troppo sussurro a voce bassa non mi piace ci deve essere una giusta atmosfera, nè troppo chiassosa nè troppo intima , insomma un'atmosfera conviviale , rilassata , ma allegra , non da confessionale, altrimenti mi sento "ingessata" . Che po ades anca in gesa sonen e balen cume se fusen a l' usteria !

E a me viene da dire, nella maggior parte dei casi ma che cazzo strilli?

In quasi tutti i locali pubblici si instaura una reazione a catena di aumento crescente del volume. Molte persone ritengono evidentemente che quello che hanno da dire sia talmente interessante da doverlo condividere con tutta la sala.

Adoro i toni soffusi delle luci, della musica delle voci....

ahhhhhhhhhhhh te ghe resun !!!!!!!!!!

certo, come in ogni cosa il giusto sta ne mezzo. anche io non sopporto non riuscire a sentire il mio dirimpettaio che mi parla causa troppo chiasso.

in generale da sciefalfio verso le 23 l'atmosfera è come da Oscar o Il Maggiolino, direi brillante.
fante in quel famoso sabato è salito sul soppalco e si è denudato. mai vista mia moglie così eccitata...
però l'è propi vera, sem minga in gesa: in un bistellato mancava che al posto del tavolinetto di servizio ci fosse l'inginocchiatoio. ma alura!
cosa c'è di meglio che andare alla Malmaison dove posso incontrare persone squisite che vengono anche apprezzate dalla magistratura? cappello blu!

Mi da più fastidio andare in un ristorante con effetto "curva nord"

Mi da più fastidio andare in un ristorante con effetto "curva nord"

Ti capisco. Molto meglio la Sud

Fante ha scrittoE a me viene da dire, nella maggior parte dei casi ma che cazzo strilli?

In quasi tutti i locali pubblici si instaura una reazione a catena di aumento crescente del volume. Molte persone ritengono evidentemente che quello che hanno da dire sia talmente interessante da doverlo condividere con tutta la sala.

Adoro i toni soffusi delle luci, della musica delle voci....

quoto assolutamente fante (ormai potrei mettere il quote a fante di default)

uragano1 ha scritto io adoro non riuscire a sentire mia moglie che mi parla causa troppo chiasso.

dopo 20 anni di convivenza ti quoto al 100%!!

mi sono sentita come nel confessionale solo alla frateria di padre eligio

era una battuta: ridete please

ma no dai, quoto ovviamente la giusta misura, e aborro i ristoranti con casino & tv accesa, salvo eventualmente che per una veloce pizza...

Piu' aumentano le "stelle" e piu' ho l'impressione di stare in chiesa...
Quelle poche volte che ho mangiato in un tristellato, ho sempre vissuto l'esperienza (cibo a parte) con una sensazione di leggero disagio.
E, guardando chi sta seduto agli altri tavoli, ho sempre la sensazione che tutti quanti siano angosciati dal silenzio, dal dover parlare sottovoce, dalla "sacralità" di questa esperienza ieratica...manco si andasse, invece che da uno che fa il cuoco, ad un'udienza privata col Papa...
No...preferisco la trattoria..

Yoda ha scrittoQuelle poche volte che ho mangiato in un tristellato, ho sempre vissuto l'esperienza (cibo a parte) con una sensazione di leggero disagio.

Posto che ho sempre odiato il chiasso, non sono d'accordo..in realtà credo sia più una questione di profezia che si autoavvera. Le mie prime esperienze risalgono a una quindicina d'anni fa, quando più squattrinato (non che ora sia particolarmente quattrinato.. ) ho iniziato a frequentare locali firmamentosi: entravo con una prospettiva fantozziana e tendevo a comportarmi in maniera ingessata. Poi, pian piano, ho capito che ero io stesso a contribuire all'ecclesiasticità dell'ambiente rendendolo meno fruibile.
Allora mi sono abituato a rilassarmi, conoscendo persone (patron e cuochi) deliziose.
Ti assicuro che pian piano dallo stress si passa alla gioia..

quoto Yoda al 100% , bisogna anche finirla con tutte ste storie dei ristoranti in , che , comunque sono pur sempre dei ristoranti dove la gente va per mangiare . le esperienze mistiche si fanno nei luoghi sacri

K1 ha scritto

Yoda ha scrittoQuelle poche volte che ho mangiato in un tristellato, ho sempre vissuto l'esperienza (cibo a parte) con una sensazione di leggero disagio.

Posto che ho sempre odiato il chiasso, non sono d'accordo..in realtà credo sia più una questione di profezia che si autoavvera. Le mie prime esperienze risalgono a una quindicina d'anni fa, quando più squattrinato (non che ora sia particolarmente quattrinato.. ) ho iniziato a frequentare locali firmamentosi: entravo con una prospettiva fantozziana e tendevo a comportarmi in maniera ingessata. Poi, pian piano, ho capito che ero io stesso a contribuire all'ecclesiasticità dell'ambiente rendendolo meno fruibile.
Allora mi sono abituato a rilassarmi, conoscendo persone (patron e cuochi) deliziose.
Ti assicuro che pian piano dallo stress si passa alla gioia..

Potrai anche non essere d'accordo..ma io la vedo cosi'....
E non e' che il mio e' un atteggiamento di timore ne' di sindrome Fantozziana... ( ho una faccia di tolla che nemeno te la immagini). E' che ritengo questi posti troppo forrmali e troppo ingessati...Tutti seri, allucinati dalla paura di sbagliare.....
Ma che si rilassinooo
Dopotutto, come dice Wineless...., sempre di pastasciutta si tratta

Mi domando...

Se io entro in un pluristellato e mi godo la mia serata, magari sbagliando bicchiere o posata, presumo di non venire aggredito dal sommelier, armato di baguette rafferma, e bastonato come un asino...

Ha ragione K1.

E' che troppo spesso la gioia viene fatta coincidere con la grossolanità. Ci divertiamo e lo dimostriamo a tutta la sala gridando come crociati impalati.

Fante ha scrittoMi domando...

Se io entro in un pluristellato e mi godo la mia serata, magari sbagliando bicchiere o posata, presumo di non venire aggredito dal sommelier, armato di baguette rafferma, e bastonato come un asino...

Ha ragione K1.

E' che troppo spesso la gioia viene fatta coincidere con la grossolanità. Ci divertiamo e lo dimostriamo a tutta la sala gridando come crociati impalati.

Perche'?.....Forse in Trattoria ti aggrediscono a baguettate???