silbusin ha scrittoBob ha scrittoNon sono d'accordo, butter....
Mangiare "tanto" non è un must, ma certamente non si deve mangiare "poco", come invece accade nella maggior parte dei cosiddetti "grandi" ristoranti (le mie convinzioni le sapete), soprattutto quando questo "poco" ti viene fatto pagare "tanto".
E il mangiare a casa.....non credo che venga considerato una soluzione: a casa si mangia perchè, fuori, succede quanto sopra. Se si vuole mangiare un pasto "variato" (non solo "abbondante", quello è una conseguenza), senza svenarsi, lo si può fare solo a casa. Insomma, io credo che un po' di gente sia stufata di farsi prendere per i fondelli da ristoratori che ti vendono a carissimo prezzo le travi sul soffitto e i tavoli un poco più distanti.
E ancora, sul "senza soldi" ci andrei cauto: i weekend sono affollatissimi ( e non a Cortina), le vacanze fanno il pieno, i viaggi aumentano. Forse si destinano i soldi dove si ottiene una maggiore resa.....
Nella maggior parte dei grandi ristoranti ormai sono scomparse le porzioni nouvelle cuisine: le porzioni alla Bonvesin della Riva sono per fortuna scomparse.
Non è vero che si dice che in casa propria si mangia meglio se non nel caso in cui il rapporto q/p sia scadente.
Sul fatto che ci sia un diffuso benessere e che l'economia vada al meglio, che i giovani non abbiano problemi economici, penso che solo Prodi ci creda.
Scusa bob, senza offesa, ma è un vero concentrato di inesattezze....
Più che altro si sono spostate le esigenze: mia sorella più giovane che lavora nel sociale distribuisce accessi a servizi a persone senz'altro bisognose, ma che il penultimo modello di cellulare e almeno €.30,00 di ricarica l'hanno sempre a disposizione e magari hanno 2 bimbi da far ballare e i buoni pasto per fare la spesa.
Mia madre 35 anni fa ci aveva convinti tutti e 3, figli, che almeno 1 volta alla settimana alla sera cenare con il caffè latte e la torta paradiso che ci faceva lei era un toccasana.
Mio padre è arrivato ad allevare anche 40 conigli alla volta per "hobbie", razza papillon, carne tenerissima allevati con amore sino ai 3,5/4 kg per poi..... avevamo il congelatore pieno, si andava avanti per un anno almeno.
Siamo cresciuti in 3, abbiamo studiato (chi più chi meno
)
abbiamo tutti la nostra casa, delle discrete attività, un appartamentino al mare in Liguria che è il loro buon retiro.
Certo che la Domenica quando, di rado si andava al ristorante con la famiglia, mia nonna alla fine del pranzo, tirava fuori la sua borsetta di plastica e iniziava a ritirarci i pesciolini che noi ragazzi avevamo avanzato, il fritto che non ci andava più e così via.
Cambiate sono le esigenze, nell'era della comunicazione chi vorrebbe più i jeans Roy Rogers o i Closed che mia madre mi comprava al mercato?
Chi metterebbe la maglia Fruit of the Loom?
Siamo nella società dell'apparire; che senz'altro non va demonizzata ma cavalcata!
Nazioni come la Spagna e L'Inghilterra hanno tassi di crescita doppi o tripli rispetto a noi, ma non per questo mettono i Closed o hanno Prodi o Berlusconi.
Hanno semplicemente un approcio più moderno a tutto: ricerca scientifica, nuove tecnologie, nuove risorse energetiche, gestione dei flussi immigratori, cavalcano il millennio; noi lo osserviamo passare.
Concetti che i nostri politicanti ormai incancreniti al sistema non sanno nemmeno da che parte prendere.
La ristorazione, legata a doppio filo al turismo, è una delle voci più importanti del fatturato sia delle città d'arte che turistiche, eppure sono anni che entrambi i settori sono lasciati allo sbando.
Settori stracotti da decenni sono invece sostenute sino al ridicolo dai vari interessi politici: mi vengono in mente le distruzioni di pomodori per far alzare il costo al kg se la produzione è troppo alta.
Mi vengono in mente i sostegni agli allevatori di vacche da latte.
Mi vengono in mente i sostegni ai viticoltori quando hanno la vite grandinata.
Bacini di utenza elettorale immensa che alimentano un sistema nel quale vedo solo clientelismo.
Sarebbe bello davvero domani poter vedere una classe dirigente 40enne con idee innovative e un po' di aria fresca, in tutti i settori.
Rinaldo