butter_fly ha scritto
in una situazione simile che mi è capitata un annetto fa, nella trattoria dove vado a pranzo tutti i giorni, mi sono alzata e, fermamente, l'ho zittiti a modo mio dando loro del "cafoni, cinghiali, maleducati" col sorriso sulla faccia, gli occhi iniettati di sangue e rigorosamente a bassa voce i buzzurri si son sentiti delle mosche troppo divertente...
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Butter, anche se ti condivido, la tua è una forma di vigliaccheria.
Certe scenate le si possono afre proprio e solo se chi le fa è una donna. Se le faccio io, ci scappa la rissa, vero come è vero che dopo la notte viene il giorno. E, con la fortuna che mi ritrovo, le prendo pure....
Io credo che, in questi casi, sia un dovere del ristoratore riprendere il cliente maleducato. Non dico che lo debba fare se una tavolata è caciarona (altrimenti avrebbe sempre il locale vuoto) , ma, se si eccede nel turpiloquio, sì.
Quanto alle modifiche sui piatti....accidenti, finchè si tratta di levare un ingrediente che non piace o che non si tollera, lo capisco, altrimenti, ordinate un altro piatto, che diamine! Ho un'amica che, quando andiamo in pizzeria, è una roba incredibile. Non le ho mai visto ordinare una pizza come è scritta nel menù.
Tolga questo, aggiunga l'altro e poco di qui e più di là. Una volta non si è accorta di volere una pizza ai funghi, e l'ha chiesta togliendo ingredienti a una capricciosa.
Poi, odio chi chiama "ragazzo" il cameriere (che magari ha cinquant'anni, chi gli da del "tu", chi si mette sul lato del "voglio, posso e comando"....
Cribbio, sono lì per lavorare, un po' di rispetto ci vuole.
E odio - repetita juvant- la madri che lasciano i bambini allo stato brado.