Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Non solo cinesi

da Fante il 02 ott 2008 11:21


Milano: cibi etnici scaduti, arrestati quattro egiziani

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Io sono sempre dell'idea che se devi buttare qualcosa nella pancia, spendendo poco, tanto vale andare dal MacDonald.
Alla faccia dei fighetti 8)

da stefano66m il 02 ott 2008 11:33


Io preferisco la pizza, una passata in forno e il microbo non c'è più.... :lol: :lol:

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da santippe28 il 02 ott 2008 12:03


io faccio come Stefano , sia in Italia che all'estero; qualche anno fa in Zimbabwe il mio consorte ed io ci siamo nutriti di pizza per 4 giorni a fila. L'era no tropa bona , però , a differenza dei ns. amici e compagni di viaggio , che non hanno saputo resistere agli indefinibili e pucettosi intrugli locali , ci siamo evitati problemi gastro intestinali con tutti gli annessi e connessi

da Fante il 02 ott 2008 12:23


santippe28 ha scrittoL'era no tropa bona , però , a differenza dei ns. amici e compagni di viaggio , che non hanno saputo resistere agli indefinibili e pucettosi intrugli locali , ci siamo evitati problemi gastro intestinali con tutti gli annessi e connessi



Nonchè una interessante esperienza di turismo gastronomico però... era meglio un po' di caghetta, secondo me....

Re: Non solo cinesi

da primus il 02 ott 2008 14:02


Fante ha scrittoIo sono sempre dell'idea che se devi buttare qualcosa nella pancia, spendendo poco, tanto vale andare dal MacDonald.
Alla faccia dei fighetti 8)



Quoto Fante.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da santippe28 il 02 ott 2008 14:25


Fante ha scritto
santippe28 ha scrittoL'era no tropa bona , però , a differenza dei ns. amici e compagni di viaggio , che non hanno saputo resistere agli indefinibili e pucettosi intrugli locali , ci siamo evitati problemi gastro intestinali con tutti gli annessi e connessi



Nonchè una interessante esperienza di turismo gastronomico però... era meglio un po' di caghetta, secondo me....


Topolone , te lo ripeto , sono una donna pratica e quando sono in vacanza non mi va di perdere tempo appresso agli sguarau ed alle coliche addominali che possono rovinarmi le ferie. E poi in Zimbabwe mica ci si va per fare turismo gastronomico ... senza contare che se hai le "emergenze" in mezzo al bush , so' c...tua trovarti il cespuglio giusto senza bestioloni pericolosi che ti azzannano i ciapet !!! :oops:

da Greedy il 02 ott 2008 14:28


Fante ha scritto
santippe28 ha scrittoL'era no tropa bona , però , a differenza dei ns. amici e compagni di viaggio , che non hanno saputo resistere agli indefinibili e pucettosi intrugli locali , ci siamo evitati problemi gastro intestinali con tutti gli annessi e connessi



Nonchè una interessante esperienza di turismo gastronomico però... era meglio un po' di caghetta, secondo me....


io concordo con santippe .... ci posti al mondo dove la cucina è *veramente* poco interessante ... quando viaggio ho sempre la voglia di assaggiare la cucina locale ma dopo anche solo un paio di volte capisci che tutto 'più o meno' tende ad un unico sapore (salse o spezie che usano localmente sono sempre le stesse) e pur amando provare qualsiasi cosa sia commestibile, passo subito la mano e cerco di mangiare il più sano e liscio possibile.

G.

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da Bob il 02 ott 2008 14:33


Santippe, NON PUOI! NON PUOI scrivere una cosa per la quale sono costretto ad essere d'accordo con Fante!
La gastronomia di un popolo è altettanto importante dei suoi monumenti e panorami.
Se la eviti, ti perdi una parte importante.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 02 ott 2008 14:40


Bob ha scrittoSantippe, NON PUOI! NON PUOI scrivere una cosa per la quale sono costretto ad essere d'accordo con Fante!
La gastronomia di un popolo è altettanto importante dei suoi monumenti e panorami.
Se la eviti, ti perdi una parte importante.


perchè a Te e a Fante oltre che a fare la doccia insieme , piace tanto anche avere lo sguarau insieme ? Così godete di più quando soffrite tutti e due contemporaneamente ? :lol:
Scherzi a parte condivido pienamente la curiosità gastronomica , però se non ho un minimo di garanzie e sulla natura dell'intruglio che mi si intende propinare e sull'igiene degli alimenti proposti , preferisco non correre rischi

da Fante il 02 ott 2008 15:26


Come dice Silbusin Parigi val bene una cagata :shock:

A parte ciò...

Quand'ero giovine amavo una cifra i ristoranti etnici.
Poi ho cominciato a notare che quatro ceci schiacciati non valgono certe cifre solo perchè gli dai dei nomi pieni di consonanti.

Poi

La pizza è pizza ma
a- non la puoi mangiare tutti i giorni
b- non è sempre così economica
c- se gli ingredienti - tipo la mozzarella - sono scadenti, la digerisci a Giugno.

A Milano stanno cominciando a fioccare le rivendite di kebab. Trovo sia un eccellente cibo di strada. Spero che non comincino a fare i fuBBi

da Bob il 02 ott 2008 15:54


Un conto è "nutrirsi di", e un alro è "assaggiare, provare".
A fronte di una cultura diversa, io provo. Poi, se non mi va, non proseguo nell'esperimento, ma una cosa è certa: finché mi trovo in quella nazione, certamente non mangio cibi italiani.
Per due motivi.
Se il problema è l'igiene o la freschezza dei componenti, non lo risolvo cambiando l'etnia del piatto.
Poi, penso di mangiare comunque meglio un buon (discreto) piatto locale che una pessima pietanza similitaliana.
Se trovo che una cucina non mi piace (cosa che mi è capitata in Tunisia), mi oriento verso quanto di più semplice posso trovare.
Però, prima di arrivarci, passo almeno tre o quattro giorni ad assaggiare.
Spesso, i problemi gastrointestinali sono determinati da un diverso uso delle spezie, e non da una effettiva scarsa igiene nella preparazione. A volte si superano da soli dopo un paio di giorni.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da tiger il 02 ott 2008 16:14


...Vero!..oggi non ti puoi fidare di nulla.. Ma personalmente quando vado all'estero preferisco provare il cibo indigeno....Poi le condizioni igienico/sanitarie possono essere pessime anche nel miglior ristorante pluri-stellato di Milano.....Azz..allora sono stato un temerario a Marrakech..quando la sera mangiavo nella piazza agli stand, dove ti cucinavano tutto davanti (con l'olio del motore) :roll:

da tpt il 02 ott 2008 18:09


Sono appena tornata dall'Egitto dove ho mangiato davvero di tutto, ma ero chiusa in un villaggio .... non rischiavo un granchè.

Ricordo invece che a Nairobi, ho mangiato tranquillamente cibi locali cucinati a casa di un mio amico che aveva un cuoco di etnia kokuju.

Però la spesa andavamo a farla insieme ed al village, dove oggettivamente potevano permettersi di spendere solo gli occidentali.

Ho visto nei sobborghi della città i market degli indigeni e sinceramente per quanto io ami sperimentare mi sarei comunque rifiutata di cibarmi di roba proveniente da quei posti luridi.

da Parakarro il 02 ott 2008 21:34


tpt ha scrittoPerò la spesa andavamo a farla insieme ed al village, dove oggettivamente potevano permettersi di spendere solo gli occidentali.
.


E' quello che credo pure io...Dipende da quanto spendi...Ovviamente se mangi porcate acquistate in banchetti da venditori non ben identificati poi stai male....
Il probblema grosso è poi la qualità dell'acqua dolce che viene utilizzata nelle preparazioni. Infatti molti stanno male mangiando solo verdure perchè lavate con l'acqua contaminata...
Con anni di viaggi poi ci prendi la mano e diventi immune 8)

Pizza in africa....pizzoccheri in australia e cotoletta alla milanese al polo nord... :roll:

santippe: "sono una donna pratica e quando sono in vacanza non mi va di perdere tempo appresso agli sguarau ed alle coliche addominali che possono rovinarmi le ferie" potresti allora guardarti le foto dei posti senza nemmeno andarci...mica che un contrattempo ti rovini le ferie :P :P :wink: :wink: :wink: :wink:

da tpt il 03 ott 2008 10:49


Ma che razza di ragionamento fai Parakarro? Non trovo giusto quel che hai scritto a Santippe.

Ci sono diverse cose da valutare:

- il paese che vai a visitare (nello Yemen sinceramente qualche remora me la farei, ad esempio ...);

- la predisposizione che ognuno di noi può o meno avere ad infezioni gastrointestinali (quando poi non si tratta di qualcosa di più serio).

E questo, secondo te, dovrebbe precludere la possibilità di visitare paesi lontani?

Se, ad esempio, so di dover fare un viaggio itinerante cerco di stare più attenta a quel che mangio perchè, nel caso io stia male, non posso certo bloccare il viaggio per starmene una giornata in camera con la febbre a 40°C!

Inoltre, a mio parere, spesso possiamo venire infettati da batteri che per la popolazione indigena sono assolutamente innocui mentre per noi, che non abbiamo sviluppato i leucociti T di memoria per quel virus specifico, possono essere davvero dannosi.

Magari si tratta di batteri che circolano nell'aria ... e non possiamo di certo fare a meno di respirare, si intende, ma almeno prendere delle precauzioni perchè un viaggio si possa trasformare in un ricordo felice è possibile ed ognuno di noi può decidere se, come e quanto rischiare .... Perchè accontentarsi delle cartoline?

Cosa dire allora di chi va davvero all'avventura, alla ricerca di viaggi che diano emozioni forti eppoi devono essere recuperati dal Ministero degli Esteri in giro per il mondo?

Loro sono forse "fighi" perchè pur di visitare il mondo se ne fregano di prendere precauzioni?

Forse la verità sta nel fatto che esistono le vie di mezzo, il viaggio responsabile, il desiderio di conoscere usi, costumi e gastronomia locale con senso di responsabilità.

Io sono stata in un mercato all'aperto di veri Masai, non quelli che ti propinano nei villaggi come autentici .... persone fiere che non si lasciavano certo fotografare. Ho acquistato stoffe, collane ... ma mi ci sono recata accompagnata da una guardia del corpo.

Ho avuto la fortuna di poter fare questa esperienza ma se non avessi fatto questa cosa in assoluta sicurezza ci avrei rinunciato e non per questo mi sentirei di proporre di visitare il Kenia solo in cartolina.

da Parakarro il 03 ott 2008 11:47


tpt ha scrittoForse la verità sta nel fatto che esistono le vie di mezzo, il viaggio responsabile, il desiderio di conoscere usi, costumi e gastronomia locale con senso di responsabilità.

.


Ma infatti era questo che intendevo...Ho messo 10 :wink: appunto per sottolineare l'assurdo...E sopra ho sottolineato come sia importante valutare cosa e come si mangia...
Idem per tutto il resto...Trasporti, alloggio,guide....

Comunque se ti sembra normale andare in vacanza ed "uccidersi" di pizza pur di non mangiare cibo locale.......W LA PIZZA! 8)

ps
puoi intossicarti pure in una trattoria di voghera.....

da tpt il 03 ott 2008 11:50


Para .... l'unica volta che mi sono davvero intossicata (mi hanno dovuto fare la lavanda gastrica!!!!) è stato con del prosciutto acquistato in una delle migliori gastronomie di Trieste ... 8)

da Fante il 03 ott 2008 12:10


Personalmente quoto Parakarro
Io ad esempio non sono un gran viaggiatore; uno dei motivi è che non gradisco proprio i disagi del viaggio. Ma nei paesi dove sono stato ho sempre mangiato la cucina locale, con un minimo d'attenzione ovviamente

da nicolac il 03 ott 2008 12:29


tiger ha scritto...Vero!..oggi non ti puoi fidare di nulla.. Ma personalmente quando vado all'estero preferisco provare il cibo indigeno....Poi le condizioni igienico/sanitarie possono essere pessime anche nel miglior ristorante pluri-stellato di Milano.....Azz..allora sono stato un temerario a Marrakech..quando la sera mangiavo nella piazza agli stand, dove ti cucinavano tutto davanti (con l'olio del motore) :roll:


Non credo proprio che troverai le cucine di un pluristellato in condizioni igeniche/sanitarie non buone... no no.

da Bob il 03 ott 2008 12:33


Ricordo male, o una quindicina di anni fa avevano chiuso il Savini proprio per presenza di ratti in cucina? Non lo sto asserendo: ma mi sembra di ricordare qualcosa del genere.
Ancora: una trentina d'anni fa. Ora non ne ricordo il nome, ma era un ristorante di cucina romana che andava per la maggiore....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

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