Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Dove tra Parma e Reggio?

da dabar il 09 mar 2008 00:36


Ciao a tutti, da pochissimo apprendista mangiona, cerco ristorante strepitoso tra Parma e Reggio.
Il problema è che ce ne sono davvero tantissimi tra cui decidere.
Mi ero orientata verso i tre siocchet, ma purtroppo è chiuso al sabato a pranzo!Però questo è il genere che mi piacerebbe provare.
Altri posti che mi sembrano non male sono: Arnaldo Clinica Gastronomica (ma sul sito non parla di gnocco fritto, lo faranno?), Colibrì a Vignale, Santa Croce ...Vorrei mangiare benissimo ed emilianissimo!!
Voi cosa mi consigliate? :wink:

Re: Dove tra Parma e Reggio?

da il_verza il 09 mar 2008 16:24


dabar ha scrittoMi ero orientata verso i tre siocchet... questo è il genere che mi piacerebbe provare.
Arnaldo (Clinica Gastronomica), Colibrì, Santa Croce...


In tal caso, nel parmense, il Colibrì corrisponde alle caratteristiche: cucina del territorio, ambiente rilassato e gradevole, mai speso più di 35-40 € a testa per un pasto completo; in entrambi i casi clientela a frotte, prenotazione obbligatoria. Rimanendo nel genere, un indirizzo alternativo può essere I due platani a Coloreto (frazione vicino Parma, Strada Budellungo è però chiusa da un paio d'anni per lavori; niente scheda su ilmangione, trovi qualche parere qui). Quanto al resto, il Santa Croce non mi piace granché: si mangia benino, gratificazione mediocre; la Clinica è invece splendida, molto autentica... solo, si spendono quaranta-cinquanta euro a testa per gradire un pasto che altrove non ne varrebbe più di trenta. E niente "gnocco fritto", direi. A titolo di cronaca, nel parmense, il posto attualmente più in voga è questo (e a mio parere merita), anche se recentemente m'è piaciuto pure quest'altro (ma, essendoci stato in compagnia di amici, mi son dovuto frenare un po' troppo nella comanda).

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da il_verza il 09 mar 2008 17:12


:?
Troppo sibillino...

in entrambi i casi clientela a frotte


intendevo dire che sia ai Trì Siochett sia al Colibrì la sala è quasi sempre piena.

Strada Budellungo è però chiusa da un paio d'anni


Coloreto è comunque facilmente raggiungibile proseguendo lungo Via Traversetolo (la stessa su cui si affaccia Strada Budellungo)
e svoltando a sinistra subito dopo l'ipermercato, in corrispondenza di una piccola Cappella votiva (anch'essa sulla sinistra).

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da dabar il 10 mar 2008 01:07


Uuhmm.....mi sa che dovrei avere almeno una settimana di tempo per provarli tutti!!
Intanto grazie per la risposta.
Ho letto le recensioni dei I due platani...come resistere al pensiero di quei tortelli di zucca così decantati e allo zabaione finale da sballo?
Poi sono andata sul sito della Pergola di Bedonia e mi è bastato leggere gli antipasti per invocare il teletrasporto! (a proposito:
http://www.ristorante-lapergola.it/menu_antipasti.php )
E meno male che sono reduce da un consistente pranzo alla "Locanda del Ghibellino" in quei di Mezzanego (Ge)! (seguirà al più presto recensione)
Fermo restando il Colibrì, che come tu dici pare perfetto.
Il Castello dell'elfo, per fortuna :wink:, è chiuso al sabato, e mi toglie dall'imbarazzo.
(Come avrai capito non brillo per decisione;-))
Per il resto, semaforo verde per il "a frotte"(si dice anche dalle mie parti), e un grazie per la delucidazione sulla strada chiusa.
Tu, se dovessi scegliere tra tutti questi, in quale andresti?:-D

P.S---> decisamente la tre :wink:

da il_verza il 10 mar 2008 01:36


dabar ha scrittoTu, se dovessi scegliere tra tutti questi, in quale andresti?


Non chiedermelo! :D
Personalmente tendo a non ascoltare i consigli della gente del luogo, qualunqu’il luogo sia: presumendo che tali avventori stanziali prediligono perlopiù i locali che si differenziano dall’offerta più territoriale/tradizionale del posto (che barba che noia!), incidentalmente la stessa è spesso quella che più lusinga i forestieri; da ciò discende che i suddetti consigli, pur se offerti in perfetta buona fede, possono facilmente non corrispondere ai desideri dei forestieri speranzosi. Pertanto: vuoi pranzare a Parma?! Io chiederei lumi a un pavese…



Colibrì

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da dabar il 10 mar 2008 19:46


Pavesi a raccolta allora, help me!! :lol:
Il tempo stringe perchè la giornata è sabato 22 , tra due settimane, e vorrei prenotare con anticipo.
Mumble mumble....(nel frattempo si fa strada in me l'oca ripiena di pasta di salame dell'Osteria Ardenga :roll: )
Poi, siccome sono un'anima inquieta (e da oggi pure a dieta in previsione di analisi e abbuffate pasquali) senti qua:

Trattoria La porta di Felino : http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=22431

Trattoria Cotogni:
http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=20696

Trattoria Corrieri:
http://www.ilmangione.it/scheda.php?id_rist=6605

Ok ok, sto esagerando, lo so!!Ma..........e adesso?? :oops: :? :lol:

Mi aspetto che me ne stronchi qualcuno tu....

da Many il 10 mar 2008 20:12


Non sono di PR ma il moroso ci ha vissuto 3 anni.

Confermo i consigli del verza per i Due Platani (vogliamo parlare dello zabaglione finale?!? :D :D :D ) e per l'ottimo Colibrì :wink: fanno cucina tipica/ruspante, ambiente rilassato, porzioni degne di nota.

da dabar il 10 mar 2008 20:16


Il cerchio si stringe allora.... :wink:
Grazie....comincio a stilare una classifica!

da Many il 10 mar 2008 20:18


dabar ha scrittoIl cerchio si stringe allora.... :wink:
Grazie....comincio a stilare una classifica!


Facci sapere cosa hai scelto!

e se prox servirà un posto un pelo più "in" fai un fischio :D

da il_verza il 10 mar 2008 20:25


dabar ha scritto...e adesso??


Corrieri non fa al caso tuo. Passabile per una pausa pranzo, l'unica recensione che c'azzecca è questa: non è un posto felice. Idem per La porta di Felino: adatto al più per una sosta, inadatto per un pranzo festivo. Cotogni, invece, non lo conosco: mi rendo conto potrebbe rivelarsi una lacuna imperdonabile... che vuoi farci, sinora sono sopravvissuto pure senza. 8) L'Ardenga risponde ai tuoi pre-requisiti, e Diolo è un paese inquietante (nel senso buono, affascinante). Allungando su San Secondo in direzione Roccabianca, tagliando poi da Fontanelle, capiresti cosa intendo: un campanile diroccato al centro, la trattoria al lato sinistro, il piccolo cimitero a due passi sulla destra... scorcio visivo un filino irreale, ossigeno immobile e via blaterando (tralasciando poi la chiesa gotica, assurdamente lì a trecento metri...). Comunque sia, tieni conto delle distanze entro le quali stai spaziando: Diolo di Soragna è nella bassa, Coloreto praticamente in città, Vignale in prima collina.

Many ha scrittoDue Platani (vogliamo parlare dello zabaglione finale?!?)


:D
Vero-vero... imparato nella cucina dei Tamani di Quistello, o almeno così dicono.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da Many il 10 mar 2008 20:40


il_verza ha scritto
dabar ha scritto...e adesso??


Corrieri non fa al caso tuo. Passabile per una pausa pranzo, l'unica recensione che c'azzecca è questa: non è un posto felice. Idem per La porta di Felino: adatto al più per una sosta, inadatto per un pranzo festivo. Cotogni, invece, non lo conosco: mi rendo conto potrebbe rivelarsi una lacuna imperdonabile... che vuoi farci, sinora sono sopravvissuto pure senza. 8) L'Ardenga risponde ai tuoi pre-requisiti, e Diolo è un paese inquietante (nel senso buono, affascinante). Allungando su San Secondo in direzione Roccabianca, tagliando poi da Fontanelle, capiresti cosa intendo: un campanile diroccato al centro, la trattoria al lato sinistro, il piccolo cimitero a due passi sulla destra... scorcio visivo un filino irreale, ossigeno immobile e via blaterando (tralasciando poi la chiesa gotica, assurdamente lì a trecento metri...). Comunque sia, tieni conto delle distanze entro le quali stai spaziando: Diolo di Soragna è nella bassa, Coloreto praticamente in città, Vignale in prima collina.

Many ha scrittoDue Platani (vogliamo parlare dello zabaglione finale?!?)


:D
Vero-vero... imparato nella cucina dei Tamani di Quistello, o almeno così dicono.


ahhhhh behhhhh allora!!!!!! :D :D

da pie il 11 mar 2008 15:54


ma scusa...chiedi di locali fra parma e reggio e poi prendi in considerazione cotogni ed ardenga che sono fuori zona ???
allora da quelle parti di molto validi in tema di cucina tipica ci sono anche campanini, la buca, il cavallino bianco. ivan, i due foscari, la fiaschetteria...e via dicendo.... :roll: :roll: :roll:

da dabar il 11 mar 2008 18:09


Many ha scritto
dabar ha scrittoIl cerchio si stringe allora.... :wink:
Grazie....comincio a stilare una classifica!


Facci sapere cosa hai scelto!

e se prox servirà un posto un pelo più "in" fai un fischio :D


Beh, confusione per confusione tu falli questi nomi...hai visto mai! :wink:


ma scusa...chiedi di locali fra parma e reggio e poi prendi in considerazione cotogni ed ardenga che sono fuori zona ???
allora da quelle parti di molto validi in tema di cucina tipica ci sono anche campanini, la buca, il cavallino bianco. ivan, i due foscari, la fiaschetteria...e via dicendo....


Hai ragione.Il fatto è che non conosco la zona, per cui tutto ciò che è in provincia di Parma lo considero papabile.
Però dovrò guardare anche un po' le strade, non vorrei fare km e km di tornanti (con rischio mal di auto per tutti :? ).
In ogni caso, arrivando da Gardaland, e volendo mangiare emiliano, capite bene che la scelta è davvero ampia (troppo, mannaggia!).
Diciamo che leggendo le mille recensioni e altrettanti menù, ho messo a fuoco che vorrei che sulla tavola non mancasse: gnocco fritto (o torta che dir si voglia), culatello sublime, tortelli di zucca, spalla cotta di San Secondo (mai mangiata, ma mi attira molto).
Poi sono rimasta rapita da questo piatto: oca ripiena di pasta di salame (pure questa mai mangiata ma...... :oops: - solo che l'ho trovata solo sul menù dell'osteria Ardenga privo però di altre cose irrinunciabili).

In effetti Ai due platani e Colibrì restano in cima alla lista, anche se non parlano di Culatello.
:roll:
Abbiate pazienza, ma sono da due giorni a latte e corn flakes e a parte il calo degli zuccheri tutto questo spaziare gastronomico mi sta dando il colpo di grazia :lol:
Per consolarmi vado a scrivere la recensione del pranzo di domenica!

da deloZio il 11 mar 2008 18:26


Immagine

Fosse caso o arte, giust'oggi pranzavo all'Osteria Ardenga.
Le note fiacche .son presto elencate: l'affettato di Culatello, declamato 30 mesi, certamente così è stato ma
così non m'è parso essere; aspetto e sentore di carne non ancor fattasi salume, declinata profferta di polenta
fritta (giuro!) a tener bordone. Tagliatelle con ragoût di pasta di salame: nevicata di Parmigiano già posatasi in
Cucina, aggiunta a tavola che male non fa, ciò nonostante le ho trovate incomprensibilmente insipide, sciape;
ragù lungo e salame .che non lega, corpo della tagliatella a spezzarsi; mia nonna le avrebbe ammazzate d'unto
(ch'è cosa buona e giusta), alla Buca di Zibello l'avrebbero tirate sottili ma a puntino. Incidentalmente, il corpo che
manca alle tagliatelle va tutt'a finire negl'anolini: mio nonno li avrebbe .liquidati con tutta coda, manca il pieno,
io li sorbisco strozzandomi col pangrattato in farcia; fondina ricolma di galleggianti, il brodo tenta di fare la sua
parte ma non riesce ad infiltrarsi. L'allungo allora con lo Chardonnay (!) che vo grandendo, un Poggiarello 2004
"Perticato la Piana"... comunque .sia, per me .non .ci siamo: la faraona arrosto, ripiena .della medesima .farcia
degl'anolini e ingentilita con un filo di Culatello (?) a venatura in centro, m'è parsa asciutta, manco fosse stata
cotta ricotta poi riscaldata; stoviglia detersa di fondo di cottura, giardiniera ipocalorica per chiuder in mestizia.

In sintesi, una Cucina della Bassa nella quale .non mi raccapezzo: alle ragioni ch'avanzo in tal senso mi si risponde
che quest'è quanto .la clientela si aspetta, al ché più non dimando; assaggio la bavarese di Cacio, golosa ma light
per le stesse ragioni, e mi consolo di Bargnolino, grazie al Cielo domestico non uscito di freezer. Cinquantotto euro
di Conto totale, diciotto per il vino; quest'era e rimane brava gente, mi sentivo e reputo infame per aver condiviso
quanto sopra. Orecchie e strade basse lungo la via del ritorno, lo stereo smiagola inchiodandomi alla realtà.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da pie il 11 mar 2008 18:41


a me l'osteria ardenga non ha mai entusiasmato...ne a diolo ne nel tendone della fiera del fungo ad albareto ! :cry: :cry: :cry:

da pie il 11 mar 2008 18:47


dabar ha scritto vorrei che sulla tavola non mancasse: gnocco fritto (o torta che dir si voglia), culatello sublime, tortelli di zucca, spalla cotta di San Secondo (mai mangiata, ma mi attira molto).



ma allora il tuo posto è la Buca a Zibello...tutte le cose insieme da te citate ed a una qualità alta le trovi proprio lì !!!!

da il_verza il 11 mar 2008 19:02


pie ha scrittoma allora il tuo posto è la Buca a Zibello...

Mh...
Non lo so mica, sai? Dabar apre il topic dichiarandosi orientata per "i trì siochett" di Vigheffio, comunque per un locale di quel genere. Ora: quando io ho voglia di divertirmi, cioè di farmi un pasto allegro in compagnia, vado in collina, non vado certo non nella Bassa... ergo quando ho voglia di divertirmi vado ai "trì siochett", se è chiuso devio al Colibrì... certo non alla Buca di Zibello. Poi oh, son gusti: conosco un tizio che pensava di divertirsi a Cà d'Agosto.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da pie il 11 mar 2008 19:11


il_verza ha scritto
pie ha scrittoma allora il tuo posto è la Buca a Zibello...

Mh...
Non lo so mica, sai? Dabar apre il topic dichiarandosi orientata per "i trì siochett" di Vigheffio, comunque per un locale di quel genere. Ora: quando io ho voglia di divertirmi, cioè di farmi un pasto allegro in compagnia, vado in collina, non vado certo non nella Bassa... ergo quando ho voglia di divertirmi vado ai "trì siochett", se è chiuso devio al Colibrì... certo non alla Buca di Zibello. Poi oh, son gusti: conosco un tizio che pensava di divertirsi a Cà d'Agosto.


bèh...dipende anche da quale concetto di "divertimento a tavola" si possa avere !
io lo intendo come divertimento sul cibo che si mangia...poi non so altri cosa intendono... :wink: :wink: :wink:

da silbusin il 11 mar 2008 19:22


Mi inserisco con l'autorità che mi compete 8)
Se io, un po' più avanti quando el nebiun el va via parto da Milano verso le 18:00 ora locale di griinuich e la sera volessi mangiare dalla parti di Parma (non sull'appennino) dove mi consigliereste?
**Non voglio stellati per principio. Un locale dove c'è un rapporto qualità prezzo normale. Dove magari puoi bere il lambrusco in tazza, dove magari fanno gli anolini in brodo che poi hai delle polluzioni notturne, che non mi diano obbligatoriamente il culatello, che va bene ma l'ho mangiato già buonissimo da Campanini, che insomma sia a il_verza sia a deloZio soddisfi il cuore e lo stomaco con empatia mista...
Mi bastano un paio di indirizzi, non 77 che dopo non capisco un cacchio!

** Non è infatti questione di budget ma di principio e sui principi fante non transige.

da dabar il 11 mar 2008 19:34


deloZio ha scrittoImmagine

Fosse caso o arte, giust'oggi pranzavo all'Osteria Ardenga.
Le note fiacche .son presto elencate: ......


E depenniamo L'Ardenga :wink: (una di meno)
La Buca non mi convince, voglio esagerare e il cappello giallo non mi basta :oops: :lol:
Aspetto consigli anche da te, non so perchè, ma anche se sei un locale mi ispiri! :D


Mh...
Non lo so mica, sai? Dabar apre il topic dichiarandosi orientata per "i trì siochett" di Vigheffio, comunque per un locale di quel genere. Ora: quando io ho voglia di divertirmi, cioè di farmi un pasto allegro in compagnia, vado in collina, non vado certo non nella Bassa... ergo quando ho voglia di divertirmi vado ai "trì siochett", se è chiuso devio al Colibrì...


Non farti fuorviare dalla mia prima scelta perchè era dettata soprattutto dal menù :wink: più che dal posto.
Mettiamola così, sono una ligure doc, che ama la cucina locale, che non mangerebbe mai un pesce al di fuori delle terre che si affacciano sul mare, un po' stufa della cucina genovese di terra, amante della tradizione pur non disdegnando la creatività.
Cerco di trarre insegnamento (e, soprattutto, giovamento) dalle cucine altrui (in primis toscana ed emiliana, ma solo perchè più vicine e sperimentabili). :)
Ho voglia di mangiare bene, anzi benissimo!Per questo mi sono aggregata ai mangioni (peccato non avervi scoperto prima, avrei potuto contribuire alle recensioni).
E vi ringrazio, davvero, per tutti i consigli.

bèh...dipende anche da quale concetto di "divertimento a tavola" si possa avere !
io lo intendo come divertimento sul cibo che si mangia...poi non so altri cosa intendono...

Sottoscrivo in pieno! :wink:

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