Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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il prezzo degli agriturismi

da rinco il 26 nov 2007 17:54


Amici mangioni che girate in lungo e in largo l'Italia,qual'e' secondo voi il prezzo giusto per sedersi in un agriturismo e godere delle loro "prelibatezze"? tenendo conto del menu' fisso e della scelta quasi obbligata del vino. Inoltre quando frequentate questo tipo di locali cos'e' che pensate di trovarci? Qualita' e specialita? abbondanza? oppure intimita' o il far casino? Aiutatemi a capire.

da butter_fly il 26 nov 2007 18:03


mah, il prezzo dipende da tante cose, comunque mi aspetto un conto fra i 20 e i 30 euro al massimo per un pranzone, vini esclusi solo se c'è una carta. mi aspetto inoltre di trovare pietanze il più possibile preparate con prodotti di produzione propria (e che questa produzione sia verificabile facendo un giro in azienda :twisted: ), mi aspetto un clima disteso, amichevole e campagnolo (ma niente casino :!: ) e mi aspetto eventualmente di poter acquistare, a prezzi onesti, i loro prodotti.


da tello-77 il 26 nov 2007 18:42


25 € vini esclusi o inclusi se locali e quindi poco costosi

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Bob il 26 nov 2007 19:40


Butter ha fotografato la situazione. Sono disposto a passare i trenta (di poco) solo se tra le vivande comparisse qualcosa di particolarmente pregiato.
Fanno ovviamente eccezione eventuali pietanze con, ad esempio, tartufo.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da rinco il 26 nov 2007 20:20


Bob ha scrittoButter ha fotografato la situazione. Sono disposto a passare i trenta (di poco) solo se tra le vivande comparisse qualcosa di particolarmente pregiato.
Fanno ovviamente eccezione eventuali pietanze con, ad esempio, tartufo.
possiamo Caro Bob ti stavo aspettando,ho capito da tempo che sei un esperto di prezzi, quindi se dai circa 30 per agriturismo,e giusto che paghi 40/50 per un ristorante solo per la differenza dei costi di gestione!! ti sembra?

da maxbor il 27 nov 2007 10:41


rinco ha scritto
Bob ha scrittoButter ha fotografato la situazione. Sono disposto a passare i trenta (di poco) solo se tra le vivande comparisse qualcosa di particolarmente pregiato.
Fanno ovviamente eccezione eventuali pietanze con, ad esempio, tartufo.
possiamo Caro Bob ti stavo aspettando,ho capito da tempo che sei un esperto di prezzi, quindi se dai circa 30 per agriturismo,e giusto che paghi 40/50 per un ristorante solo per la differenza dei costi di gestione!! ti sembra?


La quantità di lavoro non credo differisca molto fra un ristorante e un agriturismo. In quest'ultimo tipo di aziende si aggiunge spesso anche l'offerta di camere a prezzi molto onesti.
La differenza di prezzo riviene, credo, in gran parte da elementi...acessori.
Forma, ambiente, professionalità del servizio e anche le decorazioni dei piatti sono, fra le varie, tutte cose che si pagano!
I prezzi degli agriturismi sono la prova che al ristorante il contenuto dei piatti pesa solo per una parte del conto.
Mi riferisco, ovviamente, a posti normali, non quelli dove si deve onorare l'estro degli chef di grido.

Per quanto riguarda le mie esperienze negli agriturismi devo dire che ad un prezzo quasi omologato sui 25 euro ha corrisposto una soddisfazione fra il sufficiente e il discreto, con l'eccezione di un posto (cui ho dato un cappello blu) per il quale sono disposto a giocarmi...l'attendibilità.

da Bob il 27 nov 2007 11:30


rinco ha scritto
Bob ha scrittoButter ha fotografato la situazione. Sono disposto a passare i trenta (di poco) solo se tra le vivande comparisse qualcosa di particolarmente pregiato.
Fanno ovviamente eccezione eventuali pietanze con, ad esempio, tartufo.
possiamo Caro Bob ti stavo aspettando,ho capito da tempo che sei un esperto di prezzi, quindi se dai circa 30 per agriturismo,e giusto che paghi 40/50 per un ristorante solo per la differenza dei costi di gestione!! ti sembra?

Non sono sicuro d avere capito.
Tuttavia, se ho capito giusto, in parte hai ragione e in parte no.
In genere, in un agriturismo, per 25 euro mi danno un pranzo completo 8) con porzioni generose, a fronte di due piatti striminziti nel ristorante da 50.
Poi, non è detto che i costi di gestione siano differenti: il fatto è che le due strutture non sono comparabili. Una ha un locale "cittadino" atto a servire cibo, l'altra ha una struttura complessa, di cui il ristorante è solo un accessorio. I costi di gestione vengono quindi "spalmati" su più attività. (e comunque, guarda che 200 mq in città, hanno un costo di mantenimento non certo superiore a quello di 1000 in campagna più terreno).
Il ristorante "vero", poi, ha un obbligo reale di presentarmi una cascata di scelte che l'agriturismo non si sogna neppure di mettere in carta, ammesso che la carta ce l'abbia.
Insomma, io non comparo i due locali, che non hanno, a mio vedere, quasi nulla in comune, dal punto di vista gestionale. Diciamo che, a fronte di strutture diversamente articolate, una di esse mi fornisce una scelta, e l'altra no. Questo sì, sono disposto a pagarlo ( e infatti lo faccio). "Quanto" io sia disposto a pagarlo, dipende da "quanto" mi viene dato in cambio. Spendo volentieri 50 euro per un "ristorante" che mi dia un pasto completo 8) di tre portate e dolce, ben cucinato, con porzioni generose o comunque ragionevoli, in un ambiente ragionevole. Mi girano le scatole per per 35-40 a fronte di due piattini asfittici, che di buono hanno solo il nome di fantasia che gli è stato dato.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da silbusin il 27 nov 2007 12:18


Dice bene bob (My God! qualche volta ha ragione): rapporto qualità/prezzo alla fine di ogni considerazione.
L'agriturismo vero ha una regolamentazione nazionale e regionale particolare: deve produrre materie prime e impiegarle nell'offerta.
Un vero agriturismo non riesce a gestire un ristorante: i veri agriturismi (tranne in estate) aprono nei week-end. Hanno tutta una serie di agevolazioni che un ristorante manco si immagina.
Per definizione nall'agriturismo non esite la lista, ma il menu del giorno che è sempre fisso.
Un agriturimo, vini compresi, non dovrebbe superare i 30 € per un menu completo.
Anche la qualità delle vivande dovrebbe essere coerente con l'aspetto "campagnolo". Ciò (specie in Lombardia e maggiormente in Toscana) non accade. In generale molti locali che si intitolano agriturismo non ne hanno le caratteristiche.
A me che piacciono particolarmente, sono più le volte che ho preso fregature che quelle in cui c'è stata una reale corrispondenza alle aspettative.

da primus il 27 nov 2007 16:39


Il prezzo "basso" che dovrebbero tenere gli agriturismi, è dato dal fato che dovrebbero cunicare solo ed esclusivamente prodotti di loro produzione e idem con i vini. Questo, ovviamente, abbatte i costi parecchio; tutto il resto, ambiente,servizio,menu fisso ecc, è in linea con quanto da voi affermato. Se poi ci mettiamo che hanno la metà delle spese fiscali e la metà degli obblighi di legge, di un ristorante tradizionale, ecco li che si dovrebbe pranzare con i soldi che al ristorante mangi 4 gamberi.

...ma così non è.... :?

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da rinco il 27 nov 2007 17:24


Bob mi dispiace, sei fuori strada, la differenza sono proprio i costi di gestione che un ristorante ha e che un agriturismo inquadrato come azienda agricola no,il rapporto dei costi tra la prima e seconda struttura e' di 100 contro 10. Questo per dirvi che i 30/35 che si pagano negli agriturismo non sono cifre giuste bensi' ormai cifre simboliche che si pagano ormai per uscire a cena ma per quanto sopra detto non giustificate in questi tipi di strutture che non dovrebbero superare i 20. Lo sapete che pagate per esempio piu' immondizia per una casa che un agriturismo che non paga. Fatevi dire quanto paga un locale in citta', 4000/5000 forse? senza poi parlare della gestione del personale che a livello contributivo e' pesantissimo e che le aziende agricole rispetto a quelle commerciali, versono solo il 10%. I ristoranti hanno orari di apertura da rispettare nella settimana e non solo il sabato o la domenica perche' c'e' il maggior afflusso di clientela,troppo comoda!!,questa si chiama organizzazione e quest'ultima costa.I ristoranti sono aperti anche durante la settimana quando l'affluenza e' scarsa,fare il ristorante significa fare ristorazione e quindi elaborazione di nuovi piatti e ricerca di materie prime per meglio combinare gli ingredienti,questo per dirvi che gli agriturismo si limitano a far da mangiare, cucinare un buon risotto alla parmiggiana per esempio o un buon roastbeef(perche' magari hanno 4/5 manze in giro da far vedere).La professionalita' e' sicuramente diversa,non voglio fare sicuramente di tutta l'erba un fascio, ma visto che si parla di questa fascia di prezzo che interessa la maggior parte di ristoranti italiani e che viene praticata anche dagli agriturismi,voglio dire che non c'e' paragone. E' questo uno sfogo che mi viene leggendo le diverse recensioni che di tanto in tanto compaiono sul sito,rendendomi conto che quest'agriturismo nascono come i funghi. Chissa perche'? la risposta e facile ma alcuni non l'hanno ancora capito perche' pensano alle porzioni abbondanti e ai prodotti da comperare,chissa come fanno poi a produrli visto che la legislazione ti dirige sempre di piu' verso prodotti industriali,sicuramente piu' anonimi ma secondo il legislatore piu' sicuri,per esempio un ristorante non puo' dire che produce salami perche' non e' autorizzato a farli mentre dall'altra parte si puo' fare tutto,secondo voi? Il locale per far da mangiare e' un accessorio negli agriturimo che diventa quindi una macchina per far soldi e basta godendo della tassazione di tipo agricolo che e' ridicola alle spalle di chi dall'altra parte fa lo stesso lavoro con sicuramente piu' impegno e sacrificio. Mi rendo conto che questa e'piu' una discussione di parte che pero' potrebbe far riflettere il consumatore.

da Bob il 27 nov 2007 17:44


rinco, non sono sufficientemente addentro nella cosa da potermi mettere a discutere, soprattutto con uno del settore. Forse però non mi hai capito a fondo. Anch'io sostengo che i costi sono diversi (se prendiamo la singola attività di ristorazione). Mi era sembrato di essere stato chiaro quando avevo detto che l'agriturismo spalma tutti i suoi costi su un maggior numero di elementi, costi che, in assoluto, sono quasi i medesimi, ma che, riferiti alla sola ristorazione , sono sicuramente ben diversi.
Tra l'altro, invece, io ho un'amica che ha un agriturismo, e, a sentire lei, le cose non sono così rosee come le prospetti tu: mi ha parlato di limitazioni assurde, (ora non vorrei riferire cose imprecise, quindi, per ora, mi taccio) che limiterebbero e osteggerebbero non poco l'attività. Non è che l'erba del vicino è sempre più verde? :lol: :lol: :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da rinco il 27 nov 2007 17:54


Si Bob e' proprio cosi' e' un erba piu' verde,fidati.

da Bob il 27 nov 2007 17:58


rinco ha scrittoSi Bob e' proprio cosi' e' un erba piu' verde,fidati.
:shock:
mmmmmmm...................... :?:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da oh_baba il 29 nov 2007 20:32


maxbor ha scrittoPer quanto riguarda le mie esperienze negli agriturismi devo dire che ad un prezzo quasi omologato sui 25 euro ha corrisposto una soddisfazione fra il sufficiente e il discreto, con l'eccezione di un posto (cui ho dato un cappello blu) per il quale sono disposto a giocarmi...l'attendibilità.

Si puo' sapere qual'e' questo posto?

da nikyca il 29 nov 2007 21:33


ma chi l'ha detto che gli agriturismi non pagano l'immondizia? paghiamo come azienda agricola ed è tutto compreso.
Comunque i nostri prezzi sono giustamente inferiori ai ristoranti perchè costa meno gestire un menù fisso che un menù alla carta.

da keywest68 il 30 nov 2007 10:32


Bob ha scritto mi ha parlato di limitazioni assurde


certo che ci sono limitazioni, ci mancherebbe, con tutte le agevolazioni che hanno rispetto ai ristoratori, è giusto che ci siano onde evitare sleale concorrenza.

io più che sul prezzo, mi fermerei ad un discorso di regolamentazioni.
Dove vivo io (val Rendena), esistono nel raggio di 3 km, 6 agriturismi.
Come diceva qualcuno, aperti nei week end durante l'anno e 7/7 nei periodi di alta stagione.
Il punto è che la loro presenza, ha portato un'abbassamento del livello qualitativo generale.
Anche i ristoratori sono stati portati, grazie alla presenza degli agritur, ad appiattire l'offerta (che era già piatta di suo) con il risultato,salvo 2 eccezioni di livello nettamente superiore, di mangiare ovunque le stesse cose e spesso pure fatte male.
Vero che c'è una richiesta da parte dei turisti di certe cose, ma mi sembra esagerato, da abitante della zona, di dover fare almeno 80 km, per mangiare qualcosa di diverso.
Non sono contro gli agritur, ma sinceramente per me, il mangiare bene è un'altra cosa.

da rinco il 30 nov 2007 12:22


Io invece sono contro perche' si tratta di concorrenza sleale,non capisco visto che facciamo lo stesso lavoro alla fine non si debba lavorare con leggi uguali. Se dovessi lavorare in citta' anziche' in campagna, degli agritur non me ne fregherebbe poco o niente.

da nikyca il 30 nov 2007 13:09


sono d'accordo con i ristoratori che ritengono concorrenza sleale quella degli agrit, ma solo perchè la maggior parte di questi non produce nulla sono solo dei bluf, però alcuni sono seri, vedi me, e la cucina si basa davvero sull'azienda agricola ( carni, salumi, vini, ortaggi).Come sempre è questione di onestà e forse di pochissimi controlli :!: :mrgreen: , ma questo danneggia anche noi!

da nebbiolo75 il 30 nov 2007 13:35


definizione di agriturismo

intanto partiamo dalla definizione che purtroppo negli anni si è persa. Come si legge:
'Inizialmente concepita per far fronte alla richiesta delle persone che vivevano in città di fare un'esperienza alternativa di vita e spesso anche di lavoro in campagna, si è poi modificata a scapito degli aspetti più faticosi assumendo forme diverse di turismo, legate sempre all'ospitalità nell'azienda agricola senza la quale l'agriturismo non può esistere'

Nella realtà in cui vivo, la provincia di Siena ha la maggiore concentrazione di agriturismo in Italia, però vorrei leggere bene le normative perché secondo me molte persone ne hanno approfittato, infatti vedo aprire attività agrituristiche dove non ci sono terreni, allevamenti, o produzioni agricole....boh, è possibile avere una proprietà staccata dal terreno dove è collocata l'azienda e chiamarla agriturismo? Detto questo comunque almeno dalle mie parti oramai sono dei veri e propri relais di campagna e non c'è più la concezione di 'vivere l'agricoltura' e mangiare nell'aia con le galline. La maggior parte hanno piscine e addirittura alcuni hanno pure il centro benessere...che con l'agriturismo sinceramente c'entra il giusto.

Detto questo, visto che la normativa è così ampia e libertina, non mi meraviglia il fatto che anche la categoria dei ristoratori abbia da ridire qualcosa e sono pienamente d'accordo con loro. L'agriturismo avrà dato anche nuove opportunità di lavoro ma era da regolamentare in maniera diversa. Secondo me è un tipo particolare di turismo che doveva valorizzare il territorio, ma così com'è sono dei begli alberghi e ristoranti di campagna. Se non sbaglio il ricavo proveniente dall'attività turistica di un'azienda agricola non doveva superare una certa percentuale del totale dell'azienda stessa....mi piacerebbe sapere quant'è questa percentuale e vedendo il movimento che c'è negli agriturismo...se c'è ancora necessità di certe agevolazioni. Insomma io rivedrei tante cose di questa categoria che è sfuggita di mano creando cloni assurdi e ridicoli. Il pranzo sui 20 / 25 euro....lasciamo perdere, sono quisquilie. Si può spendere di più o di meno a secondo di ciò che allevi, coltivi e produci. Se io ho un allevamento di galline ho costi ben diversi che se produco olio.

da rinco il 30 nov 2007 16:04


Nebbiolo ha ragione,dipende cosa uno produce, alla fine fara' anche l'olio o il vino ma poi servira' galline da mangiare. Ripeto non si vuole fare di tutta l'erba un fascio ma la maggiorparte di agriturismo hanno solo il nome,questi danneggiano loro e noi. Niente da dire se poi c'e' gente che ci va,magari una volta sola,ma quella volta hai perso un potenziale cliente. Chiedetevi perche' queste strutture nascono peggio dei funghi? E vero la legge li autorizza. :evil:

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