La bergamasca non è mai stata ai vertici della ristorazione, vuoi per una tradizione culinaria scarsissima, vuoi per una cultura del cibo quasi inesistente.... Grande terra di lavoratori dove il rito del "seduti a tavola" non è mai esistito se non nei giorni di festa: si mangia per fame e non per piacere!

Negli ultimi anni invece decine e decine di ristoranti sono sorti o risorti dalle loro ceneri e si è sviluppato un tessuto alberghiero molto interessante, con ottimi ristoranti riconosciuti tali anche dalle più rinomate guide! Sarà merito della scuola alberghiera di San Pellegrino o forse per la nuova leva di giovani (anche un po meno giovani) gestori che finalmente hanno azzardato con un'ondata di nuovo in tutta la provincia orobica.

Tuttavia ho notato una grossa falla: la maggior parte di questi "novelli templi della ristorazione" esegue banchetti, a volte anche di centinaia di invitati, alcuni di essi si sono addirittura dovuti trasferire in strutture dalla metratura sufficiente a soddisfare la richiesta degli avventori ma INSPIEGABILMENTE, quando ti ritrovi ospite di uno di questi banchetti, mangi.........MALE.... Non è un'impressione solo mia, parlando con altri miei conoscenti, dai gusti anche diversi dai miei, siamo sempre giunti alla conclusione che le spettative vengono tradite da menù prevedibili e fatti con fretta, materie prime di dubbia qualità e preparazioni arrangiate.... Ok sembrerò esagerato ma voi come reagireste se in un locale da 100 euro a persona (meritatissimi in altre occasioni!)vi servissero una lasagnetta di pesce dove spicca un pezzo abbondante di surimi, o in un'altro rinomato per il pesce come antipasto vi portassero tre crostini imburrati con tre diversi tipi di pesce affumicato (proprio, proprio come il trittico di tapas che compri all'Esselunga)????!!!

Potrei fare molti esempi: millefoglie mollicce, pseudo lonzini affumicati, fiocchi di parma e melone serivti come antipasto a dicembre, inquietanti ratatuie di verdure omnipresenti nei menù, tanto da ripresentarsi con forme diverse in ogni portata.... Il tutto annaffiato da vinelli da mal di testa...

Scoccia sopratutto che negli stessi locali ci vai in coppia e stai benissimo....Sono veri e propri CAPPELLI BLU che si trasformano in cappelli giallini appena sentono l'odore di una comunione o (peggio) di un matrimonio.....

Fatta questa lunghissima e snervante premessa volevo chiedervi:
ma è una tendenza che si riscontra in tutta la penisola o è una prerogativa dei locali bergamaschi, forse troppo giovani e inesperti per reggere l'urto di un banchetto?!


ps
certo che la clientela bergamasca evidentemente non è esente da colpe....Se accetti che nel menù vengano inserite certe portate o PEGGIO, chiedi che vengano inserite certe ricette, MERITI di mangiar male