simoncina ha scrittoIl ristorante Eden si trova nel pieno Centro storico di Bologna, su quella Via Indipendenza
tanto cara ai bolognesi amanti dello struscio più che dello shopping del sabato pomeriggio
i suoi commenti...?
Tanto cara ai bolognesi...
eufemistico: alle volte sembra venga a mancare l’aria fresca, in
quella bolgia di dannati; respirando così anidride carbonica e Axe
for men, è da percorrersi
giusto per dare un’occhiata alla vetrina di “
de Paz”, correrndo poi in
Galleria senza voltarsi
indietro... la conosco, mascherina!
Gli spazi che ospitano il locale sono gli stessi che, nel 1899, videro l’inaugurazione
del “Café Chantant”. Nasceva allora la migliore espressione bolognese di quell’età
spensierata poi definita belle époque.
La “belle époque” fu tutt'altro che spensierata: è un’invenzione, una
bugia della Storia.
Il ristorante Eden soddisfa sia le esigenze degli ospiti dell’albergo, sia quelle di chi ama
coniugare cucina e musica, spettacolo e cabaret. A seconda della serata, si più cenare
con sottofondo jazz, allietati dalle scorribande dei frequentatori di una casa di tolleranza
di inizio ‘900, grazie a un musical di Giorgio Comaschi
Scorribande, musical, cabaret… jazz…
confusione?!
Posticino per coppie collaudate, parrebbe di capire.
Sabato sera, cena con delitto. Un salto nel passato, ci ritroviamo nella Bologna del 1914,
ad assistere all’omicidio di Rouge, sfortunata peccatrice della casa d’appuntamenti; tra i
frequentatori del bordello, l’investigatore belga-falsineo Hercules Poirot-Comaschi sulle
tracce dell’assassino.
Mi è poco chiaro:
il Signor Comaschi gira tra i tavoli mentre la gente sta cenando,
negl’intervalli di servizio tra una portata e l’altra o a fine serata?
Una sosta prima del secondo, in cui ci vengono distribuiti “i compiti”. Gli ospiti sono chiamati
a dare una mano al Signor Poirot, esprimendo la rispettiva teoria su chi ha messo la parola
fine al dinamismo della bella Rouge… rimpiango le fughe durante gli esami di antropologia
criminale.
Ah, ecco… beh, fa molto intrattenimento stile villaggio vacanze /
barra/ Gardaland; al ché,
sommato al “6” attribuito alla cucina, ciò mi porta a presumere che
io, nel finto lupanare di
Via Indipendenza, non muoverò piede… più che altro perché il
dovermi divertire “per forza”
non rientra nella mia fattispecie di serata allettante. Un paio di bocc
ie da Cracco,
piuttosto.
Bel racconto, brava.