quelli "costosi". Come dice qualcuno, "sempre di pastasciutta si tratta".


fai un po' di confusione però ... prima dici "indipendentemente" dal q/p .. poi tiri in ballo quelli che mettono q/p normale ... va beh sarà l'età... :twisted: (così facciamo fare una risata anche a sil) :lol: :lol: :lol:

Per rispondere alla domanda ... per me è caro quando supera la mia personale soglia del 'prezzo normale' che oramai, causa residenza milanese, è impostata sui 50/60€ ... va da se che in recensione, dovendo esprimere un voto relativo al rapporto q/p, se mangio divinamente e spendo 100€, magari il rapporto q/p lo definisco normale ...
Mi sono spiegata? :shock:

G.

da caneciccio il 05 ott 2007 17:40


... Dipende: dal tipo di locale, dal tipo di cucina etc.
Per me, quando vado a "Il Tino" di Ostia trovo sempre di aver speso "poco" perchè per 60 euro a persona mi da un menu degustazione di eccellente qualità di 6 porzioni non minuscole, vino, pane, acqua (e coccole 8) ) comprese.
Pagare 60 euro anche per mangiare in uno stellato come la Bastiglia di Spello, per me , è "buono".
Pagare 45 euro per la trattoriola tipica di normale qualità, anche se facciamo un pasto completo con vini etc, già inizia a darmi fastidio...

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da adem il 05 ott 2007 17:44


Per me il concetto di caro è indissolubilmente legato al rapporto qualità prezzo: una pizzeria che mi fa pagare 8 euro una pizza immonda più birra annacquata è cara, il Tordo Matto che ho recensito da poco che ha un menu di 5 portate più dessert (più spumantino di benvenuto, appetizer, predessert, piccola pasticceria, un certo servizio, ecc.) a 60 euro non è caro, e stavo per dargli rapporto qualità prezzo addirittura ottimo.

Chiaramente il Tordo è costoso in senso assoluto (cioè in rapporto allo stipendio medio in Italia), ma qui il discorso si sposta sulla disponibilità a spendere individuale, legata non solo al reddito ma anche ai gusti personali (conosco gente non ricca che spende cifre per me folli per una macchina, mentre io mi accontento di una Micra di 10 anni e al contrario spendo molto in cene)

da butter_fly il 05 ott 2007 17:59


io son fra quelli che non riescono a scindere la qualità dal prezzo.
per me caro è un posto in cui quel che mangio, in termini di qualità delle materie e complessità/cura delle lavorazioni, mi fa rimpiangere quel che spendo.
inoltre, mi rendo conto di aver usato qualche volta il livello "normale" con l'accezione di "minimamente conveniente, ai limiti"... perché magari "scarso" era troppo poco :roll: non so se mi son spiegata :roll:


da MEB il 05 ott 2007 18:08


Bob io piu' che "caro" definirei quello che per me è costoso rispetto alla media che sono disposta a spendere per mangiare fuori senza pensarci troppo : per me è costoso sopra i 50 euro.
Dopodichè niente esclude che io ci vada ugualmente se so di trovare piatti particolari o ingredienti particolari o se è un'occasione particolare e non penso al prezzo etc....
Il rapporto prezzo qualità credo che in questa considerazione quindi non c'entri molto. ( a meno, io la interpreto cosi' ).

da MEB il 05 ott 2007 18:12


MEB ha scrittoBob io piu' che "caro" definirei quello che per me è costoso rispetto alla media che sono disposta a spendere per mangiare fuori senza pensarci troppo : per me è costoso sopra i 50 euro.
Dopodichè niente esclude che io ci vada ugualmente se so di trovare piatti particolari o ingredienti particolari o se è un'occasione particolare e non penso al prezzo etc....
Il rapporto prezzo qualità credo che in questa considerazione quindi non c'entri molto. ( a meno, io la interpreto cosi' ).


Dimenticavo : un ristorante da piu' di 50 che non mi soddisfa non lo definisco caro, cosi' come non ritengo caro quello da 25 che non mi soddisfa. Semplicemente, dopo averli provati .. li evito .

da Bob il 05 ott 2007 18:23


Ok: il problema sembra essere nella dicitura "caro" anzichè "costoso". Forse, "caro" impica una eccedenza tra il prezzo e la qualità, e quindi ha insito in sè il rapporto q/p scarso. Io intendevo forse un ristorante "costoso". Se un amico vi chiede "come è quel ristorante?" voi, sicuramente,gli direte se si mangia bene o male, ecc, ma poi, a un certo punto, colloquialmente, per qualcuo, avvertirete "Guarda che è caro!" Intendendo costoso. Quando scatta questa frase? Ribadisco: per me, a 50 euro. Il fatto è che, sopra quella cifra, se mi arruiffianano con quattro sculturine di cibo, mi adombro come una biscia.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da deloZio il 05 ott 2007 18:53


Bob ha scrittoa un certo punto... avvertirete "Guarda che è caro!", intendendo costoso. Quando scatta questa frase?
Immagine

A spanne direi oltre i 120 €, vale a dire circa il doppio di quanto si possa spendere, in un ristorante
di medio livello, per un buon pasto. Considererei pure il massimale in funzione dell'età: a trent'anni,
volendo o potendo, si sciala (e si fuma il double corona); a cinquanta, sempre volendo o potendo,
si spende (e ci si fuma il toscanello)...

Esempio sciocco a parte, potrebbe pure essere questione di maturità, no?!

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da Bob il 05 ott 2007 19:00


Non capisco un paio di cose, DeloZio.
Se ho capito bene, tu dici che sino a 120 euro un ristorante non è "costoso". Ergo, 230.000 lire per un pranzo normale rientrano nella norma? E poi, il doppio di un pranzo in un ristorante di medio livello...dove? A Milano o sull'Aspromonte (ma potrebbe bastare nella bassa lodigiana)?.
Mi sfugge qualcosa.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Stroliga il 05 ott 2007 19:31


Secondo i miei amici in montagna, allevatori di capre ancora allo stato semi selvaggio, un ristorante è caro oltre i 25€..................
:wink:
E con questo non vuol dire che non sappiano apprezzare la buona cucina e le buone bottiglie di vino :wink:

da deloZio il 05 ott 2007 19:38


Bob ha scritto
deloZio ha scrittoA spanne direi oltre i 120 €, vale a dire circa il doppio di quanto si
possa spendere in un ristorante di medio livello per un buon pasto.

Mi sfugge qualcosa.

Immagine

A spanne, intendo una spesa di 60 € a testa qual costo medio-normale per un pasto in un locale di sobrio livello;
un conto medio che s'aggiri a più del doppio inizia a sembrarmi costoso (non più a spanne, ma in valore assoluto).

Considerazioni personali, ovviamente.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da tello-77 il 06 ott 2007 13:33


il concetto di caro è strettamente personale ed inversamente proporzionale al budget che ognuno di noi ha a disposizione

non credo esista caro in assoluto

da grasderost il 06 ott 2007 15:57


Il prezzo che spendo in un ristorante è sempre proporzionale al mio background: avrei anche le possibilità per permettermi, qualche volta, ristoranti stellati e super celebrati, ma poi non avrei la faccia per raccontarlo a certe persone (a parte i Mangioni ovviamente ! :wink: ).

Tengo subito a precisare che non critico minimamente chi frequenta un certo tipo di ristoranti, ognuno fa le scelte che gli pare e, soprattutto, si gode i propri risparmi e sacrifici come gli pare, del tipo: " non vado in pizzeria 10 volte ma in compenso vado 1 sola volta al ristorante pincopallo con una stella michelin ".

Per me un conto che supera i 50 euro è caro a prescindere: capperi sono 100 delle vecchie cocozze !!!
Ogni tanto bisognerebbe anche pensarci.

Detto questo, solitamente leggo con cupidigia le recensioni accurate dei Mangioni che frequentano ristoranti per me proibiti: mi incuriosiscono e mi arricchiscono, mi fanno sembrare di esserci stato anch'io. :D

da tpt il 06 ott 2007 16:08


Se devo essere sincera il tuo standard "prezzo" è più o meno quel che io ritengo normale, quindi non caro.
Al tuo imbarazzo nel raccontare ad amici di aver speso 200 o 300 euro presso un ristorante, ci aggiungo che ho un timore che forse è insulso ma forse no: temo di sentirmi a disagio in questo genere di ristorante.
Certo ... non sono una di quelle che chiama il cameriere "capo" schioccando le dita e non tengo abitualmente i gomiti sul tavolo ma ho come la percezione (magari sciocca) che se decidessi, che so, di cenare a ... La Pergola, trascorrerei il mio tempo nel timore di fare gaffes imperdonabili, ed inoltre non so sinceramente se saprei distinguere questa mano fatata da altre che io giudico ottime, per ignoranza culinaria.

da Rinaldo il 06 ott 2007 16:48


Stroliga ha scrittoSecondo i miei amici in montagna, allevatori di capre ancora allo stato semi selvaggio, un ristorante è caro oltre i 25€..................
:wink:
E con questo non vuol dire che non sappiano apprezzare la buona cucina e le buone bottiglie di vino :wink:


Io ricondurrei il tutto alla teoria della relatività:

Caro dipende dal borsellino del singolo cliente (quanto è caro per te magari non lo è per me o viceversa)
Caro dipende dalla location del locale (Il parco di Nadia Santini quanto costerà di manutenzione?)
Caro dipende dalla qualità del prodotto utilizzato nelle preparazioni
Caro dipende dalla qualità del servizio (1 cameriere ogni 10 coperti ha un costo diverso che 2 ogni 10)
Caro dipende dalla qualità del cliente (se capisce quel che mangia o se è pronto solo a criticare a prescindere, vedi famosa frase "carta di credito regolarmente addebitata").

Sono parecchie le variabili in gioco.
Mezzo vino della casa costa al ristoratore €.0,15.
1 calice da 25cl in mescita di una bottiglia discreta almeno €.3,00.

Il primo alla fine del conto risulterà onesto, il secondo costoso.
Il primo ha guadagnato dei soldi, il secondo ti ha fatto bere bene.
Ma come in parecchi lavori, è la somma che fa il totale.

Saluti
Rinaldo

da primus il 06 ott 2007 17:19


Concordo con Rinaldo e con chi ha detto "costoso" e non caro...lo so che poi si usa dire "quel posto è caro"..... :D

Intanto molti fanno i conti tenendo in considerazione solo quello che viene servito nel piatto, ma in realtà non è così.....un locale come quello di Marchesi costa 1000 volte di più della trattoria di campagna con le tovaglie di carta, quindi è ovvio che i prezzi da Marchesi partono già, di base, decisamente più alti rispetto alla Trattoria Bruna....poi se ci mettiamo che il Marchesi vende foie gras e Brunello riserva imperiale '64, mentre la Bruna cunili e frizzantino in fusti alla spina, i conti si fa presto a farli.

Forse il locale "perfetto" puo essere inquadrato, ad esempio, in quello della Fulvia, che piaccia o meno, ove troviamo persone che svolgono il mestiere con passione e ricercatezza; magari la location non è bella come da Vissani, sicuramente il servizio non è quello di Beck, ma si può mangiare prodotti particolari in ambiente gradevole a cifre ragionevoli per i tempi che corrono.....

Le cifre....beh....direi che oramai per mangiare e bere in maniera decente, i 50€ ci vogliono tutti, e non per questo trattasi di ristorante costoso (o caro).
Daltronde, tanto per menarla con i soliti paragoni triti e ritriti, oramai la soglia di spesa di noi italiani si alza ogni giorno che passa.......25€ 1 kg di olio Castrol per lo scooter, affitti alle stelle, 900€ di preventivo per trattare 80mq di pavimento in cotto, 4.000€ una lavastoviglie di ultima generazione, 15\20 € cad. uno piatti e bicchieri decenti, 150€ una tovaglia in fiandra 90x90, 6.500+ iva un forno :shock: .....vado avanti??
no basta senno' mi deprimo :?

Scusate se mi son dilungato.
Buona Domenica.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da rinco il 06 ott 2007 18:32


A proposito di prezzi succede anche questo: Quello che e' caro per il pavese e' buon mercato per il milanese, pero poi' il pavese a Mliano,paga e tace Nella nostra zona vale questa mentalita'. Noi volendo lavorare, ci adeguiamo.

da Bob il 07 ott 2007 11:18


E' buffo: c'è una parte di utenti che definisce il caro (o costoso) in senso relativo. In pratica, dice che, se fosse Lapo Elkann, difficilmente troverebbe caro un locale. Altri, che ne fanno una questione assoluta. Io, relativista nei giudizi mangioneschi, sono un assolutista nella definizione di "caro". Primus, so benissimo che da Marchesi ci sono dei costi che altri non hanno, e che quindi il prezzo lievita. Lo riconosco, lo accetto, e, in fondo, lo pretendo. Però, Marchesi è "caro". E su questo non ci piove. Che li meriti, i soldi che chiede, può essere oggetto di discussione, ma che costi un pozzo, no. La mia domanda verteva su questo: lasciando perdere se il costo è o non è giustificato (un ristorante che non valga il prezzo che paghi viene evitato, indipendentemente dal fatto che costi 20 o 200 €. Se poi ne costa 200, non parliamone), quando il suddetto ristorante passa tra quelli "elevati", economicamente - e solo economicamente - parlando?
Le posizioni di Rinaldo e Primus, entrambi ristoratori, sono curiosamente simili. Entrambi cercano quasi di giustificare il perchè di un costo. Io non chiedevo questo, ma la singola sensazione che ciascuno di noi prova, davanti al conto, o alla conoscenza del conto medio. In alcune zone d'Italia, 50 euro non solo sono cari, ma sono fuori dal mondo, in altre (vedi Milano o Roma) sono-ahimè, la norma, ma ciò non toglie che, come dice grasderost, "capperi sono 100 delle vecchie cocozze !!!" :lol: E condivido.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Rinaldo il 07 ott 2007 11:55


Mi permetto di giustificare il senso di un costo, come lo chiami tu, perchè posso farlo conoscendolo a fondo.
Quando vado da un architetto che mi applica una percentuale su tutti i materiali che acquisto per una ristrutturazione che ha progettato lui stesso, non penso che mi sta "turlupinando" o che sia caro.
Penso che i suoi studi, di gioventù :lol: , e il suo lavoro attuale, vadano riconosciuti, stop.
Se poi il soggetto si chiama Botta, Piano, o Della Giovanna è chiaro che mi aspetterò risultati diversi a prezzi diversi.
Ma mai mi permetterei di dare del caro ad uno e dell'onesto ad altro: ognuno di questi ha un mercato diverso che va rispettato.
Chissa per quale ignoto motivo invece, nelle tasche di un ristoratore tutti ci mettono il naso 8)

Rinaldo

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