9.000 lire per 0,75 litri di acqua minerale.
Non lo concepisco, se posso accettare (non è vero) i prezzi folli sulle pietanze in cui il valore della mano dello chef è soggettivo, l'acqua è tale alle Calandre di Rubano come alla piccola Ischia a Milano o da Maria a Genova.
Perchè dover guadagnare uno sproposito anche su questo articolo?
Forse gli illustri clienti di questi locali potrebbero offendersi dovendo corrispondere costi troppo insignificanti per i loro gonfi portafogli?
Mi sembravano un'enormità le mie 3 euro a caraffa di Villa Crespi, ma evidentemente non c'è limite all'indecenza.