rinco ha scrittoBob ha scrittoButter ha fotografato la situazione. Sono disposto a passare i trenta (di poco) solo se tra le vivande comparisse qualcosa di particolarmente pregiato.
Fanno ovviamente eccezione eventuali pietanze con, ad esempio, tartufo.
possiamo Caro Bob ti stavo aspettando,ho capito da tempo che sei un esperto di prezzi, quindi se dai circa 30 per agriturismo,e giusto che paghi 40/50 per un ristorante solo per la differenza dei costi di gestione!! ti sembra?
Non sono sicuro d avere capito.
Tuttavia, se ho capito giusto, in parte hai ragione e in parte no.
In genere, in un agriturismo, per 25 euro mi danno un pranzo completo
con porzioni generose, a fronte di due piatti striminziti nel ristorante da 50.
Poi, non è detto che i costi di gestione siano differenti: il fatto è che le due strutture non sono comparabili. Una ha un locale "cittadino" atto a servire cibo, l'altra ha una struttura complessa, di cui il ristorante è solo un accessorio. I costi di gestione vengono quindi "spalmati" su più attività. (e comunque, guarda che 200 mq in città, hanno un costo di mantenimento non certo superiore a quello di 1000 in campagna più terreno).
Il ristorante "vero", poi, ha un obbligo reale di presentarmi una cascata di scelte che l'agriturismo non si sogna neppure di mettere in carta, ammesso che la carta ce l'abbia.
Insomma, io non comparo i due locali, che non hanno, a mio vedere, quasi nulla in comune, dal punto di vista gestionale. Diciamo che, a fronte di strutture diversamente articolate, una di esse mi fornisce una scelta, e l'altra no. Questo sì, sono disposto a pagarlo ( e infatti lo faccio). "Quanto" io sia disposto a pagarlo, dipende da "quanto" mi viene dato in cambio. Spendo volentieri 50 euro per un "ristorante" che mi dia un pasto completo
di tre portate e dolce, ben cucinato, con porzioni generose o comunque ragionevoli, in un ambiente ragionevole. Mi girano le scatole per per 35-40 a fronte di due piattini asfittici, che di buono hanno solo il nome di fantasia che gli è stato dato.