da gobbaccio il 02 mag 2005 17:56
LONDRA - E' Il ristorante "migliore del mondo", o almeno così ha stabilito recentemente una giuria di esperti. Ma è anche il ristorante più igienico? Il "Fat Duck" (L'Anatra grassa) di Bray-on-Thames, una cittadina sul Tamigi a un'ora d'auto da Londra, ha ricevuto voti tutt'altro che eccezionali da un'ispezione del locale ufficio d'igiene: un livello insoddisfacente e al di sotto della norma di "enterobatteri, listeria e staffiloccocco" in tre piatti su quattro esaminati in laboratorio, e precisamente le "polpettine di fegato d'oca con marmellata di idromele e contorno di granoturco al peperoncino", il "lardo di maiale al cavolo e pistacchio", e le "tartine di gelato di crema caramellato".
Pur senza prendere provvedimenti, Wendy Foster, l'ispettore-capo, ha inviato un rapporto al proprietario esprimendogli "seria preoccupazione" per le condizioni igieniche e per i particolari metodi di cucinare le carni, in particolare il maiale, nel suo ristorante.
I metodi del "Fat Duck", naturalmente, sono quanto mai anticonvenzionali: Sidney Blumenthal, proprietario e cuoco autodidatta del ristorante, è uno dei pionieri della cosiddetta "gastronomia molecolare", che introduce la chimica sui fornelli e si fa vanto di riuscire a mescolare ingredienti e sapori abitualmente tenuti ben distinti, come dimostra il suo menù, famoso per prelibatezze come il salmone alla liquirizia, il piccione al cacao e il gelato di uova e salsiccia.
Tra i grandi cuochi internazionali, non pochi lo considerano un simpatico stravagante, nel migliore dei casi, o un impostore, nel peggiore: ciononostante il mese scorso la prestigiosa rivista britannica "Restaurant magazine" ha pubblicato un sondaggio fra seicento esperti da cui risulta che il "Fat Duck" è il migliore ristorante del pianeta (trai primi cinquanta, nella controversa classifica, c'erano solo tre ristoranti italiani).
A pubblicare in prima pagina la notizia delle irregolarità igieniche in cucina è stato ieri il quotidiano Guardian, che per ottenere il rapporto dell'istituto d'igiene ha invocato la Freddom of Information Act, la legge sulla libertà d'informazione. Un gesto particolarmente degno di lode, quello del giornale londinese, perché Sidney Blumenthal, il cuoco del "Fat Duck", è uno dei suoi columnist nell'inserto di società e costume. Lo scandalo, bisogna dire, ha un lieto fine: l'ispezione risale al febbraio 2004, dopodiché Blumentahl è corso ai ripari, ha imposto regole severe in cucina, e una nuova ispezione, nel luglio 2004, ha giudicato il livello igienico del suo ristorante "soddisfacente". Ma è una vicenda istruttiva, sia sul giornalismo anglosassone, sia sulle classifiche di buona cucina (e probabilmente non solo di quella). E dev'essere comunque consolante, per gli avventori che pagano 250 euro a testa per una cena all'Anatra Grassa", sapere che almeno ora in cucina si rispetta l'igiene.